Grand Hotel, Melgrati (Pdl): “La Procura di Savona più fantasiosa di Walt Disney”

Richiesta di rinvio a giudizio per l’“affaire” del Grand Hotel di Alassio per l’ex Sindaco di Alassio oggi Consigliere regionale Marco Melgrati, il Sindaco reggente Gianni Aicardi e l’Assessore all’urbanistica Marco Salvo, nonchè per il dirigente in pensione del Comune di Alassio ing. Giuseppe Lagasio e il direttore dell’alta sorveglianza ing. Giampiero Dotti.

“L’accusa è di abuso d’ufficio, concorso in abuso d’ufficio e – fantasia delle fantasie, appunto degna di “Walt Disney” – concorso morale in abuso edilizio – dichiara Melgrati – Premesso che non mi pare che esista nel codice penale il reato di concorso morale in abuso edilizio, e mi stupisco che non abbiano ipotizzato anche il reato di simpatia per la soc. Fincos, intesa nel senso greco del termine sun patos (soffrire, partecipare… insieme), a mio sommesso parere non c’è stato abuso edilizio, o comunque è stato superato e sanato, in quanto in data 19.10.2009è stata rilasciato dal Comune di Alassio il Permesso a Costruire Convenzionato parzialmente in sanatoria n. 58, erano quindi opere comunque assentibili e assimilabili alla variante in corso d’opera in quanto non influivano sull’aspetto esterno del fabbricato, con l’assenso di Regione, Provincia e Soprintendenza, ed è stata rilasciata dal dirigente del Comune di Alassio inoltre il certificato di agibilità per l’edificio del Grand Hotel in data 24.09.2010, n. 2/2010, non si capisce il motivo di questa richiesta di rinvio a giudizio.

Il fatto che Melgrati, Aicardi e Salvo abbiano autorizzato verbalmente, prima, e con delibere, poi, è assolutamente incredibile.”

“Infatti – spiega Melgrati – non esiste l’autorizzazione verbale per un atto che non può essere determinato in alcun modo dalla parte politica, o comunque non ha nessun valore, ma è un atto che comunque discende da un dirigente del Comune di Alassio, il fatto che lo autorizzi (o non lo autorizzi) il Sindaco o parte della Giunta è assolutamente ininfluente. Il fatto poi che si metta in discussione che siano state approvate dalla Giunta Comunale delle delibere che autorizzavano tali lavori, ovviamente prima che gli stessi fossero effettuati, è ancora più incredibile, perché queste sono delibere che autorizzavano “in linea tecnica” queste varianti; a queste delibere avrebbero dovuto seguire necessariamente le autorizzazioni edilizie per tali opere. Se la Fincos ha ritardato le autorizzazioni edilizie è incorsa in una infrazione che comunque è stata sanata dalla concessione edilizia in sanatoria. Quindi queste delibere, di fatto, erano e sono assolutamente legittime e non c’è stato alcun abuso d’ufficio e ancora meno il concorso morale in abuso edilizio.”

“Peraltro – dichiara Melgrati – io sono fiero degli atti che abbiamo compiuto, che sono stati atti assolutamente legittimi, sempre volti al bene della città di Alassio e delle proprietà del Comune di Alassio, atti che hanno portato ad un incremento del valore delle proprietà del Comune e che hanno determinato, dopo quarant’anni di ignavia delle passate amministrazioni e di abbandono di una struttura infestata da topi e scarafaggi, ritrovo di extracomunitari e tossicodipendenti, al recupero e alla riqualificazione del Grand Hotel che verrà aperto a breve e che darà nuova linfa alla ricettività turistica alassina con un centro termale talassoterapico che prolungherà la stagione anche durante l’inverno e consentirà quindi di avere una nuova offerta turistica con la ricettività collegata all’offerta termale.

Mi sono reso conto che ci volevano gli attributi, forza e spalle grosse per risolvere la questione del Grand Hotel. Questa amministrazione ha dimostrato di avere gli attributi e di fare il bene della città di Alassio, nonostante le minoranza abbia sempre remato contro; per Testa, Canavese, Boggiano e compagni conveniva tagliarsi questi attributi, o meglio tagliarli alla Città di Alassio per far dispetto alla moglie (cioè a me).

Voglio qui di seguito rendere pubbliche le motivazioni della richiesta di rinvio a giudizio e siamo fiduciosi nella magistratura giudicante che non potrà non prendere atto della buona fede, della bontà e legittimità degli atti posti in essere da questa amministrazione e in particolare da me, dal Sindaco reggente Gianni Aicardi e dall’assessore all’urbanistica Marco Salvo. Il fatto, poi, che gli altri membri della Giunta non sapessero fa ancora più sorridere”.

