Albenga volta pagina con Folco Terzani; a gennaio incontro con Caprarica

di Alfredo Sgarlato – Albenga Volta Pagina è il titolo dell’iniziativa ideata da Marco Golberg col patrocinio del Comune, che porterà in città alcuni scrittori di livello nazionale. Il primo, sabato 18, è stato Folco Terzani, introdotto da Franco Gallea, che ha presentato il terzo libro postumo del padre Tiziano, dopo i nove pubblicati in vita. Tiziano Terzani è stato soprattutto un grande giornalista ed un inviato di guerra, per Der Spiegel e molte testate italiane, grazie al suo stile preciso ed elegante, rarissimo da ritrovare nel giornalismo di oggi. Ma è soprattutto il Terzani degli ultimi anni, il militante pacifista e ricercatore di una sintesi tra le molte forme di spiritualità, che ha sedotto il pubblico e che lo stesso figlio Folco preferisce ricordare.

Terzani junior racconta come il padre, benchè non avesse dubbi nel liquidare Stalin come un assassino, era incuriosito dal socialismo cinese, così si trasferì con la famiglia in Cina nel 1980 e Folco (che doveva chiamarsi Mao, ma essendo nato in USA dovette avere un nome diverso) fu iscritto alla scuola cinese dove era continuamente in punizione. Tiziano, che voleva capire veramente un paese e per farlo, come racconta il figlio, girava tra la gente soprattutto nei mercati, bocciò l’esperimento cinese, che non fece mai presa su Folco, che viveva i cinesi come un popolo triste. Allora la famiglia Terzani si spostò nel 1984 in Giappone, paese del massimo progresso scientifico, ma anche là la depressione sociale era forte.

Terzani Junior racconta inoltre l’esperienza che lui, non cristiano fece al Fianco di Madre Teresa di Calcutta, dei viaggi in Tibet e di come negli ultimi anni di vita del padre, che da quando aveva scoperto di essere malato aveva abbandonato ogni bene materiale e familiare, ha ricostruito il rapporto con lui. Gallea chiede della famosa profezia dell’indovino: Folco risponde che suo padre non ci credeva, ma la aveva usata come spunto per un nuovo stile di vita. Quindi il professore lancia la provocazione se Terzani col suo pacifismo non fosse l’anti-Fallaci. Terzani figlio svicola un po’, racconta di come Tiziano, che aveva visto la guerra nel Viet Nam, che era nato poverissimo, figlio di un comunista e di una cattolica, fosse sempre dalla parte dei deboli e al pacifismo era arrivato con un lungo percorso, però comprendeva come gli oppressi possano reagire col terrorismo.

Folco, che è un conversatore brillantissimo che il folto pubblico (sala San Carlo strapiena) ha apprezzato ha concluso annunciando che non parlerà più del padre, perché i suoi libri bastano a parlare per lui. Sarà vero? Prossimo appuntamento il 28 gennaio alle 21 con Antonio Caprarica, altro brillante giornalista e inviato.