In Seminario un patrimonio librario di rilievo

di Claudio Almanzi – Il seminario vescovile di Albenga non è soltanto un luogo di riflessione e preghiera, ma il punto di riferimento centrale per numerose iniziative culturali: conferenze, incontri, assemblee, raduni di enti e movimenti cattolici, della scuola di musica sacra, della scuola per Diaconi e Seminaristi, di quella di Teologia, e vi è anche una notevole biblioteca. Quest’ultima si trova nei locali attigui alla Chiesa. Vi sono conservati oltre 50 mila volumi, quasi tutti frutto delle numerose donazioni che nel corso degli anni, a partire dal XVIesimo secolo, l’hanno arricchita e le hanno conferito la sua originalità: quella di essere una biblioteca a vocazione fondamentalmente teologica, ma dove è possibile reperire testi che abbracciano, in maniera diversa, i vari campi del sapere dalla filosofia alla storia, dalla sociologia alla letteratura.

“Recentemente – dice Valeria Mirano, che ne è la responsabile- abbiamo ultimato la catalogazione di alcune migliaia di volumi, provenienti da un importante lascito. Ora la biblioteca presenta anche una interessante Sezione Ligure, dove sono documentati i vari aspetti della cultura della nostra regione: la storia, l’arte e la storia della chiesa”. La Biblioteca del Seminario racchiude vere e proprie chicche: come il Vangelo in cinese scritto nel Settecento da un frate andorese che lo compilò appositamente per favorire la diffusione del Cristianesimo in Cina da parte dei suoi confratelli, preziose Cinquecentine, o rari volumi di epoca rinascimentale.

L’elemento che caratterizza maggiormente la biblioteca del Seminario è il suo ricchissimo “Fondo Antico”, un vero patrimonio culturale che spazia dal XV al XIX secolo e che documenta la ricca ed antica storia della nostra Diocesi. “I circa dodicimila volumi che costituiscono questo fondo – dice ancora la Moirano- permettono al visitatore di fare un percorso nella storia del libro, nel fondamentale passaggio dalla forma manoscritta a quella a stampa. Per questo è stato istituito un apposito Laboratorio didattico per le scuole, ed è meta di numerose visite guidate. Molto frequentata da studiosi, ricercatori e laureandi, da alcuni anni ospita incontri e conferenze che, pur nella diversità dei temi e nella multiforme tipologia, intendono valorizzare e promuovere la conoscenza della biblioteca come luogo di trasmissione della cultura”. Quest’anno, in particolare, la biblioteca ha posto in atto attività che hanno come tema comune il Medio Evo: il laboratorio didattico proposto alle scuole è un percorso che, partendo dal fondamentale lavoro di trasmissione del sapere operato dagli amanuensi, giunge a considerare la felice intuizione di Gutenberg e quindi la nascita della stampa nel mondo occidentale. Il ciclo di incontri serali prende spunto dal titolo di un libro di Régine Pernoud, “Luce del Medioevo”.

L’epoca medievale è vista come il momento in cui la storia si è sviluppata avendo come punto di riferimento il Cristianesimo, un’epoca che, con le sue contraddizioni e tensioni, ha saputo costruire le cattedrali e guidare gli uomini verso il loro autentico destino. La biblioteca è aperta al pubblico nei giorni di martedì e giovedì (dalle 9 alle 15) ed offre i servizi di consultazione e di prestito.