Ad Albenga assemblea dei produttori florovivaistici

I produttori florovivaistici della provincia sono chiamati a raccolta lunedì 13 giugno alle 20.30 nella sala riunioni della cooperativa L’Ortofrutticola di Albenga dalla Confederazione Italiana Agricoltori di Savona, per avviare un confronto all’interno dell’associazione teso a capire la reale situazione del settore partendo dalle valutazioni complessive sulla stagione primaverile appena conclusa, scambiare informazioni utili per cercare delle possibili soluzioni migliorative e aumentare la collaborazione tra le aziende.

“Le complessità del nostro lavoro sono in continuo aumento e rendono sempre più difficile la conduzione delle nostre aziende e sempre più risicati i nostri margini di guadagno e il nostro reddito – dichiara il presidente provinciale Aldo Alberto -. Oltre alla situazione climatica sempre più indecifrabile dobbiamo combattere con l’aumento costante delle materie prime e con una crisi che in particolare per il mercato italiano è sempre più tangibile. Se a questo aggiungiamo tutti i limiti e le difficoltà del “Sistema Albenga” e tutti i molteplici balzelli a cui siamo sottoposti il quadro è completo”.

Nel panorama nazionale, nel 2010, il valore aggiunto del settore agricolo è cresciuto dell’1 per cento, ma senza un nuovo progetto, nel triennio 2011-2013, ben 250 mila imprese rischiano di chiudere. Negli ultimi tre anni sono stati tolti al mondo agricolo 1,5 miliardi di euro di fondi e così oltre 2 milioni di ettari di terreni sono in pericolo. Ma non solo. Si potrebbero verificare un “taglio” deciso all’occupazione e pesanti conseguenze anche del “Made in Italy” ed è per questo che durante la quinta conferenza economica svoltasi a Lecce, la CIA ha lanciato un grido di allarme.

I motivi di questo possibile scenario sono noti: costi produttivi sempre più pesanti; oneri contributivi e burocratici opprimenti; redditi falcidiati; prezzi sui campi non remunerativi; mancanza di una politica adeguata nei confronti del settore che allontana in maniera inesorabile lo sviluppo; scarsissima attenzione da parte del governo; pochi e fragili sostegni pubblici; un’agguerrita competitività a livello internazionale.

Una situazione che diventa ancor più critica in una realtà come quella albenganese, savonese e ligure, la cui agricoltura è particolarmente legata a produzioni florovivaistiche di pregio in serra, quelle che più di altre risentono dell’impennata dei prezzi del gasolio, combustibile che in Liguria, a differenza di quanto accade in altre regioni, non trova valide alternative per la notevole distanza dai gasdotti.

Ecco perché la Cia savonese, come quella nazionale, vede con grande interesse gli Stati generali dell’agricoltura annunciati dal ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Francesco Saverio Romano per il prossimo mese di novembre a Cremona. Chiedendo al commissario all’Agricoltura dell’Unione Europea Dacian Ciolos più risorse al nostro Paese nella Pac, Romano ha evidenziato l’importanza di misure efficaci per salvare le aziende agricole, afflitte da percentuali di indebitamento che le stanno costringendo alla progressiva chiusura. Secondo il ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, inoltre, per uscire da questa profonda crisi, è necessario un gioco di squadra nazionale caratterizzato da una nuova politica agricola. Così, per contenere i prezzi delle materie prime che stanno mettendo in ginocchio molte aziende, il presidente della Commissione Agricoltura della Camera Paolo Russo, chiedendo l’appoggio al ministro Romano, ha già annunciato che lunedì 13 giugno chiederà un provvedimento per riportare il gasolio agricolo ad accise zero.

“La conferenza economica ha segnato una tappa importante nell’azione sviluppata dalla Confederazione, tesa a sensibilizzare l’attenzione nei confronti dell’agricoltura italiana e di tutti quei temi che riguardano il contesto europeo ed internazionale – conclude Alberto -. Un’azione, attraverso la quale costruire un progetto nuovo per il nostro mondo agricolo, rilanciando con efficacia lo sviluppo e la competitività delle imprese agricole ed il ruolo sempre più centrale dei produttori. Ecco perché l’assemblea di lunedì prossimo sarà il primo passo per avviare questo progetto in grado di garantire un’agricoltura migliore”.