Morte endouterina: migliorare il servizio di prevenzione

In seguito al lancio ufficiale del giorno 14 aprile 2011 a Londra sul tema della morte endouterina, riproposta venerdì 15 aprile, presso l’azienda Ospedaliera Universitaria Careggi(AOUC) di Firenze dall’Associazione CiaoLapo Onlus e promossa dalla rivista scientifica internazionale “The Lancet” in collaborazione con “Save the Children” e dall’agenzia Hoffman&Hoffman di New York si è tenuta oggi presso il Comune di Savona una conferenza per approfondire l’argomento dopo gli ultimi tragici episodi avvenuti all’ Osp. SanPaolo di Savona.

Presenti in sala rappresentanti delle istituzioni locali e del Terzo Settore.

Sono intervenuti:la Dott. Claudia Ravaldi Presidente dell’Associazione “CiaoLapo ONLUS” Psichiatra e Psicoterapeuta-Cognitivo Comportamentale,Fondatore Centro Studi matermundi, il Prof Camandona, Primario di Ginecologia ed Ostetricia dell’Osp. Galliera di Genova, la Dott.ssa Paleari referente per l’ Associazione CiaoLapo in Liguria , la dott.ssa Brunetti di Campirio e Mangini , l’Ass. Sorgini del Comune di Savona, la dott.ssa Muggia esperta in tanatologia autrice di libri . Assente dell’ultimo momento per impegni urgenti imprevisti l’Ass. regionale Rambaudi che ha sottolineato il suo supporto per l’iniziativa a cui teneva partecipare così come l’ass. Santi della Provincia di Savona.

I dati scientifici sono stati redatti da un Comitato guida composto da 7 autori, 69 ricercatori da 18 diversi paesi, oltre 50 organizzazioni partecipanti, finanziato da tutti i partner e in particolare dalla Bill & Melinda Gates Foundation. Tra le organizzazioni del comitato vi è CiaoLapo Onlus, unica realtà italiana che ha partecipato a queste ricerche, nonché l’unico membro dell’International Stillbirth Alliance (ISA) federazione internazionale per la morte endouterina che ha coordinato la serie di articoli.

Dai dati analizzati l’Italia ha un alta incidenza di casi di morte endouterina. Dai dati nazionali pervenuti la Regione Toscana è risultata essere la prima regione (e per ora l’unica) ad adottare un azioni di ricerca, prevenzione e assistenza pre e post gravidanza (con e senza MIF) e grazie a ciò è risultata l’unica regione dove è diminuito in maniera rilevante l’incidenza della morte endouterina.

Il Prof. Camandona sottolinea che i risultati della Regione Toscana sono stati ottenuti grazie alla collaborazione del Careggi- Meyer e della Facoltà di Medicina dell’Università di Firenze nell’adottare azioni di prevenzione e anamnesi nelle fasi di pre-gravidanza e nel monitoraggio della gravidanza. I risultati positivi sono frutto di continua analisi e ricerca dei motivi delle morti endouterine e contribuiscono al miglioramento dell’assistenza medica riducendo la spesa sanitaria” Lo stesso Prof. Camandona non ha nascosto la sua delusione e preoccupazione per la mancanza di un protocollo comune per tutti i presidi medici ospedalieri della regione e dell’assenza di coordinamento e scambio di informazione in merito alla ricerca e prassi con le altre regioni italiane. Queste mancanze diventano ostacolo ad un miglioramento dei risultati su scala nazionale, da qui l’invito alle istituzioni a investire maggiormente in ricerca e servizio sanitario atto proprio a favorire una migliore crescita demografica con minore spesa sanitaria. Rivolgendosi all’Assessore Sorgini ha proposto un maggiore impegno tra operatori sanitari ed istituzioni per una codificazione dei protocolli sanitari atti a migliorare il servizio di prevenzione e di monitoraggio della fasi di gravidanza in un modello unico e valido per tutti i presidi medici della regione.

La Dott.ssa Ravaldi ha concluso la presentazione dei dati Lancet dimostrando come in tutto il mondo la morte endouterina sia un argomento rilevante per tutte le politiche demografiche e di sostegno sociale e come il fenomeno sia diffuso tanto nei paesi in via di sviluppo quanto in quelli già sviluppati. Il paese europeo preso come modello di riferimento è la Norvegia dove i dati dimostrano una continua decrescita delle morti endouterina grazie ad un continuo investimento in ricerca e protocolli sanitari efficaci per consentire una migliore crescita demografica. Ancor di più ha evidenziato la necessità di una politica di collaborazione efficiente non solo tra paesi che collaborano con la I.S.A. ma anche e soprattutto tra le strutture sanitarie ed universitarie del nostro paese con maggiore aiuto da parte di Istituzioni e Media per una migliore diffusione ed informazione pubblica, ricordando che i genitori sono egualmente utenti della sanità.

L’Assessore comunale Sorgini ha dichiarato pieno appoggio alle richieste pervenute in sala, impegnandosi a portare avanti tale richiesta sia in sede istituzionale locale se verrà riconfermata nelle prossime elezioni comunali. L’assessore ha ribadito quanto sia utile e vantaggioso per le istituzioni costruire una programmazione di iniziative a supporto sociale ed assistenziale per il cittadino attraverso un coordimaneto più efficace con le associazioni. Ribandendo che il rapporto con associazioni di volontariato e di categoria diventa per l’istituzione uno strumento per ottimizzare le risorse e ridurre i costi della spesa pubblica sanitaria e sociale. Rispondendo alla richiesta di maggiore intervento istituzionale per consentire un più facile accesso alle associazioni di supporto a bambini ed adolescenti all’interno delle scuole pubbliche pervenuta dalla dott.ssa Murgia, l’assessore Sorgini ha mostrato interesse affinché si possa tradurre concretamente ed in tempi brevi l’inserimento di questo servizio all’interno del progetto già varato con le scuole del savonese.

La dott.ssa Brunetti di Campirio e Mangini ha evidenziato la necessità di una riforma normativa sulle sepolture che consenta a tutte le madri e coppie di genitori di dare dignità alla morte del loro bambino con la possibilità di poter celebrare il rito funebre a qualsiasi età gestazionale. Anche a tale sollecitazione l’assessore Sorgini ha dato il suo assenso, confermando che tale azione puramente di ordine amministrativo la si può sicuramente portare avanti attraverso un tavolo di lavoro con l’amministrazione stessa e i rappresentanti di categoria (quali Campirio e Mangini) ed i supporto anche delle associazioni che come CiaoLapo e AMA.Li possono contribuire ad un miglioramento normativo delle attuali leggi sulle sepolture.

Prossimamente l’associazione CiaoLapo onlus continuerà la sua opera di diffusione dei dati Lancet e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni con diversi incontri e conferenze ed iniziative in tutto il territorio nazionale.