In una nicchia naturale la statua della Madonnina di Mussi

di Antonino Maccarrone Martedì  24 agosto 2010 – Mussi, appartenente alla “Terra Brigasca”, (area etno-linguistica situata sulle Alpi marittime, al confine tra Francia e Italia e suddivisa tra le province di Cuneo e Imperia, ed il dipartimento delle Alpi marittime) amministrativamente è frazione di Ormea da cui dista meno di tredici Km; si eleva a 1285 metri sul livello del mare ed è dominata dal massiccio del Monte Mongioie.

Un gruppo di abitanti della frazione di Mussi (Comune di Ormea), dopo aver superato non poche difficoltà burocratiche e un iter di due anni, ha realizzato una “Edicola votiva speciale, per la Mamma celeste”.

Molti di loro come Mauro Idalco (vedasi foto), sono cittadini Ingauni,  che… appena possono, tornano sempre nella loro amatissima Mussi (confinante con Viozene dial. Viüsèna), la terra delle loro radici, a cui sono legati da atavici vincoli indissolubili fatti anche di fede, cultura, tradizione e lingua (Occitano – Brigasco).

Volevamo “qualcosa di diverso”, dice il signor Idalco e…, ci sono riusciti! In una nicchia naturale hanno posizionato la statua in modo tale che l’acqua scaturisca da sotto i piedi della stessa e a cascata,  confluisca nella  piccola vasca sottostante.

Prossimamente saranno collocate due panche: una ai piedi della Vergine sulla piccola terrazza ricavata sulla roccia e l’altra, in apposito spazio a livello della strada. Sarà costruita anche una fontana con acqua potabile e forse il prossimo anno, il tutto sarà illuminato con energia rinnovabile (due pannelli solari).

Quanta passione e fierezza nelle parole di Mauro, nel mentre mi parlava della fatica costata per la realizzazione, della donazione dei proventi dell’alpeggio e  della donazione della statua e del terreno fatta dai Mussesi, il tutto espressione di autentici sentimenti di fede, accoglienza e condivisione di cotanta bellezza della natura. E mentre Mauro parlava,… alte nel nitido cielo, volteggiavano due poiane.