Maternità Ospedale Albenga: assessore Ciangherotti ancora all'attacco di Miceli (Pd)

“Le dichiarazioni del Cons. Regionale Nino Miceli (PD) contro l’Ospedale S.M. Misericordia sembrano una barzelletta da Vernacoliere, mentre aumenta il sospetto nei cittadini che la mancata apertura dell’Ostetricia e la Rianimazione part-time, 5 giorni alla settimana, ad Albenga siano stati decise in questo modo, solo per una becera politica di bottega, ai danni della popolazione locale. Chissà per quali altri interessi sottesi, la “cricca” della Regione Liguria, Assessore regionale Montaldo – Cons. regionale Quaini, ha voluto colpire un territorio, quello albenganese che, quanto ad eccellenza di strutture ed utenza, è comunque superiore rispetto ad altri presidi sanitari limitrofi. Lo stesso ex sindaco di Albenga, oggi dalle colonne de La Stampa, ha dichiarato con coraggio, a nome del Partito Democratico, di schierarsi con la maggioranza della città. Adesso è chiaro che per tutti gli Albenganesi, la logica dei tagli decisa dalla Regione a danno dell’Ospedale di Albenga non convince più”. Lo dichiara Eraldo Ciangherotti, Ass. ai Servizi Sociali del Comune di Albenga.

“Se anche l’ex sindaco Antonello Tabbò – prosegue Ciangherotti – ha dichiarato di “stigmatizzare la scelta di tenere chiusa ostetricia, perché, quando è stata in funzione, la maternità ad Albenga ha sempre funzionato bene”, allora vuol dire che un’intera cittadinanza dice no alla Regione Liguria e alla gestione di Claudio Burlando, in materia di sanità, perché non accetta questi tagli così scellerati. Noi faremo in modo di andare a cercare alleanze negli altri comuni del distretto sociosanitario albenganese, per chiedere con forza alla Regione Liguria, per l’Ospedale di Albenga, non solo l’apertura del centro nascite, costato 1.500.000 euro, ma anche l’impegno immediato per far sì che i malati ricoverati al nosocomio ingauno, al giovedì sera, non debbano essere trasferiti in altre rianimazioni del territorio, perché il nostro reparto chiude per riposo settimanale”.

“Se poi pretendere un sistema sanitario locale funzionale per Nino Miceli è “un’attenzione morbosa”, consigliamo al Cons. regionale del PD un corso di logica e autostima per migliorare l’apprendimento e la capacità di ascolto. Nessuno ha detto che la riapertura dell’Ostetricia ad Albenga debba in qualche modo ostacolare o ridurre il potenziamento dei centri oncologici. Se Nino Miceli arriva ad affermare che “in Italia, la maggior parte, e cioè più del 50 per cento della popolazione ha patologie di carattere tumorale”, non vorrei che dietro queste castronerie, il nostro barzellettiere celasse folte schiere di amici di amici da sistemare anche qui, nell’amministrazione sanitaria di nuovi centri tumori” conclude Ciangherotti.

3 Commenti

  1. Ma se l’ectoplasmico ex sindaco in consiglio comunale risulta indipendente come fa a parlare a nome del pd?

  2. ma purtroppo l’araldo angheso della pensilina se ne frega, tolta davanti al suo negozio di dentista e’ a posto, rifatta baby e chi se ne frega ancora, tanto per cinque anni lui naviga………..N.Massa

  3. araldo è esperto in pensiline ma quando parla di sanita sembra un aytilla iraniano sempre pronto a guardare i suoi interessi di bottega che alle vere esigenze di chi ha veramente bidogno di cure ,

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