Albenga: mercatino produttori agricoli in Piazza del Popolo

Via libera dell’Amministrazione Comunale di Albenga al mercatino dei produttori agricoli in Piazza del Popolo. Nella sua più recente seduta, la Giunta Guarnieri ha dato il proprio assenso alla destinazione dell’area di Piazza del Popolo per lo svolgimento di un mercatino per la vendita al dettaglio di prodotti agricoli provenienti dalle aziende del territorio ingauno.

Il nuovo regolamento per la vendita al pubblico, in sede stabile, dei prodotti di propria produzione da parte dei produttori agricoli, sia singoli che associati, risale al 16 Luglio 2009, data in cui il Consiglio Comunale approvò la delibera (n. 52) ad esso relativa. L’articolo 3 di tale regolamento prevede che la Giunta Comunale, con proprio atto deliberativo, individui il luogo di svolgimento, il numero dei posteggi assegnabili e l’orario di svolgimento.

Il mercatino si svolgerà tutti i giorni, compresa la Domenica, dalle ore 7.30 alle ore 13.00. Sono stati individuati un numero massimo di 15 posteggi delle dimensioni di mt 2.00 X mt 1.50, da assegnare previa richiesta da parte dei produttori interessati all’evento, e le eventuali migliorie potranno essere concesse solo in caso di mancato utilizzo dei posteggi rimasti liberi. Lo svolgimento del mercatino deve avvenire in una zona centrale della Città, in modo tale da consentire a chiunque di poter utilizzare del servizio, per questo motivo Piazza del Popolo è risultata essere l’area più idonea.

“L’istituzione del mercatino si propone di dare adeguato rilievo alla specificità delle colture e dei prodotti tipici della piana”, commenta il Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri, “anche in considerazione del ruolo svolto dall’agricoltura e dalla floricoltura locale”.

La vendita dei prodotti dovrà avvenire nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e soggetta a relativi controlli da parte delle autorità competenti. Dovranno essere posti in vendita esclusivamente prodotti agricoli conformi alla disciplina in materia di igiene degli alimenti, etichettati nel rispetto della vigente disciplina per i singoli prodotti e su ogni banco di vendita dovrà essere esposto un cartello con l’indicazione del luogo di origine territoriale e dell’impresa produttrice.

14 Commenti

  1. il 23 dicembre 2010 ho acquistato verdure per fare un ripieno natalizio ,devo dire che la qualità che ho trovato al mercato degli agricoltori di Albenga è superiore per mia esperienza a quella dei negozianti .Ho anche acquistato i primi carciofi,per curiosità ho domandato la provenienza e se fossero di Albenga,la contadina mi ha esattamente descritto il luogo di provenienza,al pomeriggio sono passato davanti al terreno indicato dalla signora ed ho visto la contadina che lavorava nei carciofi acquistati da me al mattino……Ciao,Auguri a tutti………

  2. @pelox mi sembra che nell’articolo si parli dell’assenso della giunta Guarnieri…

  3. Caro pelox non c’è mai stato alcun regolamento approvato e firmato da nessuno da quel che mi risulta!

  4. Per ogni lamentela e commento rivolgersi a Tabbò che ha approvato il regolamento del mercatino un anno fa!

  5. @ Giustiziere
    Senegalesi o Ivoriani con il Cayenne non se ne vedono…ma agricoltori e pseudocontadini Ingauni sì, eccome…!!!

