Fisascat Bilateralità, welfare contrattuale e formazione continua

“Bilateralità, welfare contrattuale e formazione continua”, questo il tema della tavola rotonda della Fisascat che si è tenuta ieri presso il Centro Studi Cisl di Fiesole e che ha chiuso i lavori del II corso lungo di formazione riservato a dirigenti, quadri ed operatori territoriali della categoria. Un appuntamento importante per la federazione del terziario, turismo e servizi della Cisl che, ancora una volta, ha voluto approfondire le diverse tematiche e le opportunità offerte dalla contrattazione a vantaggio dei lavoratori.

“Per la Fisascat la bilateralità è una scelta importante e rappresenta uno dei cardini determinanti nella contrattazione nazionale e di secondo livello nei nostri settori – ha dichiarato il segretario generale Pierangelo Raineri in apertura dei lavori della tavola rotonda moderata dal direttore del Centro Studi Mario Scotti– Non a caso abbiamo voluto riproporre i temi della bilateralità anche nel contesto formativo interno alla federazione”.

Per il segretario confederale Cisl Annamaria Furlan, intervenuta all’iniziativa, “la bilateralità è figlia della contrattazione e rafforza il potere di acquisto dei salari dei lavoratori garantendo loro mutualità e sostegno”. Basilio Mussolin delle relazioni sindacali di Confcommercio ha evidenziato che “la bilateralità è il punto di forza del confronto tra le organizzazioni sindacali e le parti datoriali”.

A rimarcare che bilateralità “è frutto di politiche partecipative” è intervenuto Marco Lai, responsabile dell’area giuslavoristica del Centro Studi Nazionale Cisl di Firenze e docente dell’Università di Firenze, che ha sostenuto che “il filone portante dell’attività sindacale cislina e della Fisascat è senza dubbio da ricercare nella cultura della partecipazione che da sempre si è tentato di inserire nella contrattazione nazionale e decentrata”.

Interessante anche il punto di vista di Paola Diana Onder, responsabile del centro studi dell’Associazione Nazionale dei Consulenti del Lavoro, che ha sottolineato “la necessità di approfondire le materie della bilateralità anche in altre sedi rappresentative del mondo del lavoro”.

A seguire, in rappresentanza delle diverse espressioni della bilateralità, hanno preso la parola Franco Fraioli, docente dell’Università La Sapienza di Roma, per il quale “l’assistenza sanitaria integrativa è il pilastro più importante del sistema del welfare contrattuale garantito con la bilateralità” e “che può portare dei vantaggi ai lavoratori ed essere di supporto al sistema sanitario pubblico”, seguito da Franco Valente, direttore di Fondoprofessioni che ha posto l’accento sulle “opportunità offerte dalla bilateralità in tema di formazione continua per i lavoratori degli studi professionali e delle aziende collegate” e da Pier Antonio Varesi, docente dell’Università Cattolica di Piacenza, che ha evidenziato il ruolo della formazione “soprattutto per offrire ai lavoratori nuove opportunità di occupabilità”.