Savona, Alternativa Studentesca: l'assassinio di Giuseppina Ghersi tra i temi del concorso letterario

“Nel giorno in cui altri studenti protestano senza costrutto, la Consulta Provinciale degli Studenti di Savona, presieduta da Michele Laurelli, dirigente Nazionale di Alternativa Studentesca, annuncia l’approvazione all’unanimità del progetto di un concorso letterario per temi storici. L’iniziativa, che A.S. intende riproporre anche in altre province italiane, avrà per oggetto anche una delle storie più tragiche e più nascoste della guerra civile in Liguria: l’assassinio di Giuseppina Ghersi”. Così in una nota l’associazione Alternativa Studentesca (AS), componente del Forum Nazionale delle Associazioni Maggiormente Rappresentative presso il MIUR.

“Il caso – prosegue AS – di quella bambina, trucidata dai partigiani comunisti e ancora oggi senza giustizia, è stato infatti scelto tra i temi del concorso dai rappresentanti eletti da tutti gli studenti della provincia. I temi, su traccia predisposta da una apposita commissione, dovranno svolgersi su una stretta base di ricerca storica, escludendo rappresentazioni ideologiche o romantiche che saranno scartate dalla commissione di valutazione”.

Alla premiazione del concorso, che vedrà anche la partecipazione di autorità locali e del Presidente Nazionale di Alternativa Studentesca Giovanni Basini, “è stato invitato anche lo storico Giampaolo Pansa, che ha espresso subito interesse per l’iniziativa, lodata quest’oggi anche dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che sarà anch’essa invitata all’evento”.

1 Commento

  1. abbiamo appreso con gioia la dichiarazione del Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Savona Michele Laurelli che ha annunciato un concorso di scrittura sui fatti del periodo post insurrezionale rivolto a tutti gli studenti delle scuole superiori. Ci ha favorevolmente colpiti la citazione del caso della piccola Giuseppina Ghersi, martire tredicenne seviziata e uccisa dai partigiani comunisti nell’Aprile del 1945 senza ricevere giustizia alcuna. Cogliamo l’occasione per significare ai ragazzi della Consulta la nostra vicinanza e stima per la coraggiosa iniziativa e ci poniamo da subito a disposizione per fornire eventuali documentazioni e ricerche sui fatti sopramenzionati. Casi come quelli delle famiglie Turchi e Biamonti, del Commissario Amilcare Salemi e di moltissimi altri attendono, a sessantacinque anni di distanza, ancora giustizia. Auspichiamo che l’Anpi di Savona non voglia perdere anche questo treno ma che accolga l’iniziativa di questi giovani che vogliono ricercare la verità. Iniziative come questa ci fanno ben sperare circa la possibilità di un ritrovato clima di riappacificazione nazionale specie presso le nuove generazioni. A centocinquant’anni dall’unità d’Italia, più che di fatto gradito è forse cosa dovuta.

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