Albenga, Pamela Siro disperata: mi hanno tolto i figli

di Claudio Almanzi – “Quando si esaminano storie di questo tipo- dice Anna Borello- si fa sempre fatica nell’affrontarle perché ci si confronta con la sofferenza e spesso ci si trova di fronte a vere e proprie tragedie”. Non si sbaglia la responsabile del CEDA ingauno, di Via dei Mille, riferendosi infatti alla triste vicenda dei minorenni tolti alla madre nella causa per l’affidamento dei figli di Pamela Siro, la giovane di Lusignano che è disperata e rivuole avere i suoi bambini.

“Per riaverli sono disposta a tutto- ha scritto ieri in una accorata lettera indirizzata al Tribunale per i Minorenni di Genova- anche a stare in una Comunità per mamme e bambini in difficoltà, con i miei figli. Malika ed Aziz non li ho abbandonati volontariamente, ma mi sono stati tolti ingiustamente. Ho solo avuto la sfortuna di vivere una storia d’amore sfortunata ed un marito che si è cacciato in un mare guai. Io sono una ragazza pulita ed anche i miei genitori si stanno impegnando per aiutarmi”. In effetti i genitori di Pamela, Giuseppe Siro e Vincenzina Rizza, hanno fatto ricorso per ottenere l’affidamento dei minori ai nonni materni e si sono dichiarati disponibili al mantenimento dei due nipoti e della figlia.

Il tribunale per i minorenni di Genova ha affidato attualmente ai Servizi Sociali del Comune di Albenga i due bambini (che hanno rispettivamente 2 e 3 anni) affinché ne individui la migliore collocazione presso idonee famiglie affidatarie, avendo riscontrato che “la coppia genitoriale- si legge in un documento di affido – appare del tutto inadeguata a farsi carico dell’accudimento e delle cure dei bambini”. I due figli le erano stati tolti, alla fine della convivenza con il marito, poi finito in carcere ed alle prese con problemi giudiziari. Pamela, che ha infatti iniziato la pratica per ottenere la separazione dal suo ex marito, ha appena ventidue anni e con l’aiuto dei suoi genitori vorrebbe ora ricostruirsi una esistenza serena. La giovane, in età adolescenziale, aveva avuto piccoli problemi legati all’immaturità ed ha già provato, senza mai ultimarli, ad iniziare alcuni progetti di inserimento in comunità per giovani mamme con figli minori: “Sono incensurata- continua Pamela- ho la fedina penale pulita, non ho problemi né di alcool, né di droga. L’unica mia colpa è forse quella di non essere indipendente economicamente, avendo difficoltà a trovare un lavoro. Ma con la crisi che c’è penso che sia difficile per tutti i giovani. La mia sfortuna è stata quella di essermi innamorata di un uomo che si è rivelato diverso da come si era presentato agli inizi”.

Ad aiutare Pamela è sorto intanto, presso il Ceda ingauno, un piccolo comitato che vuole sostenere la giovane ed i suoi genitori in questo impegnativo percorso di riaffido ai nonni ed alla madre naturale Malika ed Aziz. “Stiamo organizzando- conclude Anna Borello- un pullman di amici e sostenitori che possa accompagnare Malika quando andrà ospite in televisione della Barbara D’Urso, nella trasmissione “ Pomeriggio Cinque” dove potrà raccontare a tutti la sua triste storia. La giovane chiede soltanto di poter recuperare integralmente il suo ruolo genitoriale”.

17 Commenti

  1. Ho letto il commento di Albenganesina per quei pochi minuti che è rimasto online … non ricordo le esatte parole ma in effetti non mi sembrava che insultasse nessuno! Sicuramente sono stati e continuano ad essere pubblicati commenti ben più offensivi di quello! Inoltre il suo commento era conseguente all’augurio (di pessimo gusto) che le è stato fatto dalla sig.ra Pamela Siro di ritrovarsi anche lei privata dei propri figli. La sua riflessione, se ben ricordo, era rivolta al fatto che se il Tribunale dei minori di Genova ha stabilito che “la coppia genitoriale appare del tutto inadeguata a farsi carico dell’accudimento e delle cure dei bambini” vorrà pur dire qualcosa….

  2. ho semplicemente detto la verità senza offendere proprio nessuno, anzi!!! che vergogna!!! W la democrazia!!!!!!!!! W la verità!!!!!!!

  3. @ redazione. come mai avete cancellato il mio commento????