Estratto della richiesta di rinvio a giudizio:

  1. Delitto di cui agli artt. 110, 323 c.p. perché, in concorso tra loro, previo accordo, MELGRATI Marco in qualità di Sindaco del Comune di Alassio, AICARDI Giovanni in qualità di Vice Sindaco, SALVO Marco in qualità di Assessore all’urbanistica, quali componenti della Giunta del Comune di Alassio, in concorso e previo accordo con DOTTI Felice, componente della “Studio Associato Dotti & Stalla”, al quale la Giunta Comunale di Alassio, con delibera n. 214 del 7 maggio 2001, aveva conferito l’incarico dell’Alta sorveglianza sui lavori relativi all’intervento di ristrutturazione e riqualificazione del “Grand Hotel”, di costruzione di un parcheggio interrato in Piazza Partigiani e di costruzione di un centro talassoterapico nell’area denominata Giardini Cavalieri di Vittorio Veneto, consentivano alla società CON.I.COS. S.p.A., oggi FINCOS S.p.A. di procedere all’esecuzione dei lavori descritti sub b) dell’imputazione, in assenza dei necessari titoli urbanistici abilitativi, procurando così intenzionalmente alla predetta società l’ingiusto vantaggio patrimoniale derivante dall’esecuzione di detti lavori, e comunque dalla mancata sospensione degli stessi – che avrebbe determinato un rilevante pregiudizio economico per l’impresa, soprattutto in considerazione degli elevati costi delle apparecchiature utilizzate – e precisamente tenendo le seguenti condotte:

  • MELGRATI, AICARDI e SALVO concorrendo moralmente nelle condotte poste in essere da DOTTI e LAGASIO ed altresì dapprima autorizzando verbalmente la CON.I.COS S.p.A. a procedere all’esecuzione dei predetti lavori e successivamente facendo approvare alla Giunta Comunale, della quale gli stessi facevano parte, le seguenti delibere:

    • n. 381 del 10 dicembre 2003 (relativa ai lavori di costruzione di parcheggi interrati nell’area di Piazza Partigiani), avente ad oggetto l’approvazione “in linea tecnica” del progetto di variante alla concessione edilizia n. 152/2003, consistente nell’allontanamento della nuova struttura dagli esistenti uffici sul lato monte, nell’aumento dello spessore delle paratie, nella riconfigurazione della rampa di accesso eliminando l’uscita adiacente ai fabbricati lato monte e nell’aumento della larghezza dei posti auto (sia box che parcheggi a rotazione), con diminuzione della superficie totale dell’immobile di circa 495 mq e di 56 posti auto (interventi corrispondenti al punto IV del capo b) dell’imputazione);

    • n. 302 del 13 ottobre 2004 (relativa ai lavori di costruzione di un centro talassoterapico nell’area denominata Giardini Cavalieri di Vittorio Veneto), avente ad oggetto l’approvazione “in linea tecnica”del progetto di variante al permesso di costruire n. 57/2004, consistente nell’ampliamento dei piani secondo e primo interrato e nella costruzione di un piano interrato in più (da destinarsi a parcheggi privati a posto libero, a compensazione, da definire in linea economica, dei box persi con la soluzione di variante del parcheggio interrato sulla Piazza Partigiani), il tutto come meglio descritto ai punti I), II) e III) del capo b) dell’imputazione;

    • n.311 del 19 ottobre 2005 (relativa ai lavori di sistemazione del sagrato di Piazza Partigiani) avente ad oggetto l’approvazione “in linea tecnica” del progetto di variante alla concessione edilizia n. 15/2003, consistente nella modifica del progetto originario così da consentire un uso polivalente della piazza, con possibilità di organizzare manifestazioni nell’area posta a ponente del blocco scale ascensori e nella realizzazione di una diversa distribuzione del verde pubblico e dell’arredo urbano in funzione del predetto uso polivalente, intervento corrispondente al punto V del capo b) dell’imputazione;

    • n.146 del 28 maggio 2007 (relativa ai lavori di costruzione di parcheggi interrati nell’area di Piazza Partigiani), che sostanzialmente riapprovava in “linea tecnica” (con modeste modifiche) il progetto di variante alla concessione edilizia n. 152/2003 già approvato in “linea tecnica” con la delibera di Giunta Comunale n. 381/ 2003;

delibere tutte finalizzate s rassicurare la società in merito alla possibilità di procedere ai lavori nonostante la mancata adozione dei necessari titoli edilizi, circostanza non conosciuta dagli altri componenti della Giunta;

1 Commento

  1. Melgrati

    lasci in pace Walt Disney .

    Walter Elias Disney è e sempre sarà ricordato come uno dei più grandi artisti del 20° secolo nell’intrattenimento oltre ad essere stato attore e sceneggiatore.

    è possibile che Melgrati abbia male interpretato una famosa frase dello stesso Walt Disney

    … Se puoi sognarlo, puoi farlo.

    bisogna vedere cosa ha sognato l’ex sindaco alassino e come ha ritenuto di poterlo realizzare, con che mezzi e modalità

    Può darsi che siamo giunti … alle comiche finali

    non dimenticando che superato il numero 2 si configura l’associazione a delinquere

    le dotte locuzioni in casi simili suonano come una stonatura e la citazione di personaggi non certo neppure lontanamente paragonabili una jattura

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