Da Andora la ricetta salvaturismo

Parte da Andora la ricetta “salvaturismo”. Il Comune governato dal sindaco Franco Floris per favorire il rilancio del settore turistico ricettivo e non incidere sulle spese correnti sostenute dalle strutture alberghiere ha bloccato l’Ici al 5 per mille risultando uno dei Comuni turistici dove l’incidenza del costo dell’imposta comunale sugli immobili è contenuta. Lo dice uno studio che l’Unione Provinciale degli Albergatori di Savona (UPASV) ha commissionato al DISA dell’Università degli Studi di Genova con lo scopo di quantificare l’impatto del turismo alberghiero sull’economia locale.

Una tassa quella dell’imoposta sugli immobili che riguarda 13 alberghi per un totale di 694 posti letto e 5 Rta per un totale di 214 posti letto. L’Ici non è l’unica voce che incide in maniera inferiore sulle tasche degli albergatori. Ad Andora anche la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, abbreviata in TARSU, prevista dal DL 507/1993, viene applicata con “moderazione”. Dopo innumerevoli sentenze e disposizioni è stato stabilito recentemente che la volontà del legislatore sia stata quella di configurare una piena equiparazione tra le civili abitazioni e le attività alberghiere, ai fini della tassazione in esame. E così per quanto riguarda Andora la Tarsu è 1,9 €/mq.

“Da quando sono sindaco di Andora-spiega Franco Floris-ho sempre cercato di alleggerire le spese dei cittadini e quindi delle categorie a cominciare proprio dalle imprese che lavorano nel turismo, una voce importante per l’economia locale e provinciale. Per l’ennesima volta un ente terzo dimostra una gestione oculata e attenta delle risorse finanziarie mettendo in evidenza come il Comune di Andora ha tenuto bassa la pressione fiscale”. Un dato su tutti su quanto possa pesare il comparto turistico sulla cittadina andorese. Nel 2009 le presenze turistiche sono state di tutto rispetto: 115.626 sono stati gli italiani che hanno soggiornato in quell’anno, 41.716 gli stranieri.

“Sono numeri importanti-dice a questo proposito Floris-che fanno capire che il comparto turistico rappresenta anche per una cittadina come la nostra un settore che va tutelato in ogni modo. E’ giusto quindi che il Comune debba studiare un sistema di contenimento delle spese per una categoria che con le sue attività, tra l’altro, ha interessanti ricadute anche per altre imprese commerciali della cittadina. I tagli alla spesa pubblica e le manovre finanziarie certamente fanno stringere la cinghia alle amministrazioni comunali che talvolta sono costrette a fare i salti mortali per far quadrare i bilanci, ma – assicura Floris – fino a quando sarà questa amministrazione a governare Andora per gli albergatori e per tutti i cittadini la pressione fiscale non subirà variazioni importanti visto anche che abbiamo appena approvato un bilancio che mantiene “bloccate” ogni tipo di aumento sulle tariffe. Anzi, sono stati implementati tutti i capitoli di assistenza. Inoltre l’addizionale Irpef nel nostro Comune non è mai stata applicata e il mantenimento dei parcheggi sono liberi e non a pagamento. Altro particolare che va tenuto in considerazione”.