“Se il sindaco di Albenga, Guarnieri, ci aiuta a sollecitare la ristrutturazione del centro delle Rapalline sul suo territorio, per cui abbiamo chiesto i finanziamenti al Governo e alla protezione civile nazionale, siamo disponibili a collocare gli immigrati altrove e rivedere la scelta, al momento obbligata, dell’ex ospedale di Albenga”.
Lo ha detto questa mattina l’assessore regionale alle politiche sociali e coordinatrice del piano profughi, Lorena Rambaudi, a margine del consiglio regionale, rispondendo così alla diffida lanciata dal sindaco di Albenga alla Regione contro l’utilizzo dell’ex ospedale di Albenga per ospitare una quarantina di immigrati provenienti dal centro di accoglienza di Ventimiglia chiuso ieri.
“La città di Albenga – spiega l’assessore Rambaudi – ci aveva proposto due siti, uno in località Rapalline che era stato preso in considerazione dalla Giunta, ma che necessitava di una ristrutturazione e sul quale il dipartimento di protezione civile nazionale non ci ha ancora dato una risposta e un magazzino privato ritenuto non idoneo ai criteri di abitabilità dalla Protezione civile e inoltre alcuni posti nei campeggi che non rispondono alle soluzioni definitive di accoglienza di secondo livello necessarie in questa fase”. “Le soluzioni proposte – continua Rambaudi – sono state ritenute non idonee. Al contrario abbiamo ricevuto una proposta da un privato che ha nella sua disponibilità il bene immobile dell’ex ospedale di Albenga, che non richiede allestimenti o ristrutturazioni e la protezione civile regionale ha ritenuto che fosse la soluzione più confacente, vista la possibilità di ospitare al suo interno circa 40 persone e in presenza di una situazione di emergenza con meno posti a disposizione di quelli necessari”.
italiani brava gente si diceva anni addietro, ad oggi ritengo che noi italiani siamo diventati i più calabraghe del mondo, grazie anche ad una classe politica (sia da sinistra sia da destra sia dal centro) che pensa solo ad avere incollata al proprio deretano una poltrona, svendendo la nostra povera italia a nordafricani, popoli dell’est europa a cinesi etc etc.
sino a 20 anni fa pochi si preoccupavano a girare di notte, chi abitava in periferia, magari in campagna, non chiudeva nemmeno la macchina a chiave, addirittura nemmeno la porta di casa
oggi siamo blindati in appartamenti con inferriate, antifurti, cani da guardia, terrorizzati se mai dovessimo fare una stradina buia
è questa l’italia che vogliamo?
sento spesso parlare di cultura multiraziale, di società multiraziale, scusate ma a cosa serve?? una volta sentivi parlare in veneto e sapevi di essere in veneto, sentivi parlare in siciliano ed eri quasi sicuro di essere in sicilia, sentivi parlare toscano eri in toscana, stiamo perdendo tutto quanto. con la mescolanza del tutto si perdono le proprie origini, si perdono i valori si perde l’ITALIA
con questo non voglio far passare il concetto che tutto quello che è “diverso” da “noi” non va bene, ma solamente che la conservazione del nostro essere italiani sta svanendo
poi nn lamentiamoci se si perdono le elezioni….. parlo da Leghista, Albenga è già satura di extracomunitatri.. e negli ultimi tempi detto da molti sta peggiorando.. mò anke i profughi..!!
ma perche’ non si ospitano per esempio nella sede della ortofrutticola di via dalmazia ormai in disuso e in via di chiusura, il posto e’ decentrato e dotandola con adeguati letti della protezione civile di bertolaso ecco che si arriva allo scopo specifico. quando si devono fare sacrifici si devono fare tutti. oppure perche’ non ospitarli in case private specie degli assessori che si sono sempre battuti per la salvaguardia della vita umana…vedi l’araldo ciancherotti.
Bene dall’oggi al domani ci troveremo nel cuore di Albenga un bel gruppo di profughi!!! Grazie Burlando!!! p.s. La proposta è del privato che ha nelle sue disponibilità questo bene, come detto dall’assessore, e se non vado errato il vecchio ospedale è della Geo?!?