La “battaglia” dei platani di Albisola

di Paolo Forzano – Albisola Superiore. La battaglia del platano. Sono ormai mesi che giorno dopo giorno leggiamo sempre nuove sui platani di Albisola Superiore, che sono pericolosi, che sono troppo vecchi, che ci cadono intesta, che sono troppo vicini, che producono parassiti e quant’altro. Di tutte queste informazioni solo una vedo importante e pericolosa. Quella che ci cadono in testa. Purtroppo confermata da un incidente, ma fortunatamente con conseguenze minime rispetto a quelle che avrebbe potuto avere.

Sulle altre informazioni c’è da fare qualche considerazione. Intanto non è vero che platani sotto i 100 anni siano vecchi! Ce ne sono tranquillamente vecchi di alcune centinaia di anni. Nell’Isola di Kos, in Grecia, vive un platano orientale di 2300 anni. È vero che la peluria delle foglie in primavera e all’inizio dell’estate può causare irritazioni alle vie respiratorie e agli occhi. Ma è anche vero che la manutenzione di questi platani è stata storicamente trascurata. La loro radici “asfaltate”. Il taglio effettuato con tecniche da disboscatore: lasciamo crescere le piante senza criterio, e poi via, una bella tagliata. Sinceramente basta andare a Nizza od a Cannes, od in altre cittadine francesi e si vede ben altra cura! Ma anche Canelli in Piemonte.

Tornando ad Albisola, io ritengo che l’aver tagliato quei 6 unici platani in corso Ferrari lato nord e lato Sansobbia, è stata un’opera meritoria, che io ho sempre auspicato. Strada troppo stretta e critica. Forse, per la stessa ragione, converrebbe anche tagliare quelli dell’altra parte della strada. Quel tratto di strada è ancora troppo stretto e critico. Mentre invece per corso Mazzini e corso Ferrari tra via Balbi e Vigo ho delle perplessità. Se tagliamo questi platani e piantiamo altre essenze, quando riavremo un viale decoroso, che d’estate ci dia un po’ di refrigerio?

Albisola Capo è molto “scarna” di parchi e di passeggiate, se non in percorsi urbani. C’è solo la passeggiata a mare, peraltro con pochi alberi, ed esposta al vento. D’estate è un forno. Non vorrei poi che col taglio dei platani anche queste due arterie diventassero dei forni. Prima di “tagliare” valuterei attentamente i risultati di “una buona cura e manutenzione” in confronto ad un nuovo impianto e quando questo potrà dare paragonabili benefici rispetto alla situazione odierna. Perché avere per anni “pianticelle” al posto di un viale è una prospettiva poco allettante da tenere bene in conto.

* Paolo Forzano – presidente Comitato Casello Albamare