  6. Credo che si possa convivere civilmente con il mercatino; in epoca di vacche grasse nessuno bada a tutta una serie di cose come la concorrenza di un mercatino.
    Ho già detto che deve essere forse regolamentato e la provenienza della merce deve essere locale ed altre problematiche non saprei cos’altro dire

  7. Forza commercianti ..!!! Alla riscossa:
    – venditori di vestiti griffati intercedete presso il sindaco come fanno ad Alassio dove si rincorrono i criminali con la pelle nera in spiaggia! Voi che pagate le tasse avete il dovere di far punire questi senegalesi e ivoriani che impunemente si arricchiscono!!!!!! Conosco un senegalese che con i proventi delle sue vendite, pensate, è riuscito a comprarsi una Cayenne e non è l’unico….guardate con che macchine circolano questi evasori…
    -Forza negozianti di frutta e verdura…daceci sotto a difendere la vostra attività e punite questi furbetti campagnoli che hanno il coraggio di vendere frutta e verdura che non è nemmeno di importazione spagnola o olandese o francese. Robaccia brutta, fuori calibro, non trattata e che dovrebbe essere regalata. Volete mettere una bella mela del CIle o Argentina con quelle schifezze nostrane? Avanti commercianti..!!!! Affossate il mercatino!!!!!!
    – …potrei andare avanti ………

  8. Innanzitutto buongiorno,
    io mi permetto di fare queste poche osservazioni:
    il mercatino ha prezzi “cari” per non fare concorrenza ai negozianti di frutta e verdura; è vero che generalmente al mercato si va per risparmiare ma se i coltivatori tenessero prezzi molto bassi in primo luogo sminuirebbero i loro prodotti e il loro lavoro soprattutto in riferimento alle 4 eccellenze di albenga, in secondo luogo i consumatori si recherebbero solo ed eclusivamente a comperare al mercatino snobbando così il negozio che risulterebbe troppo caro.
    A questo proposito non mi sembra giusto che debba essere presente 7 giorni su 7 e sempre nel medesimo posto.
    Sono daccordo che bisogna vigilare e sulla provenienza dei prodotti; con le gelate di quest’inverno mi sembrava incredibile che qualcuno fosse riuscito a coltivare, preservare per poi vendere dei carciofi tipici della nostra piana.
    Forse le loro coltivazioni godevano di un clima particolarmente tropicale o africano o ancora, spagnolo?
    Nella questione fiscale non mi addentro perchè non la conosco e sinceramente da consumatore sono più che altro attento alla qualità.
    Un ultima cosa sui prezzi……solo chi produce può conoscere il costo di produzione e calcolare il suo “giusto” ricarico, teniamo ben presente che dato il clima molto rigido di questo inverno, per avere le primizie i coltivatori hanno sicuramente dovuto investire di più in termini di costi sul gasolio per mantere le temperature giuste all’interno delle loro serre.
    Credo di non aver null’altro da aggiungere.

  9. Spero che siano almeno contadini iscritti regolarmente, altrimenti è proprio una porcata!

  10. Cara Lidia, ma saranno tutti contadini iscritti ai coltivatori,oppure c’é anche qualche” lavoratore” diciamo hobbysta.

  11. Devo essere sincera??? questo mercatino è caro!!! Al Crai, conosco contadini che consegnano la verdura al supermercato e la roba costa meno!!!! Quindi io ci vado solo per qualche primizie e basta!!!

  12. Certamente se fossi un commerciante di verdura sarei molto amareggiato (per non dire peggio) da questa decisione. I contadini hanno già una serie di agevolazioni fiscali notevoli rispetto ai commercianti, ora metterli in concorrenza sullo stesso piano mi sembra veramente una mossa sleale.
    Tantopiù, se non erro, sono esentati dall’emissione di scontrino fiscale.
    Visto che ormai la decisione è stata presa (come al solito senza sentire i diretti interessati) spero che almeno i controlli normativi (soprattutto sulla provenienza) siano fatti in modo ferreo e puniti severamente!!
    Consiglio i commercianti interessati di vegliare attentamente.

  13. ……tanto c’e’ da controllare che i prodotti vengano prodotti tutti dai produttori. Ci sono prodotti che provengono da altre regioni o da altri paesi, questo e vero e proprio commercio. C’e’ da controlllare inoltre che i produttori rilascino regolare scontrino o ricevuta. N.Massa

  14. Vorrei avere anche un commento da parte dei commercianti del centro storico
    che dopo la raccolta firme contro il mercatino hanno ottenuto questo “brillante” risultato.Grazie

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