Il Comune di Savona e il Comitato cittadino della Resistenza aderiscono alla grande manifestazione nazionale del 2 giugno a Milano, indetta per la Repubblica e la Costituzione. Nella riunione odierna a Palazzo Civico, alla presenza del Sindaco Federico Berruti e dei rappresentanti delle associazioni aderenti al Comitato, sono stati definiti i dettagli della partecipazione alla manifestazione, alla quale l’Amministrazione Comunale aveva già aderito nei giorni scorsi e alla quale sarà rappresentata dal consigliere Jorg Costantino.
L’iniziativa è promossa a livello nazionale da Acli, Anpi Nazionale, ARCI, Associazione Adesso Basta, Associazione Culturale Punto Rosso, Casa della Carità, Casa della Cultura, CGIL, Il Popolo Viola Milano, Libera. Associazione, nomi e numeri contro le mafie, Libertà e Giustizia. Come riporta l’appello dei promotori,
“già lo scorso anno a Milano, era stato festeggiato il 2 giugno con una grande manifestazione che affermava il legame indissolubile fra la Repubblica e la Costituzione, riconoscendo le loro comuni radici nella Resistenza, quale moto popolare di donne e di uomini che ha liberato il Paese dall’occupazione tedesca, dalla dittatura fascista e riunificato l’Italia. La guerra di Liberazione e poi la proclamazione della Repubblica pongono un suggello al Risorgimento ed a una rinnovata unificazione del Paese, facendo riconoscere gli Italiani, non più e non solo in confini geografici, ma in valori e precetti comuni: quelli della Carta Costituzionale!
La Costituzione è base della nostra libertà e del nostro vivere civile In essa sono scolpiti i pilastri della nostra democrazia:
i diritti umani e sociali, la partecipazione della cittadinanza alla
vita sociale e politica;
– la passione egualitaria, cioè la passione verso i diritti di
cittadinanza, egualmente riconosciuti a tutti. A partire dal diritto
al lavoro e alla formazione, eliminando gli impedimenti e gli
ostacoli e creando le condizioni al suo esercizio effettivo;
– l’autonomia e la separazione dei poteri (legislativo, esecutivo,
giudiziario), compreso quello dell’informazione; e la loro
indipendenza, la loro laicità e l’equilibrio tra di essi.
La Costituzione è come un albero, radicato nella terra in cui nasce e cresce. Si può potarlo o innestarlo, ma non si può sradicarlo dalla sua terra, senza farlo morire. Oggi questi pilastri e questi principi sono a rischio. E dunque la stessa democrazia può entrare in crisi e correre rischi di svuotamento e di involuzione. Gli attacchi del Governo e della sua maggioranza parlamentare alla Costituzione e alle Istituzioni di garanzia, finiscono per delegittimare le regole fondamentali su cui si basa la civile convivenza e sulle quali si può costruire, per i giovani, una vita serena e dignitosa ed una speranza per il futuro. Noi non possiamo più tollerare gli insulti alla Corte Costituzionale ed alla Magistratura, le surrettizie proposte di modifica all’articolo 1 della Costituzione, così come quella di abolire il divieto di ricostituzione del
Partito Fascista. Non casuali, crediamo altresì, sono i tentativi tardivi del Governo di artificiose
modifiche di legge sui temi posti all’attenzione della popolazione dai prossimi referendum su Acqua, Nucleare e legittimo impedimento; questi escamotage legislativi tendono esclusivamente a vanificare il diritto al voto delle elettrici e degli elettori. Noi non ci rassegniamo!
Per questi motivi chiediamo ancora una volta a tutti coloro che si riconoscono nei principi fondamentali della carta costituzionale e nei suoi fini, di dare luogo il prossimo 2 Giugno a Milano a una grande manifestazione contro ogni tentativo di modificare i principi fondamentali della Costituzione e il significato storico e sociale della proclamazione della Repubblica”.