Sul mensile Archeo il patrimonio archeologico del Finalese

Il mensile Archeo ha dedicato un servizio di 12 pagine al patrimonio archeologico del Finalese e al Museo archeologico del Finale. Il servizio si intitola “Una storia affacciata sul mare” e ripercorre le millenarie vicende del territorio, emerso più di sette milioni di anni fa e cosparso di grotte carsiche che diventarono ideali rifugi per l’uomo preistorico, dalle origini al tardo medioevo.

Il Finalese è oggi al centro di indagini e nuove scoperte, in particolare riguardo la Caverna delle Arene Candide, dove, nel maggio 1942, fu ritrovata la sepoltura del “Giovane Principe”, datata a circa 24 mila anni fa.

Il servizio pubblicato da Archeo è stato realizzato da Andrea De Pascale, curatore del Museo Archeologico del Finale, con i contributi di Francesca Bulgarelli, Angiolo Del Lucchese, Alessandra Frondoni e Roberto Maggi (Soprintendenza per i beni Archeologici della Liguria) e di Daniele Arobba e Giovanni Murialdo (Museo Archeologico del Finale – Istituto Internazionale di Studi Liguri, sezione Finalese). La rivista ha pubblicato anche un’intervista a Filippo Maria Gambari, già Soprintendente per i Beni Archeologici della Liguria, passato recentemente alla guida della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, sui progetti per la valorizzazione del patrimonio archeologico locale.

Il Museo Archeologico, creato nel 1931, si trova nel complesso monumentale di Santa Caterina, attorno a due splendidi chiostri quattrocenteschi, nel centro storico di Finale Ligure Borgo ed ospita importanti collezioni di preistoria e archeologia, frutto di oltre cento anni di ricerche condotte nei numerosi siti del territorio. Di proprietà del Comune di Finale Ligure, è inserito nella rete dei musei della Regione Liguria e della Provincia di Savona ed è gestito dalla Sezione Finalese dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri.