Ponente: 13 mln di euro per il ripascimento delle spiagge

Si è svolto il primo incontro ufficiale tra la Regione Liguria ed i Comuni del ponente savonese, con Ceriale nel ruolo di capofila, per definire il possibile iter del progetto comprensoriale di ripascimento degli arenili, che vede impegnate le amministrazioni che vanno da Finale Ligure fino ad Albenga. All’incontro erano presenti i sindaci e i rappresentanti dei comuni del Ponente che si sono confrontati negli uffici regionali con l’assessore competente Marylin Fusco, con l’obiettivo di definire i passaggi necessari per la realizzazione del maxi intervento sulle spiagge.

“L’incontro di oggi è stato positivo – ha detto il sindaco di Ceriale Ennio Fazio -. I comuni da Finale Ligure ad Albenga si sono associati per realizzare un protocollo di intesa e presentare ufficialmente una richiesta progettuale. L’assessore Fusco ha apprezzato molto questa iniziativa e in programma ha previsto di rivolgersi al Ministero per controllare se ci sono risorse disponibili. L’intervento di ripascimento non è soltanto un intervento strutturale per allungare le spiagge ma è anche mirato a difendere le nostre coste dall’erosione e dalle mareggiate che hanno danneggiato gli arenili del ponente negli ultimi anni”.

“Il progetto che di ripascimento del litorale che va da Albenga a Finale Ligure, utilizzando sabbie e ghiaie provenienti da cave sottomarine, è un’iniziativa da portare avanti – ha detto l’assessore regionale Marylin Fusco -, con l’unico limite legato ai tagli della manovra finanziaria in merito ai finanziamenti”. “Per un progetto di questo tipo sono previsti stanziamenti che si aggirano attorno ai 13 milioni di euro sulla base di uno studio di fattibilità promosso dai comuni di Ceriale e Albenga – ha aggiunto la vice presidente della Regione Liguria -. Bisognerà vedere se queste risorse basteranno. Coinvolgerò l’assessore all’ambiente Renata Briano e mi farò promotrice insieme a lei presso il Ministero dell’Ambiente, per vedere di dare concretezza a questo protocollo e per restituire alla costa del ponente savonese la bellezza e la salvaguardia che merita, considerato che rappresenta una fonte di attrazione per i turisti di cui la nostra regione ha quanto mai bisogno” ha concluso la Fusco.

1 Commento

  1. Ma questi soldi non dovrebbero esser tirati fuori da chi ne trae il maggior vantaggio economico, cioè i gestori delle spiagge?

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