Liguria Piano casa: aspro confronto in Consiglio; domani la votazione

Si è concluso in Consiglio poco fa il confronto sul disegno di legge “Modifiche alla legge regionale 3 novembre 2009 n. 49 (Misure urgenti per il rilancio dell’attività edilizia e per la riqualificazione del patrimonio urbanistico-edilizio)”, il cosiddetto “Piano casa”. Duro il confronto fra maggioranza ed opposizione. La votazione del provvedimento è prevista per domani mattina. Questi gli ultimi interventi della serata.

Edoardo Rixi (Lega Nord) ha detto: «Il testo definitivo del piano lo abbiamo ricevuto soltanto nella giornata di ieri, perché la maggioranza è stata colpita da una crisi di identità che ha determinato continue modifiche del testo. In questi ultimi mesi abbiamo riscontrato che la maggioranza ha affrontatola questione non da un punto di vista tecnico, ma da un punto di vista politico e così ora ci troviamo ad affrontare un progetto di legge completamente diverso». Ha quindi criticato l’esclusione del settore produttivo e turistico «che – ha detto – avrebbero dato importanti risposte a livello occupazionale. Molto poteva essere messo a norma in un’ottica positiva, di valorizzazione dell’esistente».

Nicolò Scialfa (Idv): «Non siamo il partito della cementificazione. Da dieci mesi l’assessore Fusco gira la Liguria per ascoltare le richieste della gente, del territorio. Invito tutti i giornalisti ad un dibattito pubblico sul piano casa. Come si dimostra questa cementificazione? Vendola in Puglia ha fatto un piano casa a maglie più larghe e non è un cementificatore Vorremmo rispetto per tutti e per le donne forse un po’ di più. Perché lo meritano. Noi politici dobbiamo combattere l’ipocrisia e dare esempi positivi »

Roberto Bagnasco (Pdl): «Questi veleni non potevano e volevano partire dalla minoranza, da parte nostra siamo partiti con grande serenità e forse ingenuità ma in politica a volte occorre anche usare il cuore ed è vero quello che ha detto Scialfa, questa era una legge che non aveva alcunché di cementizio, era una legge che voleva rispondere a precisi impegni elettorali del candidato presidente Burlando, cioè cambiare la legge esistente con aperture non speculative ma di buon senso che interessavano sindaci di centro, di destra e di sinistra, non certo gli speculatori». E ha aggiunto «abbiamo assistito in queste ore, invece, ad un ribaltamento totale secondo logiche di una battaglia interna alla maggioranza senza esclusione di colpi. La speculazione edilizia, quindi, non c’entra nulla, e raccolgo l’invito di Scialfa ad un dibattito che sarebbe positivo per tutti, anche per la minoranza che non vuole passare per quello che non è».

Armando Capurro (Noi per Claudio Burlando): « la legge che approveremo è una legge largamente positiva rispetto alla precedente legge 49, soprattutto per il limite posto alle volumetrie, in caso di demolizione e ricostruzione. Certo si poteva fare anche di più, ma io aspetto la legge generale che abbiamo annunciato e il centro destra non pensi di mettere le mani sugli alberghi, dobbiamo incentivare e non speculare. In realtà il centro destra vuole svincolare gli alberghi per consentire la loro trasformazione in seconde case, noi invece li vogliamo valorizzare». «In ogni caso questa è una legge per piccoli ampliamenti perché per fare grandi interventi ci sono interventi comunali come i piani urbanistici e le varianti».

Alessio Saso (Pdl) : «La legge avrebbe dovuto raggiungere un equilibrio, che tenesse conto della tutela del territorio e mettere in moto l’economia. È stato raggiunto questo obiettivo? Con la fretta usata, possiamo soltanto augurarcelo. Prendiamo atto che almeno in due anni la maggioranza è riuscita a varare una legge almeno chiara nelle definizioni. Se questa legge non dovesse dare i risultati attesi, non ci potranno essere più scusanti al fallimento. Apprezzo comunque il lavoro fatto dall’assessore Fusco ma la coesione della maggioranza oggi può meritare la campana a morto. Al posto della Fusco avrei detto: tenetevi la legge Ruggeri che è stata un flop. È lecito nutrire forti dubbi sui risultati della legge dopo le modifiche imposte dalla sinistra».

Maruska Piredda (Idv) «La legge 49 era molto più permissiva rispetto alla legge che oggi si vuole approvare. Gli emendamenti in commissione sono stati il frutto di una concertazione, di un dibattito sano e indispensabile. Sono arrivati in commissione dopo accordo comune della maggioranza. Faccio invece una riflessione critica sulla conduzione mediatica: l’attacco messo in atto, non rivolto al merito del provvedimento, ma personale nei confronti dell’assessore Fusco, al punto di mettere in atto una discriminazione di genere. Si è colpito sul piano personale. Noi abbiamo un parere favorevole sul provvedimento e ciò che viene proposto è frutto di una discussione e di un lavoro costruttivo di questa maggioranza. Ringrazio anche l’opposizione per il suo contributo. E questo l’esempio migliore della politica che non fa inciuci, ma che lavora con finalità sociale».

Francesco Bruzzone (Lega Nord) ha richiesto per domani, giornata di voto del provvedimento la presenza assoluta del presidente di Burlando. Ha detto: «Non si può proseguire l’esame del provvedimento senza il presidente della Regione».