Enpa: non spostare i nidi, i gabbiani sono innocui

Un “pullo” (nidiaceo) di gabbiano, caduto da un tetto di Alassio è finito, passando dentro il pluviale di scarico del palazzo, direttamente nel tombino del sottostante marciapiede. È accaduto nella centrale via Dante, dove la titolare dell’Hotel San Marco, Antonella P., uditi i pigolii terrorizzati del piccolo (per ora) volatile, non ha esitato ad aprire il tombino, non senza fatica e con qualche colpo di piccone,  per salvarlo; è poi stato preso in consegna dai volontari della Protezione Animali; dopo le cure e il necessario accrescimento verrà liberato nella zona di provenienza.

Nell’albenganese si trova una consistente popolazione di gabbiani, la cui crescita nidificazione è cominciata quest’anno in anticipo; l’ENPA ricorda che è vietato distruggere o spostare i nidi di qualsiasi volatile e invita i turisti a condividere gli spazi con questi animali per il breve periodo della nidificazione; basterà attendere qualche settimana e genitori e piccoli voleranno via. Sottolinea che i gabbiani non feriscono mai le persone, anche se i loro voli minacciosi, accompagnati da strida, possono intimorire chi non li conosce; essi infatti, solo per difendere nido e piccoli, fanno la cosiddetta “parata” attorno all’intruso, assolutamente innocua, fuggendo al semplice agitare delle braccia verso l’alto. In caso di “invasione” dei terrazzi e dei tetti pedonabili, l’associazione consiglia di creare una paratia attorno al nido, con un vecchio mobile, un paravento inutilizzato o scatoloni di cartone sufficientemente alti, in modo da impedire la reciproca vista.