Vinitaly: produttori liguri contro alcol Zero alla guida

Viaggia attorno alle quattromila degustazioni al giorno,il trend degli assaggi nello stand della Regione Liguria serviti dai sommelliers regionali a Vinitaly 2011 aperta a VeronaFiere. Lunedì, giorno di chiusura, si stima saranno stati ventimila gli estimatori delle produzioni Doc e Igt del territorio

“Conti alla mano, con 66 produttori, 120 etichette e 1500 bottiglie negli scaffali dello stand i numeri sono questi e sono numeri importanti, tenuto conto che soprattutto nei primi due giorni di Vinitaly hanno riguardato importatori stranieri, imprenditori, commercianti, espositori e non il grande pubblico in arrivo nel week end”, spiega Alberto Rognoni, direttore dell’Enoteca Pubblica Regionale della Liguria e della Lunigiana di Castelnuovo Magra che, come ogni anno, gestisce il padiglione di Unoincamere e Regione Liguria a Vinitaly.

Sulle preferenze, i sommelliers non hanno dubbi: Rossese di Dolceacqua e Cinque Terre sono in testa, ma mantengono una posizione di assoluto spicco Vermentino e Pigato.

In mattinata, Rognoni, rispondendo alle domande dei giornalisti, insieme con i produttori liguri presenti, ha fatto un appello alle istituzioni contro una possibile applicazione della legge “zero-alcol per chi guida” che il governo vorrebbe introdurre.

“Così si criminalizza tutta la produzione vinicola- afferma Giobatta Vio, di Albenga-, chi eccede è giusto che venga punito, ma due bicchieri di vino a pasto crediamo si possano bere con tranquillità, la stragrande maggioranza degli incidenti è causata da altri motivi”.

“Mai sentito di una strage del sabato sera compiuta da chi appena uscito dal ristorante, se mai i problemi sono dei superalcolici e delle droghe”, tuona Gianni Arlotti, produttore di Dolceacqua.