Comitato Casello Albamare: dopo incidente Kubica ripensare sicurezza delle strade

di Paolo Forzano – Non è per sfruttare l’evento mediatico dell’incidente di Robert Kubica, cui vanno tutti gli auspici di veloce e perfetta guarigione, ma far fare tesoro di quanto questo evento ha messo ancora una volta in luce. Come Comitato Casello Albamare abbiamo più volte fatto rilievi sulla sicurezza delle strade, l’ultimo proprio sui guard rails.

Guard rails troppo alti, la cui maggior altezza non ricambia con maggior sicurezza, ma semplicemente tolgono visibilità, e quindi “sicurezza”. Guard rails alti oltre 50 cm da terra, la cui parte bassa può essere gravemente lesiva per un motociclista che cade. Guard rails, come nel caso di Kubica, che presentano interruzioni pericolose, e quindi diventano “spade pericolosissime”, ed in altri caso hanno un imbocco poco visibile, pericoloso, non smussato adeguatamente. Un guard rail non è, di per sé, una sicurezza, può diventare un grave pericolo. Ma i guard rails non sono il solo pericolo: ci sono i muretti, i pali, la segnaletica verticale, la segnaletica orizzontale. Ultimo, ma sarebbe il caso di mettere in testa alla lista, la cattiva progettazione!

È comprensibile che mettere a posto le tante cose che non vanno, possa essere costoso e difficile da realizzare, ma non è assolutamente comprensibile che nuovi interventi siano assolutamente carenti, o che la segnaletica orizzontale, “le strisce bianche” siano disegnate senza tener in conto la loro funzione di guida e di importanza per la sicurezza. Anche questo tipo di intervento va “progettato” da esperti. Tra le nuove realizzazioni pericolose vorrei ricordare ancora una volta le rotatorie del nuovo tratto di statale “variante di Vispa”, e specialmente la rotatoria sud verso Altare, altamente pericolosa: i pali di acciaio sono stati rasati al suolo già molte volte in poco tempo!

Colpa prevalentemente del cattivo disegno, con un minor contributo anche del guard rail alto che impedisce la vista. Vorrei che queste considerazioni portassero la “sicurezza” ad essere uno dei criteri progettuali importanti. Per la “nostra vita” la “prevenzione” è meglio della “cura” a posteriori! Sindaci, Presidenti di Provincia, Assessori, progettisti considerate la “sicurezza” un bene prezioso da curare, e non una “seccatura” da ottemperare!

* Paolo Forzano – Presidente Comitato Casello Albamare