Albenga: problemi per ciclisti, piste ciclabili e suolo stradale

di Daniele Strizioli – L’altro giorno, M.P., 57 anni, residente ad Albenga, mentre procedeva in bicicletta lungo Viale Italia è stata vittima di un incidente. La strada, infatti, sprovvista di una pista ciclabile, ha costretto la donna a circolare sulla strada asfaltata. A causa di una portiera aperta sciaguratamente e ad una conseguente brutta caduta si è ritrovata al Santa Corona di Pietra Ligure.

Purtroppo, di questi casi, ce ne sono un buon numero, soprattutto d’estate. Questo avviene in particolare per l’assenza di piste ciclabili in città: quella esistente su Viale Italia è stata chiusa perché dava fastidio ai pedoni. La situazione di Albenga disincentiva l’uso della bicicletta. Inoltre, vista dalla parte opposta, questa situazione crea diversi disagi e rischi anche per gli automobilisti che non sono più liberi di sfruttare l’intera carreggiata a causa della presenza dei ciclisti.

Sull’argomento si è espresso il comandante della polizia municipale, Gaetano Noè che ha dichiarato: “In effetti, ogni anno sono numerosi gli incidenti causati ai ciclisti o dalla presenza degli stessi” dice il comandante “bisognerebbe ritagliare loro uno spazio in cui poter marciare in tranquillità”.

Si registra, inoltre, anche un bisogno di interventi comunali per il fondo stradale dissestato in particolare per quanto riguarda la trafficatissima zona di Via Genova, ormai quasi impraticabile, con il forte rischio di incidenti. Via Genova, inoltre, è la zona più critica di tutta la cinta urbana per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, segnale che in quei cinquecento metri esiste una densità di scarichi automobilistici altissimo.

Inoltre, una città con strade dissestate non è sicuramente il miglior spot per il turismo balneare che è fonte basilare di guadagno per Albenga. Va anche ricordato che gli ospiti spesso arrivano in auto che chiedono di poter parcheggiare e lasciare ferme per tutta la durata della loro permanenza. Per questo sarebbe importante favorire l’uso e la mobilità urbana attraverso una pratica diffusa e sicura della bicicletta.

5 Commenti

  1. Concordo pienamente con quanto detto da Ciccio, aggiungerei che il nuovo codice della strada prevede che sui marciapiedi si può andare con la bici ma trasportandola a mano, Aggiungo anche che in più di un’occasione ho visto i vigili fare finta di non vedere intere famiglie, padre mamma e figli in sella spadroneggiare sui marciapiedi. Prendo anche spunto dalle piste ciclabili aggiungendo che tempo fa chiesi via mail al comando dei Vigili come mai non viene messo il cartello pista ciclabile sul ponte di Vadino, considerato che e utilizzato come tale, e la stessa domanda sempre via mail la feci al Sig.ra Guarneri, sono ancora in attesa di risposta, evidentemente non sanno che pesci prendere con il ponte se dichiarare pista ciclabile oppure no.

  2. Albenga oltre ad essere una città bellissima è in pianura!!!!! ed allora sarebbe il minimo per combattere traffico, incidenti e smog investire sulle biciclette e cioè parcheggi numerosi, piste ciclabili e (autopia) l’affitto cittadino di biciclette per i turisti e non solo!….. le buche … per chi come me viaggia in bici da marzo a ottobre le conosce a memoria a volte già dall’anno precedente!!! tutto detto!

  3. Io personalmente sono contrario alle piste ciclabili sui marciapiedi, specialmente su quelli di viale Martiri e viale Italia dove i neo papà e le neo mamme sono soliti far camminare i loro piccoli pedoni! Inoltre suggerirei alle forze dell’ordine di sanzionare chi in bicicletta si sente padrone del codice della strada andando in controsenso, o in mezzo alla corsia impedendo il regolare flusso delle automobili, o ancora peggio chi sfreccia sui marciapiedi PEDONALI sbucando dall’angolo di un palazzo con il rischio di investire adulti, bambini o animali.

  4. … e comunque quelle che ci sono sono spesso impercorribili o snobbate.
    Mi è capitato proprio in questi giorni di recarmi all’ospedale S. Maria in bicicletta (visto che in auto bisogna per forza pagare ed io dovevo starci tutto il giorno!!) e quel tratto (ma oltre penso sia uguale) di via al Piemonte è impercorribile pieno di buche e pietre.
    Tant’è che la seconda volta ho preferito fare il pezzo (contromano) di quella presente lungofiume.
    In Albenga penso sia impossibile pianificare delle piste ciclabili degne di questo nome (certamente non lo erano quelle sul marciapiedi), per cui penso dovremo continuare a convivere con questa situazione facendo un po’ di attenzione. Tra l’altro sono molto carenti le rastrelliere per parcheggiarle.

  5. Ma gli incidenti quasi sempre o sempre accadono perche sia gli automobilisti che i ciclisti non stanno attenti. Ora che tutto sia colpa della mancanza di piste ciclabili e sicuramente opinabile. N.Massa

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