Festa dell’Inquietudine: i progetti per le scuole

La Festa dell’Inquietudine si svolgerà il 27, 28 e 29 maggio a Finalborgo e mentre gli organizzatori stanno mettendo a punto il programma, gli Istituti scolastici di Finale Ligure stanno già da due mesi lavorando a Inquietamente, sezione della Festa pensata per la realizzazione di progetti innovativi per le imprese, le scuole e i giovani.

Quest’anno i progetti di lavoro e di approfondimento proposti sono coerenti con il filo conduttore della quarta edizione: Inquietudine e Futuro.

Le scuole coinvolte sono le medie Aycardi-Ghiglieri, il Liceo Issel e l’Istituto secondario superiore, che comprende l’Ipsia Leonardo Da Vinci e l’Alberghiero Migliorini.

Dice l’assessore alle politiche giovanili e alla pubblica istruzione del Comune di Finale Ligure, Nicola Viassolo: “La Festa presenta quest’anno importanti aspetti didattici. Siamo lieti di collaborare con le scuole cittadine nell’offrire agli studenti un’ulteriore occasione formativa”.

Gli allievi della classe 3^ F della scuola secondaria di primo grado Aycardi-Ghiglieri stanno lavorando, coordinati da Dario Caruso, ad un progetto che si intitola “Il futuro è nostro”. Fra il 27 e il 29 maggio proporranno letture, dialoghi e riflessioni musicali sul tema del futuro con un occhio rivolto, però, al passato.

Gli studenti della 3^ C del Liceo Issel hanno rielaborato, in ottica europea-italiana, alcune idee che possono fare la differenza per le persone e per i paesi nel secondo decennio del 21esimo secolo.

Dice a proposito della collaborazione con la Festa dell’Inquietudine il dirigente scolastico delle Aycardi–Ghiglieri e dell’Issel, Pierluigi Ferro: “Abbiamo aderito con piacere a questa proposta. Gli argomenti sono di grande interesse per i ragazzi, che stanno lavorando ai progetti con motivazione sia alle medie sia al Liceo, seguendo le proposte degli insegnanti e preparandosi all’impegno che dovranno sostenere a maggio”.

Le classi quarte del corso di ristorazione dell’Alberghiero Migliorini presenteranno i risultati di una ricerca sul tema “Panorama Alimentare 2020”. Spiega l’insegnante che coordina il progetto, Eliana Massone: “Saranno esaminati i veloci cambiamenti che sta subendo la rete alimentare globale e cercati nuovi modi di pensare in merito a produzione, distribuzione, marchi, vendita, consumo e smaltimento dei prodotti alimentari. È un’attività affine alla tipologia del corso di studi che i nostri alunni seguono e che consentirà loro di approfondire in modo interdisciplinare temi trattati durante il percorso scolastico, consoliderà l’autonomia dei rispettivi metodi di lavoro e offrirà l’opportunità di gettare lo sguardo su quello che sarà il confine della loro futura attività professionale”.

Sui cambiamenti della rete alimentare globale si terrà il 7 aprile alle ore 11, nell’Aula Magna del Liceo Issel, quale evento di collegamento fra la terza e la quarta edizione della Festa dell’Inquietudine, un incontro con Maura Franchi, docente di Sociologia dei Consumi e Neuromarketing all’Università di Parma.

Maura Franchi studia i comportamenti di consumo, preferenze e strategie di scelta, rivisitando le categorie socioeconomiche alla luce delle neuroscienze. Attualmente si interessa dei network sociali e della loro influenza sulle preferenze individuali. Tra le ultime pubblicazioni: Scelte economiche e neuroscienze. Razionalità, emozioni, relazioni (Carocci, 2009); Il cibo flessibile. Nuovi comportamenti di consumo (Carocci, 2009); Raccontare il consumo. Strumenti per l’analisi (Franco Angeli, 2008); Il senso del consumo (Bruno Mondadori, 2007); Mobili alla meta. I giovani tra università e lavoro (Donzelli, 2005).

Infine, la classe 5^ Grafici dell’Istituto professionale per l’industria e l’artigianato Leonardo Da Vinci, che sta realizzando i materiali per la mostra fotografica “Regaliamo una piazza al futuro”, che ha come soggetto piazza Vittorio Emanuele II a Finalmarina.

Dice l’insegnante responsabile del progetto, Fulvio Rosso: “La classe ha usato per le riprese, eseguite in bianco e nero, un apparecchio fotografico di grande formato, a corpi mobili. E’ un apparecchio caratterizzato da un’estrema nitidezza delle immagini prodotte e da un modus operandi non particolarmente rapido. Ci costringe quindi ad un tipo di ripresa fotografica “lenta” , che è quella più congeniale per l’indagine che si è tentata della piazza Vittorio Emanuele II. Uno sguardo lento, che scorre senza fretta sulle architetture che delimitano lo spazio-piazza, ci costringe a vedere e a cercare di capire. Non è casuale la scelta di questo soggetto. Da sempre luogo di incontro, di scambio di cose e conoscenze, “luogo di sguardi”, la piazza vive costantemente il proprio tempo. Il nostro progetto intende semplicemente fermare un tempo per regalarlo ad un futuro osservatore, senza false nostalgie, perché non possiamo considerarci padroni di quello che ci circonda, ma solo custodi per le generazioni che verranno”.

La Festa dell’Inquietudine è organizzata dal Circolo degli Inquieti di Savona in collaborazione con il Comune di Finale Ligure, la Provincia di Savona, la Regione Liguria e la Fondazione De Mari.