Bolidi e macinini

di Sandra Berriolo – Piove. È piovuto parecchio nelle scorse ore. Ma il mio macinino stamattina è partito una meraviglia, nonostante abiti all’aperto e sia una semplice Fiat. La gente va in giro normalmente anche quando piove, accende i fari, sta un po’ più attenta e via. Domenica al Granpremio di F1 invece…

Ora io mi domando: ma questi bolidi, che costano come due appartamenti ad Alassio, come mai hanno tutti ‘sti problemi? Intanto ci mancano dei pezzi: non hanno i fari, non hanno la retromarcia, la ruota di scorta, il crik, la capote e il tergicristallo dietro, il lettore cd, l’accendisigari, il supporto per il telefonino solo per dirne alcuni. Le gomme lasciamole perdere: ogni giorno devono decidere con quali si va e comunque dopo pochi chilometri bisogna cambiarle tutte e quattro.

Per cambiare le gomme ci vogliono quattro persone specializzate (che costano un occhio) e devi essere fortunato che sono presenti quando vuoi cambiare il treno, sennò ti attacchi. Ogni mezz’ora devono fare benzina e non gli danno neanche i punti per i regali. Se piove, ammesso che possano andare, devono stare tutti in fila dietro ad un’auto “normale” che va veloce come loro ma è più comoda; se stanno tanto fuori l’autista si bagna come un pulcino perché sono costantemente aperte; non tengono le curve e davanti non si vede un tubo, quindi fanno un sacco di incidenti. Noi non possiamo usare il telefonino e loro invece son continuamente distratti da uno che gli urla nelle orecchie “vai così che vai bene” e subito dopo si danno un colpo con quello di fianco.

Forse è per questo che la gente passa due ore a guardare ‘sti qui che si danno dei colpi dentro e poi va dal concessionario e gli chiede l’auto sicura.

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo

3 Commenti

  1. Simpatica esposizione da un punto di vista decisamente molto “femminile” (si sa che i motori hanno un pubblico decisamente molto più maschile) però non mischiamo calcio e motori!!!!
    Ciao Sandra

  2. un po’ come i calciatori che più sono omaccioni e più sono sempre rotti, vedi Iaquinta

I commenti sono bloccati.