Locci in mostra al Castello di Rivara con Ciam Martelli e Gandus

di Claudio Almanzi – Ci sarà una nutrita delegazione finalese e calicese di amici ed appassionati di Bruno Locci domenica (alle ore 12) al Castello di Rivara per l’inaugurazione della grande mostra “Conosciuti/sconosciuti”. Dopo la tappa nella vetrina romana di Franz Paludetto, la rassegna infatti apre la stagione espositiva 2011 nello stupendo Castello di Rivara. Saranno infatti riunite nel celebre castello medievale, sede del Museo d’Arte Italiana 1985-2011, le quattro personali (Ciam, Locci, Martelli e Gandus) degli artisti che negli anni Settanta hanno dedicato parte significativa della propria produzione alla fotografia.

La mostra dedicata a Giorgio Ciam (Pont–Saint-Martin 1941 – Torino 1996) ideata da Paludetto è del 1973, quando già l’artista operava sistematicamente le radicali adulterazioni ed i diversi rimaneggiamenti della propria immagine che informano il dissolvimento somatico degli Uomini Neri, con operazioni di occultamento che nel nascondere sempre palesano l’identità.

Il centro nodale della mostra di Plinio Martelli (Torino 1945) “Tatuaggi”, del 1974 è il corpo umano, con le sue manipolazioni, gli eventuali interventi operati, con forti connotati, poi rivisitati nell’estetica neo-barocca maturata dall’artista nell’ultimo decennio. La mostra di Bruno Locci (Cagliari 1937 – Savona 2010), che presenta fotografie dei decenni precedenti, guarda in maniera diretta alla socialità, interrogando con grande raffinatezza gli assennati svaghi domestici piccolo-borghesi in “Potreste venire domenica pomeriggio a prendere un bicchierino da noi”. Infine la mostra dedicata a Roberto Gandus (Torino 1941) propone “Tra virgolette”, passeggiata fotografica compiuta nel 1975 nella galleria torinese di Paludetto, con 24 scatti che incarnano una quarta opzione di ricerca sulle variabili dell’identità umana: dopo il corpo, proprio o altrui, e la società, la riflessione incontra lo spazio.

“Si tratta – dice lo stesso Paludetto- di quattro interessanti vie di sperimentazione delle potenzialità comunicative del linguaggio fotografico, lucidi pensieri visivi su una stagione culturale in rapida evoluzione, che nei decenni a seguire hanno oscillato sui crinali della notorietà”. Le mostre resteranno aperte, fino al 31 luglio, presso il Centro d’Arte Contemporanea al Castello di Rivara, con il seguente orario: il venerdì dalle ore 14 alle18; il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. Negli altri giorni visite su prenotazione tel. / fax 0124 31122, oppure info@castellodirivara.it e www.castellodirivara.it.