Liguria accoglienza profughi: affollato vertice Rambaudi-Vesco con Province e Comuni

Immigrati, la parola definitiva adesso passa al governo. Domani, a Roma, le regioni si confronteranno, in attesa di conoscere tutti i dettagli dell’operazione- accoglienza delle popolazione del Nord Africa.

In Liguria, al termine oggi dell’incontro degli assessori alle Politiche Sociali e all’Immigrazione Lorena Rambaudi e Enrico Vesco, le quattro Province e i 24 comuni con oltre i diecimila abitanti, chiamati a raccolta a Genova da Upi e Anci, il percorso è avviato. Anche se restano ancora molte incognite.

“Dal governo occorre conoscere con precisione i numeri, lo status delle persone e le modalità di arrivo, le procedure amministrative da adottare e come verrà garantita la copertura dei costi. Ma il metodo è condiviso, il clima è positivo e c’è volontà di collaborazione. La Regione Liguria sottolinea, come al momento, non siano stati individuati possibili siti, né siano emersi ipotesi dal confronto con i comuni, Genova compresa.

In quattro successive riunioni territoriali, nei prossimi giorni, definiremo a livello operativo i siti e le disponibilità. Cercando di evitare, nei limiti del possibile,i grossi raggruppamenti e le tendopoli”, afferma la Rambaudi. “Ci adegueremo a quello che il governo ci chiederà, non c’è in atto una gara a chi arriva prima”, puntualizza Vesco.

1 Commento

  1. Leggo sul Secolo di oggi che il sindaco Rosalia Guarnieri ha dichiarato:
    ” Albenga non ospiterà nessun clandestino nelle caserme dismesse.
    Rifiuterò anche se me lo chiederà il ministro Maroni in persona”.
    Bene.
    Oltre a non essere una buona italiana, vista la sua assenza strategica alle celebrazioni del 150°, ora dimostra di non essere neppure una buona siciliana. Il trasferimento dei profughi nelle varie regioni, infatti, oltre ad essere una esigenza logistica IMPROROGABILE alleggerirebbe la situazione insostenibile in cui si trovano ormai da giorni e giorni i cittadini di Lampedusa. La disponibilità di tutti a questo punto dovrebbe essere un OBBLIGO MORALE…anche per coloro che non fanno certo del principio dell’accoglienza la loro bandiera.
    Peccato! Ancora una buona occasione persa per dimostrare che questa città non è governata da xenofobi razzisti e che, nell’emergenza, sa anche dimostrarsi solidale.
    Come sarà che non me ne stupisco AFFATTO ????

I commenti sono bloccati.