    @ Albenganesina: vìolava le regole dei commenti. Cordialità. Fabrizio Pinna – L’Editore / Direttivo Corsara

  4. Per Albenganesina e alberto calandriello.
    Desidero chiarire che la CEDA, non centra niente con la mia decisione di rivolgermi alla Barbara d’Urso.
    Ritengo di aver subito per anni gravissime ingiustizie ed ho sempre taciuto sperando di poter riabbracciare i figli che mi sono stati strappati. Mi sanno comprendere solo quelli che come me, hanno provato un dolore interiore così forte da potersi paragonare ad una continua lacerazione del proprio cuore, della propria carne!
    Ed è proprio questo che mi è stato fatto togliendomi i figli che sono carne della mia carne, sangue del mio sangue, togliendomi quanto di più amo al mondo, togliendomi la mia ragione di vita.
    Non sono né tossico-dipendente né alcolista e neppure ho la fedina penale macchiata o carichi pendenti, la mia è una sana e stimata famiglia di lavoratori, vivo in una casa grande, decorosa e pulita, sempre pronta ad accogliere con immenso amore i bambini che mi hanno sottratto.
    Il commento di Albenganesina è crudele, atroce, spietato che suona più raccapricciante se espresso da una persona che in quanto donna avrebbe dovuto invece farmi dono della sua vicinanza e comprensione. Provo angoscia, delusione ed amarezza ed è per questo che Albenganesina, ti auguro di passare quello che sto passando io. Forse solo così comprenderesti.
    Vergognati!!!!!!!!!!!!!

  5. Caro Ugo, sei stato molto gentile nel dare tutte le spiegazioni richieste ma non credo che persone che esprimono giudizi feroci nascondendosi dietro uno pseudonimo meritino attenzione.
    Con stima
    Antonino

  6. @ Sig. Ugo, non metto in dubbio che l’iniziativa di partecipare alla trasmissione sia partita dalla ragazza, infatti anche per questa ragione spero che le vengano tolti per sempre i due bambini, una madre come si deve, dotata di un minimo di cervello, si rimbocca le maniche e cerca lavoro, qualsiasi lavoro onesto, non va in una trasmissione aspettando che le cadano dal cielo dei soldi o qualsiasi altro aiuto. Trovo anche di pessimo gusto che esistano trasmissioni pronte a trasmettere le tragedie degli altri allo scopo di fare audience. Non intendevo far intendere che ce l’avessi con lei o con la sua associazione!!!

  7. @jonny si senza dubbio sono il segretario provinciale di Nuova Destra Savonese, il CEDA è comunque un comitato apolitico e vi sono parecchie persone impegnate anche in altri schieramenti.

    @Alberto e @Albenganesina, l’iniziativa di andare alla trasmissione di Barbara D’Urso non è del CEDA ma di Pamela, e se lei lo desidera non vedo nessun problema ad accompagnarla e a sostenerla anche in questa vicenda. Lavoro nella scuola e so bene che questi due bambini andranno seguiti con attenzione sia che vengano adottati, sia che tornino con la madre.

  8. @Alberto, come abbiamo detto entrambi, dobbiamo solo augurarci che i bimbi vado presto in adozione, perchè se no ci ritroveremo con altri 2 bambini con seri problemi a scuola e nella vita!!!! I programmi come quelli della d’urso, dovrebbero essere banditi dalla tv, fanno solo danni!!!

  9. il vostro intervento DOVEROSO sfocia nell’accompagnamento della signora da barbara d’urso? bene, bravi.

  10. mah…scusate x l’info che vi chiedo….il presidente provinciale del CEDA è lo stesso segretario della Nuova Destra Savonese?!?!?!?!?

  11. @richi. A richi, richi e perche’ mi devo vergognare e di cosa , non ho detto forse la verita’. ??Tanto per prima cosa nei forum si deve commentare con motivazioni e non con aggettivi impropri. Tanto ora l’argomento va’ in TV (di berlusconi) e vedrai che qualcosa fa’ il presidente del consiglio- se ne ha tempo – ; vedi allora che ho ragione? Se non vuoi commentare mi fa anche piacere ma allora non scrivere scemenze. Cesare Brambilla

  12. Sono il presidente provinciale del CEDA e Anna mi ha sottoposto il problema di questa ragazza già alcuni giorni fa ed ha il mio pieno appoggio. A chi rilascia certi commenti non posso che ricordare le parole di Anna: “Quando si esaminano storie di questo tipo si fa sempre fatica nell’affrontarle perché ci si confronta con la sofferenza e spesso ci si trova di fronte a vere e proprie tragedie”.
    Il CEDA non ha divulgato assolutamente alcun dato sensibile ha semplicemente ascoltato una mamma in grande difficoltà e ha cercato di darle voce per far conoscere la sua storia e penso che sia stato doveroso.

  13. e questo comitato che non si cura della privacy e pubblica nomi cognomi e dati sensibili delle persone coinvolte in questa dolorosa vicenda (a differenza degli assistenti sociali che con serietà rispettano il segreto d’ufficio) come massima intuizione per aiutare la poverina LA PORTA DA BARBARA D’URSO????
    speriamo che i bambini siano affidati a famiglie idonee, staranno meglio

  14. Io credo che se i Servizi sociali hanno ritenuto opportuno toglierle i figli, abbiano avuto effettivamente ragione. Spero che i figli trovino una vera famiglia che li ami e che gli possa dare tutto quello di cui hanno bisogno insieme a tanta serenità e felicità!

  15. Sostengo la causa di questa povera donna. Ma le do’ un consiglio, perche’ non telefona a B. per farsi raccomandare visto che lo stesso ha affermato che aiuta sempre molte persone??.Cesare Brambilla

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