Ciangherotti (Federvita Liguria): polemica pro-life contro la trasmissione "vieni via con me"

“Se, accanto al racconto di Welby ed Englaro, per Fabio Fazio e Roberto Saviano ‘è inaccettabile’ dare voce alle persone che, quotidianamente, vivono affette da gravi disabilità, allora è pure inaccettabile pagare il canone Rai per chi, cittadino italiano, non di riconosce nei prodotti televisivi di parte, erogati dalla Televisione di Stato”. Lo dichiara il Presidente di Federvita Liguria, Eraldo Ciangherotti, commentando la scelta di non concedere spazio alle Associazioni pro-life nella trasmissione su Rai3 “vieni via con me”.

“Infatti, se sul piano umano -prosegue il presidente Ciangherotti- potrebbe essere nella libertà del conduttore e dello scrittore di ‘Vieni via con me’ rifiutare di farsi condizionare ulteriormente la loro trasmissione -andata in onda tra tante difficoltà e solo in una serie limitatissima di puntate- tuttavia il cittadino che paga il canone RAI, su temi così importanti e coinvolgenti, deve poter riflettere e comprendere anche l’altra parte del problema: è sbagliato contrapporre diritto alla morte e diritto alla vita perché, se si va a vedere in concreto, in entrambi i casi si cerca di tutelare la vita fino alla sua fine naturale, con i suoi diritti inviolabili e con le sue grandi sofferenze che pure la rendono degna di essere vissuta anche da quelli che hanno avuto poco. Anche loro (e specialmente loro) hanno diritto di andare in televisione”.

“I due conduttori non pensino tanto alla loro menomazione di autonomia (che vi è nella misura in cui la RAI non consente per paura la prosecuzione di una trasmissione di successo) quanto ai loro doveri di completezza. Su queste questioni non si possono fermare ad esaminare alcuni importanti ma limitati aspetti: la vita non può essere studiata solo sul Bignami, è una questione complessa e bisogna avere il coraggio e l’impegno di studiare anche l’Enciclopedia Treccani”, conclude Ciangherotti.

7 Commenti

  1. Sono d’accordo sia con Albium Ingaunum che con Von Lurio. Tra i manifestanti contro Ferrara c’ero anche io, e nonostante fosse una manifestazione pacifica ci hanno impedito di entrare e controbattere alle belinate che diceva quel cicciobombo presuntuoso. Credo che nessuno e dico nessuno, nè stato, nè chiesa possa permettersi di decidere come uno debba morire. Ognuno DEVE essere libero di scegliere per la vita o per la morte in casi di situazioni di salute drammatiche.
    Con Eraldo ne abbiamo già discusso di questa cosa, ma ovviamente ognuno di noi è rimasto sulla sua linea di pensiero!

  2. vorrei saper se per antonio la libertà di parola è dire/sentire solo ciò che condivide lui o ciò che consente Silvio!!!!! La LIbertà è libertà per ciò che condivido o non condivido e mi sento libero di poter pensare con la mia testa anche se alla tv vengono detti pensieri che contrastano con la mia morale e soprattutto di RISPETTARE chi la pensa diversamente da me!!!!! viva i programmi che possono andare contro finchè ci saranno programmi che storcono la realtà e STRUMENTALIZZANO ogni minimo fatto oltre a far leva sui qualunquisti!!!!

  3. nei suoi convegni il cavi ha mai invitato qualcuno che esponeva un punto di vista diverso? anzi, all’incontro con giuliano ferrara alcune persone che volevano intervenire sono state espulse da parte delle forze dell’ordine. per i pro vita libertà vuol dire libertà di espressione solo per loro

  4. “…tutelare la vita fino alla sua fine naturale…”

    sono d’accordissimo ma l’accanimento terapeutico non è vita naturale, e staccare la macchina a chi te lo chiede, è arrivare a una fine naturale della sua sofferenza

    comunque un dibattito che non avrà mai fine ed ogni parte avrà ragione

  5. Eraldo, sei un grandeeeeeeeeeeeeeee. Finalmente uno che non ha mezze misure e che tratta i cittadini non come pecore ma come persone pensanti. E tu Flick se non sei d’accordo, accomodati pure nel salotto di Fazio-Saviano. Noi invece cercheremo sempre di andare dove la libertà di parola è sacrosanta

  6. dai, per prima cosa stanno studiando di far pagare “obbligatoriamente” il canone tv a tutti coloro che hanno un allaccio di corrente elettrica e dunque non si può istigare a violare una legge, poi è come se uno chiedesse a eraldo di ospitare nel centro aiuto della vita anche una sezione dell’aied. un programma tv avrà pur il diritto di invitare chi vuole o no? oppure ogni volta che un programma canta le odi a Silvio deve ospitare la voce di chi gliene canta di tutti icolori, oci sono anche spazi di autonomia , vedi da vespa che fa quello che vuole

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