Albengavoltapagina: sabato Caprarica ad Albenga

In occasione dell’uscita del suo nuovo libro “C’era una volta in Italia” (Sperling & Kupfer), sabato 29 gennaio all’Auditorium San Carlo di Albenga incontro con Antonio Caprarica, giornalista, scrittore, inviato RAI che sarà ospite della Rassegna “Albengavoltapagina” organizzata da Librarsi in collaborazione con il Comune ingauno (inizio ore 21,00; ingresso libero. Presenta Franco Gallea).

1861: Unità d’Italia. Ma com’era il nostro Paese 150 anni fa? Il nostro inviato speciale Antonio Caprarica si sposta nel tempo e registra, con la consueta vivacità, episodi, personaggi e vicende per comporre un quadro completo e veritiero dei primissimi anni di vita della nostra nazione.

Torino, 18 febbraio 1861. La città piemontese è invasa da una folla variopinta: signori in marsina, militari, giornalisti, curiosi accorsi per assistere al battesimo del Regno d’Italia. Ad applaudire il discorso scritto da Cavour e pronunciato da Vittorio Emanuele II ci sono seicentocinquanta fra deputati e senatori, tra i quali Manzoni, Verdi, d’Azeglio e Garibaldi. Come nasce l’Italia? E qual è il suo volto mentre si affaccia sulla scena della Storia? Spinto da queste curiosità, l’inviato speciale Caprarica si sposta lungo lo stivale: a Napoli, dove Garibaldi ha messo in fuga il re Francesco II e la corte borbonica affonda in un gorgo di complotti; nel Sud del Paese, dove inizia la guerra civile tra i “briganti” e l’esercito dei “galantuomini”; a Roma, dove Pio IX scomunica i “liberali” e ordina incursioni della polizia morale nelle alcove sospette di illeciti carnali. Lungo la strada gli incontri sono tanti: garibaldini fasulli che pretendono la pensione dei combattenti, uomini “di penna e d’azione”che lasciano gli studi per i fucili, principesse che assistono i soldati, statisti, patrioti, traditori, e tanti uomini e donne che stanno diventando italiani senza neppure saperlo.

Antonio Caprarica (Lecce, 1951), è giornalista e scrittore. Dopo la laurea in Filosofia con Lucio Colletti, ha iniziato la carriera giornalista all’Unità ed è stato in seguito condirettore di Paese Sera. Tra il 1988 e il 1993 è stato corrispondente del Tg1 dal Medio Oriente. Dal 1993 al 2006 è stato a capo dell’Ufficio di Corrispondenza della Rai prima a Mosca, poi a Londra e infine a Parigi. Dopo tre anni a Roma come direttore di Radio Uno e dei Giornali Radio Rai , è tornato a dirigere la sede Rai nella sua amata Londra. Con Sperling & Kupfer ha pubblicato Dio ci salvi dagli inglesi…o no!? (2206), Com’ è dolce Parigi…o no!? (2007), Gli italiani la sanno lunga…o no!? (2008), Papaveri & papere (2009), I Granduchi di Soldonia (2009) e il romanzo, scritto con Giorgio Rossi, La ragazza dei passi perduti (1986 e 2006).Vincitore di numerosi premi tra i più prestigiosi (Gaeta per la letteratura di viaggio, Ischia, Fregene, Tigullio, Frajese, Barocco, Val di Sole), collabora con vari quotidiani e periodici.