Loano: l'Associazione Politico-Culturale "Masgè" presenta il suo programma

Sabato 25 settembre si terrà a Loano in Piazza Rocca, dalle ore 15,30 alle ore 19.00, un banchetto-gazebo per far conoscere le prossime iniziative in programma dell’Associazione Politico-Culturale senza fini di lucro denominata “Masgè”. A questo primo appuntamento seguirà il successivo venerdì 1 ottobre alle ore 20.45 presso il Salone dei Frati Cappuccini la presentazione pubblica dei presupposti costitutivi, finalità, mezzi operativi e progetti dell’Associazione. Nella stessa sera la “Scuola dei muretti a secco” della Cooperativa Olivicola di Arnasco effettuerà una dimostrazione teorico e pratica dei tipici manufatti liguri alla cui funzione di contenimento e sostegno si ispira l’associazione.

“L’incontro con i cittadini – spiega il presidente dell’associazione Masgè Lorenzo Gotti – è un passaggio naturale e necessario per portare a conoscenza di un numero sempre maggiore di persone la nostra Associazione ed è la prima occasione ufficiale e pubblica per verificare se esiste realmente sintonia tra ciò che l’Associazione va costruendo ed i cittadini stessi… per valutare se sussistono dei punti di sentire in comune.

Infatti è importante e rilevante evidenziare che negli ultimi mesi si sono captati segnali,raccolti umori ed avuti contatti che ci hanno fatto capire come nel nostro territorio esistano aspettative che sono in linea con le nostre analisi in merito allo smottamento dell’attuale politica e dei suoi operatori verso il basso”.

“Tra le finalità principali dell’Associazione – prosegue Gotti – anche quella di rimotivare i cittadini alla riscoperta della Politica e dei valori della Democrazia partendo dalla Educazione Civica con la fondata speranza che che in tal modo si possa arginare lo smottamento verso il basso dell’attuale politica e dei suoi operatori. Altro obiettivo prioritario prefissato è quello di ridurre l’astensionismo, soprattutto giovanile, che oggi è presente su tutto il territorio nazionale e che autorizza le persone di buon senso ad essere fortemente preoccupate per il futuro. L’esercizio del voto, personale, uguale,libero e segreto è un dovere civico. La responsabilità di aver provocato la disaffezione ad esso nel 35% dei cittadini è da attribuire in primis ai politici che vengono accusati di non far emergere un’idea di ‘bene comune’ che permetta di superare divisioni ed interessi di parte”.