Savona, TPL: le linee guida del Piano Industriale

Le linee guida del Piano Industriale 2010 – 2012, anno 2011, esprimono una serie di azioni aggiuntive (rispetto a quelle previste nel piano industriale approvato) di carattere preventivo. Si riferiscono, infatti, alle misure previste dalla manovra finanziaria relative alla contrazione della spesa sul bilancio 2011 ed agli incontri/dichiarazioni avvenuti nel mese di agosto da parte della Regione Liguria e si basano sulle seguenti considerazioni:

  • 1.che il taglio dei contribuiti avvenga in modo proporzionale fra le aziende,
  • 2.che l’entità del taglio sia del 30% – fonte dichiarazioni alla stampa dell’assessore Vesco,
  • 3.che al bacino savonese, attualmente beneficiario di circa 14 milioni di euro di contributi regionale, corrisponderebbero minori risorse per un valore pari a c.ca 3.3-3.9 milioni di €,
  • 4.che, in considerazione delle azioni di efficientamento che ACTS Linea ha condotto nel recente passato, un ammontare di tale entità non trova alcuna possibilità di copertura solo interna.

Con la redazione delle ‘linee guida’ la gestione aziendale si è posta di fronte al problema con l’intento di non “subire” gli eventi ma di trasformare le fasi di criticità in opportunità. Le misure, se confermate le premesse su cui si basano, inevitabilmente – a differenza di quelle attuate sino ad oggi – avranno purtroppo anche un riverbero sociale, dovendo inevitabilmente aggredire i livelli occupazionali e i salari, oltre che l’aumento di produttività, elemento sul quale si fondavano i piani ad oggi approvati.

Per poter sopravvivere a tale scenario, sarà necessario adottare – contemporaneamente – una serie di importanti correttivi, quali quelli all’oggetto della discussione, che non devono ad oggi essere considerati né definitivi, né immutabili, ma espressione di un panorama possibile, di fronte al quale bisogna necessariamente giungere preparati.

“Aperti a qualsiasi livello di discussione, l’azienda – come ha sempre fatto in questi anni – ha, tramite le linee guida, rappresentato un ipotetico futuro con lo scopo di prevedere anche gli aspetti più ‘impattanti’ e negativi a cui ci si potrà trovare di fronte – ha affermato il Presidente di TPL Linea, Maurizio Maricone. Stante questo atteggiamento, di carattere informativo, preventivo, organizzativo e stante la proposta di congelamento dell’applicazione delle misure, fino alla definizione certa dello scenario economico conseguente la manovra finanziaria, dichiarata al tavolo con la prefettura, le OOSS hanno ritenuto non sufficiente la proposta dell’azienda.

Spiace, come spesso accade, constatare che l’atteggiamento aperto e responsabile dell’azienda si scontri con l’atteggiamento irresponsabile di coloro che, portando avanti una battaglia puramente ideologica e in alcuni casi territorialmente di parte, non solo restano completamente avulsi dalla realtà, ma non si pongono nemmeno nell’ottica di collaborare a ricercare soluzioni possibili per garantire il futuro della nostra azienda”.

“La sperequazione che la Regione Liguria si accinge ad attuare nella ripartizione dei tagli alla finanza locale ed in particolare al comparto del trasporto pubblico – ha detto l’Assessore regionale Paolo Marson a margine dell’incontro avvenuto in data odierna presso la Prefettura con le sigle sindacali – è assolutamente insostenibile. Precisando che i trasporti incidono sul bilancio regionale per una percentuale pari al 5 ½ e che la Regione sembra intenzionata a ‘riversare’ sul comparto Tpl il 40% del taglio effettuato dal governo. Altre regioni (Emilia Romagna, Lombardia, Veneto) hanno contenuto quest’intervento fra il 5 e il 10 % con maggiore maturità e responsabilità.

Il risultato matematico è inaccettabile perché significa un -30% di gettito per il trasporto pubblico e, quindi, ridurre le retribuzioni, i servizi ed aumentare i biglietti, anche nei confronti di chi ha già raggiunto livelli di efficienza di livello europeo.

Per questa ragione la Provincia è, totalmente e fermamente, dalla parte di lavoratori, cittadini ed utenti e si sta impegnando a cercare ogni possibile soluzione. Questa passa, all’evidenza, per il coinvolgimento di tutti gli enti locali, che non solo sono soci della società, ma anche parti dell’accordo di finanziamento del servizio. Per questo abbiamo convocato per il 12 novembre 2010 una riunione di tutti i soggetti coinvolti per coinvolgerli in una ferma presa di posizione contro questa sconsiderata scelta della Regione Liguria e per far convergere sul settore le risorse disponibili (gestione parcheggi, scuolabus, servizi di noleggio veicoli, controllo del traffico, ecc.)”.