Albenga: cittadini protestano in piazza della stazione

di Claudio Almanzi – C’è un comune che sembra andare proprio controcorrente, rispetto alle tematiche ecologiche e circa la politica del rispetto dell’ambiente: è quello di Albenga, dove è stata dichiarata guerra aperta alle biciclette. In pochi mesi è stata cancellata la pista ciclabile, in alcuni tratti dei viali principali cittadini, sono stati operati veri e propri “blitz” contro le due ruote di residenti e pendolari, soprattutto nella piazza della stazione ferroviaria, dove ieri sono addirittura intervenuti tre carri attrezzi per rimuovere le auto che impedivano ai mezzi della nettezza urbana di completare adeguatamente la pulizia della piazza: “È assurdo- dice Lorena Casu, del Dlf – invece di pensare a pulire bene la piazza sembra che l’unico scopo sia quello di rimuovere le automobili in sosta vietata”.

Dello stesso parere sono anche i tassisti: “È certamente giusto multare chi lascia l’auto in divieto nei giorni di pulizia della piazza- aggiunge Andrea Lupi, portavoce dei tassisti ingauni- ma più importante è che la piazza sia pulita, perché la stazione ferroviaria è il biglietto da visita di una città”.

La convinzione dei residenti è che più che mirare alla pulizia si abbia lo scopo di fare cassa: “Utilizzare tre mezzi per portare via le auto – dicono al Dopolavoro ferroviario- quando gli spazzini hanno in dotazione un utile attrezzo che riesce a spostare le carte e le foglie da sotto le auto, ci sembra uno spiegamento di forze eccessivo. Oltre tutto questa mattina ci sembra che la maggior parte della sporcizia sia finita poi nella rientranza prospiciente il Dlf”. Ma le lamentele non sono finite: “Quando piove- dice Antonia Amucano- i tombini si tappano ed in certi punti della piazza si allaga tutto”.

“È assurdo- dice Rosa Daros- in un momento come questo, nel quale il problema principale per tutti, è il risparmio energetico e non si fa altro che parlare di incentivo al trasporto pulito, invece di premiare chi cerca di usare la bicicletta al posto dell’auto, si penalizzano coloro che hanno scelto di fare il tragitto da casa alla stazione in bici, anziché in auto”.

A difesa dell’amministrazione comunale va detto che sono state dislocate, in varie parti della città, numerose rastrelliere per biciclette, ma ciò sembra troppo poco in una cittadina estremamente adatta alla bicicletta.

“È vero- conclude Roberto Ragni- si parla tanto di risparmio energetico, ma poi si fa poco per incentivare l’uso della bicicletta. Più volte c’è stata la rimozione delle bici: è giusto che ci sia più ordine e sicurezza, ma che senso ha portare via qualche bicicletta, mentre ci sono ben altri problemi più gravi da risolvere. Pensavano che fossero degli extracomunitari, invece erano di tanti residenti che si sono risentiti ”.

2 Commenti

  1. ………Albenga sta andando indietro come i gamberi……….e non solo sulle piste ciclabili……..

  2. e nella zona di pontelungo piazza nenni, via napoli, via esperanto, e via balletti dove sono state poste le rastelliere per le biciclette ???. Solito discorso ambiguo, in quella zona zona sono state tolte perfino le panchine…pensate voi ma le strisce e gli scivoli personali al dentista araldico sono bene in vista, oltre che essere spostata la pensilina– ora rattoppata attorno al palo della luce –perche non desse fastidio al dentista ma che vergogna. E albenga ha votato una simile amministrazione comunale…Amministratori che pensano per se altro che ai cittadini pagatori. L’ufficio stampa del comune che legge questo perche’ non risponde ?? saluti da Cesare Brambilla operaio edile trasfertista proveniente da Bergamo Alta.

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