Nautica, Burlando: sostegno a imprese e stop a porticcioli

“È urgente mettere in campo un comune impegno a sostegno della nautica, per aiutare quella grande voglia di resistere alla crisi che mi hanno manifestato diverse aziende del nostro territorio. Il mio invito al governo è di puntare proprio su questa voglia di resistere, attraverso un impegno e un confronto con regioni, enti locali per discutere insieme dei risparmi da fare , ma anche su come mantenere le aziende in vita, perché un Paese che perda la sua produttività muore. Affrontiamo dunque questa crisi non solo da un punto di vista finanziario, perché se perdiamo le industrie tutto questo non servirà a niente”, ha affermato il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando intervenendo all’inaugurazione del 50° Salone Nautico Internazionale di Genova.

Burlando ha poi sottolineato come nei momenti di crisi- richiamando la prima grande crisi energetica del 1973 a causa della guerra del Kippur- sia utile compiere tutti insieme una riflessione.

“L’austerity di quegli anni là- ha aggiunto il presidente della Regione Liguria ci convinse che per salvare dall’inquinamento e dallo smog le città occorrevano limiti al traffico anche per il futuro, provvedimenti che si sono poi rivelati giusti, perché, per fare un esempio, sarebbe folle oggi riaprire al traffico via Garibaldi, a Genova.

Ebbene, credo che la crisi di oggi che insegni che forse avrebbe un senso , parlando di nautica e di porticcioli, in Liguria, ci fermassimo un momento a riflettere sul limite di un certo tipo di sviluppo.

Da noi i posti barca non mancano, La Liguria ne possiede circa il 25 per cento dell’intera costa italiana. In un decennio, in Liguria, siamo passati da 14 mila a 25 mila porticcioli e ce ne chiedono decine tutti i giorni, nonostante la difficoltà a vendere posti barca.

Credo sia arrivato il momento di trovare un equilibrio per far sì che anche i proprietari di un gozzo e chi vuole fare un bagno possano godere delle nostre spiagge. Una questione di limiti, insomma, limiti che se superati, possano creare problemi all’ambiente e al paesaggio”.