Savona, Presidente Vaccarezza: “Il futuro passa dalla Val Bormida”

“I prossimi giorni e le prossime settimane saranno decisive per il futuro della nostra Provincia – dichiara il Presidente  AngeloVaccarezza – perché si giocheranno due partite importantissime che riguardano direttamente la Val Bormida ma che, di riflesso, riguardano anche l’economia dell’intera Provincia di Savona e anche quella del basso Piemonte, in particolare quella della Provincia di Cuneo a noi vicina. La prima partita si giocherà a Torino, venerdì pomeriggio alle ore 17, quando il Presidente della Regione Liguria Burlando e il Presidente della Regione Piemonte Cota si incontreranno per parlare del futuro della ex-Acna di Cengio. Fino ad oggi, però, io non sono stato invitato a partecipare a questo incontro e lo dico con dispiacere, sperando che le cose cambino. Anche perchè domani mattina, giovedi, mi recherò presso la Provincia di Cuneo, ospite della Presidente Gancia, con la quale stileremo un documento comune sulle richieste del nostro territorio. Questo documento testimonia che è finita la divisione tra Liguria e Piemonte, tra Cuneo e Savona, tra Saliceto e Cengio: c’è una richiesta comune dei nostri territori e questa una richiesta comune farà parte di questo importante documento”.

“Spero che almeno la Presidente Gancia partecipi all’incontro di Torino – continua il Presidente della provincia di Savona Vaccarezza – e confido in un cambiamento di rotta da parte dell’amministrazione regionale che comprenda l’importanza del ruolo della Provincia, ruolo fino ad esso recitato in maniera perfetta e completa, ne è un esempio il rilascio dei certificati dei lavori di bonifica, e che quindi non possa essere esclusa da un tavolo così importante. La seconda partita si giocherà entro il 10 di novembre a Roma, ed è la partita di Ferrania. Partita per la quale noi dobbiamo arrivare uniti e seguendo un fronte comune. Ieri è stata, purtroppo, una giornata nera per il futuro di Ferrania poichè la posizione dell’azienda è una posizione che io non condivido e che ritengo anche non in linea con l’accordo di programma attualmente in vigore. La prima reazione sarebbe quella, quindi, che tutti i firmatari dell’accordo di programma rivedessero i proprio impegni e ammetto che la voglia di dire che la Provincia non farà più il Ponte della Volta e non spenderà più un milione e mezzo di euro a vantaggio, sopratutto, di chi genera 250 disoccupati mi è venuta. Tuttavia farò prevalere il buon senso, e, fino al 10 novembre almeno io mi dimostrrò diverso dai proprietari di Ferrania e continuerò ad andare avanti, portando avanti i miei impegni e quella dell’amministrazione che rappresento, tra i quali, ad esempio, quello di continuare a seguire i lavoratori con l’istituzione di cantieri scuola lavoro o finanziando corsi di formazione e vaucher formativi”.

“La sfida vera adesso è quella di fare squadra e fare quadrato, mettendo da parte le divisioni politiche. Tuttavia mi dispiace dire che, anche qui, come per Acna, devo rilevare che la Provincia è stata messa da parte: lunedi sera infatti ci sarà un Consiglio comunale a Cairo aperto a tutte le amministrazioni della valle alla quale i sindacati, al tavolo della Regione, avevano chiesto fosse inviata la Provincia. Il risultato è stato che i sindacati sono stati invitati e la Provincia no. La Val Bormida in questo momento sbaglia a sentirsi autonoma nei confronti di questa Provincia, la Val Bormida per noi conta perchè per noi è il futuro e ribadisco che la soluzione dei problemi della Val Bormida sia la soluzione dei problemi di tutto il territorio provinciale”.

“Io spero – conclude il Presidente Vaccarezza – che il sindaco Briano si ravveda e mi dia la possibilità di partecipare come amministrazione provinciale al consiglio comunale aperto. Comunque io sarò tra il pubblico e comunque ascolterò quello che ha da dire il territorio , perché, a mio avviso, i lavoratori di Ferrania vengono prima di qualunque divisione politica e la Provincia giocherà questa partita per loro a prescindere dal fatto che a qualcuno questo dia fastidio”.