150° anniversario dell’Unità d’Italia: “Sorelle d’Italia” al Politeama

Festeggiare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia a teatro con uno spettacolo celebrativo di quanto accaduto nello Stivale dal Risorgimento in poi?

Per Isa Danieli e Veronica Pivetti, protagoniste fino a domani, sabato, al Politeama Genovese con uno spettacolo presentato in anteprima a luglio al Festival Porto Venere Arcipelago Teatro con il patrocinio della Regione Liguria, sarebbe stato troppo facile. Meglio, allora portarsi avanti, dar vita a una fantastoria d’Italia dal 2011 al 2061 e cercare di raccontare che cosa accadrà nei prossimi cinquant’anni al Bel Paese. Da qui al secondo Centenario dell’Unità d’Italia, appunto. Con una domanda: ci arriveremo, noi Nord e noi Sud, a brindare insieme ai duecento anni italiani?

E’ questo il tema di “Sorelle d’Italia”, per la regia di Cristina Pezzoli che debutta questa sera nella sala di via Bacigalupo, a Genova. Uno spettacolo- o meglio un avanspettacolo fondamentalista, come l’hanno definito gli autori- in cui le due protagoniste, la milanese Veronica e la napoletana Isa, accompagnate da un ensemble di cinque musicisti diretti dal maestro Alessandro Nidi “boxano” senza esclusioni di colpi tra canzoni, balli e brani tratti da Bertolazzi e Viviani, Eduardo e Testori, con omaggi a Gino Bramieri e Nino Taranto, Totò e Fanfulla. E con le atmosfere delle canzoni dei Gufi, di Enzo Jannacci, con il vastissimo repertorio della canzone napoletana, attraversando, rovesciando e mescolando così stereotipi e luoghi comuni, pregiudizi e verità sull’inconciliabile diversità delle reciproche appartenenze, fino ad arrivare a inaspettate sorprendenti contaminazioni musicali e emotive. Dalle canzoni classiche più note (Nostalgia de Milan, ‘O sole mio, O mia bèla Madunina, Santa Lucia luntana) al raffinato graffiante cabaret dei Gufi e di Cochi e Renato (U’ Ferribotte, Nebbia in Val Padana) da Modugno , alla macchietta, fino ad  arrivare a una versione milanese della notissima Napul’è di Pino Daniele con la Tirolese Isa e Veronica l’Ottomana sempre in scena.