Al S. Corona di Pietra nuovo litotritore per la cura dei calcoli

[fp] – Presentato ufficialmente oggi il nuovo litotritore a onde d’urto del S. Corona di Pietra Ligure. Acquistato grazie al contributo della Fondazione De Mari, l’apparecchiatura di ultima generazione, permetterà di curare con risultati ancora più soddisfacenti i calcoli renali o ureterali. Il Centro Litotrissia del nosocomio pietrese, diretto da anni dal Dott. Corrado Pezzica, attuale Primario facente funzioni dell’Urologia, esegue ogni anno circa 320 trattamenti, raggiungendo il livello dei migliori centri italiani.

«Il nuovo litotritore – spiega il Dott. Pezzica (nella foto) – ci permetterà di migliorare ancora i risultati ottenuti sino ad oggi sia in termini quantitativi che qualitativi. Questo macchinario permette una più rapida e migliore frammentazione del calcolo con la innovativa tecnologia elettroconduttiva. In altri termini, ci consentirà di curare un maggior numero di pazienti con trattamenti più efficaci, sicuri e meno invasivi. Il contributo della Fondazione De Mari, da sempre sensibile alle necessità dei cittadini del Savonese, soprattutto in ambito sanitario, è stato quanto mai prezioso per il nostro Centro».

«La Fondazione da anni assiste l’ASL e impegna risorse importanti per la sanità. Questo fa parte del nostro dovere», ha ricordato l’avvocato Roberto Romani, -Presidente Fondazione De Mari: «Siamo consapevoli che la ricchezza della Fondazione nasce dalla collettività e alla collettività deve tornare. Tale convinzione vale ancora di più in questo momento di difficoltà generale».

** LITOTRITORE: Come è costituito, come funziona – I litotritori sono costituiti fondamentalmente da quattro parti: 1) Generatore di onde d’urto dove viene prodotta l’onda che andrà a frammentare il calcolo, con un sistema che può essere di tipo elettroidraulico, elettromagnetico, piezoelettrico e, più recentemente, elettroconduttivo Attraverso un 2) dispositivo di focalizzazione (elissoide), le onde d’urto prodotte vengono dirette verso il punto focale (il calcolo), passando attraverso un 3) sistema di accoppiamento acustico che serve a trasmettere, con la minima dispersione possibile, l’onda d’urto generata al di fuori, nel corpo del paziente (la famosa “vasca” dei litotritori di prima generazione, sostituita successivamente da un cuscinetto contenente acqua). 4) Sistema di localizzazione del calcolo che può essere fluoroscopico e/o ecografico. L’onda d’urto si propaga attraverso i tessuti molli e i liquidi corporei con minima attenuazione. grazie alle simili densità. Una volta raggiunto il limite di sostanze con differente densità (calcolo) si generano stress compressivi che superano le resistenze elastiche dell’oggetto a densità maggiore provocando una prima frammentazione sulla superficie anteriore e una seconda sulla superficie posteriore dove parte dell’energia viene riflessa; tale processo, ripetuto più volte, riduce il calcolo in frammenti.