Incontro-scontro fra Casa della legalità e Scavo-Ter dei Fotia; in preparazione un dossier

Casa della Legalità – Il 27 agosto 2010 come Ufficio di Presidenza siamo stati tra Savona e Vado Ligure per scattare alcune foto, tra queste quelle degli uffici, dei mezzi e del costruendo nuovo capannone della Scavo-Ter dei Fotia. Naturalmente sempre rigorosamente dall’esterno. Arrivati all’ultima tappa, il deposito dei mezzi adiacente la discarica di Bossarino, a Vado Ligure, arriva un ragazzo che chiede chi siamo. Il Presidente della Casa della Legalità, Abbondanza, gli risponde: se lei mi dice chi è, io le dico chi sono, altrimenti, visto che non è un pubblico ufficiale, non avrà risposta. Lo stesso ragazzino dice: ma io so chi sei! e si appoggia alla macchina per impedirci eventualmente di andarcene, si mette al telefono e dice: “venite qui subito, è urgente”. Noi che scappiamo davanti a certi personaggi forse lo hanno visto in qualche film, e così ci accostiamo al bordo della strada (dopo aver convinto il ragazzo a staccarsi dalla portella a cui si era aggrappato dicendo “Dove volete andare?!?”).

Noi intanto abbiamo avvisato immediatamente la Questura ed il 113. Poco dopo arrivano due pattuglie della Polizia di Stato ed una dei Carabinieri (che ringraziamo fortemente). Che procedono ad acquisire le informazioni sull’accaduto e dicono che noi potevano andarcene quando volevamo senza alcun problema. Il ragazzo che si qualificava come “il nipote di Fotia” alla domanda di chi avesse chiamato dice che aveva chiamato “Pietro Fotia, il titolare della Scavo-Ter”… a quel punto gli domandiamo: “Ma come Pietro Fotia, titolare della Scavo-Ter? Non risulta più in quella società da tempo” ed il ragazzo si corregge” di Donato Fotia” (“Ciccio” se l’è dimenticato)… A quel punto arrivano due macchine: una con Pietro Fotia alla guida e Francesco “Ciccio” Fotia, l’altra con Donato Fotia.

Ancora prima di scendere dall’auto Pietro Fotia saluta il presidente della Casa della Legalità e quando scende si scusava per il nipote e dice che se volevamo entrare anche dentro le loro sedi non vi era problema, che lui vorrebbe parlarci se Abbondanza va da lui in ufficio. Abbondanza gli risponde che se hanno qualcosa da dirci lo possono scrivere tranquillamente perché il parlato passa, lo scritto resta! Pietro Fotia insiste che preferisce una bella chiaccherata ed aggiunge che loro “apprezzano molto” quello che facciamo come Casa della Legalità, “perché quando uno lavora bene loro lo apprezzano”… dice. A quel punto sono stati chiesti i documenti ai tre fratelli Fotia intervenuti per darci il loro “caloroso” benvenuto (Pietro Fotia non aveva dietro i documenti ma un ispettore della Polizia di Stato gli dice “non c’è problema, la conosco io”). Ed intanto noi, scortati da una pattuglia della Polizia di Stato raggiungiamo l’Autostrada…

Questo è Vado Ligure, a Savona, in Liguria – Nord Italia… e questo è un incontro con i Fotia, della cosca Morabito-Palamara-Bruzzaniti, che abbiamo deciso di raccontare, pubblicando in anteprima il capitolo a loro dedicato del prossimo volume dei “Quaderni dell’Attenzione”, attualmente in lavorazione, e che sarà dedicato ai grandi business della ‘ndrangheta tra Calabria, Lombardia e Liguria… ecco il link: http://www.casadellalegalita.org/index.php?option=com_content&task=view&id=8747&Itemid=1

* Casa della Legalità – Ufficio di Presidenza: C. Abbondanza, S. Castiglion, E. D’Agostino