Vaccarezza al bivio: martedì il Consiglio Comunale a Loano

di Fabrizio Pinna – Giorni intensi per l’attuale presidente della Provincia di Savona alle prese con un fitto ordito di nodi da sciogliere. Dopo la bocciatura martedì del ricorso al TAR avanzato da Pd e Ps sul caso delle irregolarità nelle liste presentate dal Pdl alle provinciali, oggi l’udienza  di fronte  ai magistrati savonesi su un suo possibile coinvolgimento diretto negli illeciti contestati e sui quali la Procura della Repubblica sta indagando da mesi. Nessun elemento nuovo o svolta, come già era nell’aria, si è registrata nelle cronache. Silenzio da parte di Angelo Vaccarezza, il quale, secondo una linea – per così dire – di “ostruzionismo passivo” si è avvalso in mattinata della facoltà di non rispondere.

Ma il percorso tortuoso contina. Convocazione, infatti, per il prossimo martedì alle ore 19 del Consiglio Comunale di Loano. All’ordine del giorno la comunicazioni di Angelo Vaccarezza che questa volta in veste di Sindaco dovrà nel parlamentino loanese ufficializzare la scelta se dimettersi dalla carica o proseguire nel suo mandato sino alla naturale conclusione nel 2011. Una questione che è notoriamente intrecciata alla sua elezione nel giugno 2009 alla prima carica in Palazzo Nervi.  Come si sa, Vaccarezza ha più volte dichiarato di stare valutando la possibilità di mantenere il doppio incarico di presidente della Provincia di Savona e di primo cittadino nel comune di Loano. È possibile possa pesare nella scelta definitiva del sindaco loanese che verrà ufficializzata martedì, proprio la svolta nei giorni scorsi sul “caso elezioni provinciali”, con il suo coinvolgimento diretto nelle indagini in merito alle contestate firme false nella presentazione delle liste Pdl che, al di là delle  manierate canoniche dichiarazioni ufficiali ripetute oggi all’uscita dal tribunale – continua tuttavia a lasciare aperta la concreta possibilità di un prossimo decadimento o scioglimento della Giunta provinciale  per eventuali dimissioni dello stesso Vaccarezza e di un ritorno – dunque – alle urne.