Ilva, Burlando: ridiscutere l’Accordo di programma

L’Accordo di programma per le acciaierie di Cornigliano potrà essere ridiscusso. Lo ha annunciato il presidente della Giunta regionale Claudio Burlando durante l’audizione in IV Commissione attività produttive che si è svolta oggi pomeriggio, dicendo che è arrivato il momento, per tutti i soggetti che hanno firmato l’accordo, di sedersi intorno a un tavolo e fare il punto della situazione.

Da mesi l’Ilva di Cornigliano è oggetto di attenzione da parte della IV Commissione consiliare, che ha già incontrato i sindacati, la direzione aziendale, il Comune di Genova e l’Autorità Portuale. L’obiettivo della Commissione è arrivare a un documento da portare in Consiglio regionale che serva come stimolo a non abbassare la guardia sui punti dell’accordo che ancora non sono stati rispettati, con un occhio di riguardo ai livelli occupazionali all’interno dello stabilimento.

«La Commissione – ha spiegato Sergio Scibilia (Pd), presidente della Commissione – ha operato in modo attivo in questi primi mesi di attività della nuova legislatura. Tutti i soggetti interessati sono stati ascoltati attentamente e questo ha permesso di procedere con un’attività di monitoraggio della situazione dell’Ilva per verificare l’attuazione degli impegni presi nell’Accordo di Programma. Si è trattato non tanto di audizioni formali, ma di un vero e proprio confronto con le parti, anche perché sulle aree di Cornigliano si intrecciano temi cruciali per il futuro della città e dell’intera regione: dalle prospettive sulla produttività industriale (che non è solo Ilva) sino al tema dell’utilizzo delle aree pubbliche disponibili». Scibilia ha concluso: «Si tratta di un lavoro positivo e proficuo, svolto da tutti i gruppi politici, pur nella differenza di opinione, con molto interesse e che servirà a produrre un documento finale, spero condiviso da tutti, che verrà sottoposto al Consiglio».

Raffaella Della Bianca (Pdl), vicepresidente della commissione, ha detto: «Come Regione dobbiamo vigilare sul rispetto dell’Accordo di programma, il cui vero errore è stato quello di accettare di perdere il centro direzionale: il vero cuore dell’azienda non è più in Liguria. Riva ha dichiarato che il mercato dell’acciaio in Europa è in ripresa, ma durante il sopralluogo della IV Commissione, il 30 novembre scorso, era attiva soltanto la terza linea, due linee erano ancora chiuse e la quarta è in via di costruzione da tempo, per cui occorre che la eventuale ripresa del mercato trovi l’azienda e i lavoratori preparati, in grado di rispondere adeguatamente alla domanda». Anche la centrale di approvvigionamento energetico è, secondo la Della Bianca, un punto da tenere monitorato: «L’accordo prevedeva che Riva ne facesse costruire una sulle sue aree, ma i lavori sono fermi, e guarda caso proprio ora la concessione per la centrale Enel in porto sta per scadere. Auspico che la commissione – ha concluso la vicepresidente – sia in grado di produrre un documento di stimolo e soprattutto che i turni di lavoro raggiungano il numero previsto nell’Accordo, passando da 15 a 21, attivando tutte le linee di lavorazione».

Per quanto riguarda le aree, la questione prioritaria, secondo la Della Bianca, è il futuro di Ansaldo Energia: «Da nove anni l’azienda chiede uno sbocco sul mare: non possiamo più aspettare, perché rischiamo di perderla. E se andrà via da Genova, andrà via dalla Liguria. Non possiamo permetterci di perdere un’azienda che è leader nazionale».