Danni e stanziamenti per maltempo in Liguria: il punto in consiglio regionale

[aggiornamento]: Nella seduta consigliare di oggi, è stato approvato formalmente all’unanimità il disegno di legge “Interventi urgenti conseguenti agli eccezionali eventi metereologici verificatisi nei mesi di dicembre 2009 e gennaio 2010”, in relazione ai quali è stato dichiarato lo stato di emergenza.

In base alla legge, la Regione istituisce un Fondo presso la Filse Spa con una dotazione di quattro milioni e seicentomila euro di euro per ripristinare l’operatività delle imprese danneggiate. Gli interventi riguardano investimenti volti a favorire le condizioni di continuità o di ripresa delle attività economiche, realizzati dalle piccole e medie imprese industriali, artigiane, di servizi, commerciali e turistiche aventi unità locali colpite dagli eventi atmosferici. Alle imprese viene concessa un’agevolazione sotto forma di contributo a fondo perduto e prestito rimborsabile a tasso agevolato. Le agevolazioni non sono cumulabili con i benefici derivanti da garanzie assicurative. Per la realizzazione degli interventi la Regione si avvale della Filse e delle Camere di commercio.

– Doppia interrogazione ieri in Consiglio regionale da parte di Ezio Chiesa (Partito Democratico) e Alessio Saso (Alleanza Nazionale) sui danni da maltempo e mareggiate in Liguria a dicembre e gennaio. Chiesa ha chiesto alla Giunta quali interventi siano stati disposti, quali risposte abbia dato il Governo in merito alla richiesta dello stato di emergenza e quante risorse abbia stanziato per i danni alle strutture pubbliche e private. “A dicembre 2009 e a gennaio 2010 – ha sottolineato Chiesa – la Liguria è stata colpita da violente mareggiate che hanno interessato quasi tutto il litorale ligure. Questi eventi hanno causato danni e distruzioni su una miriade di infrastrutture e attrezzature costiere, porti commerciali e turistici, alle strutture di difesa della costa, alle passeggiate a mare, ai depuratori e alle condotte a mare, alle strutture produttive, commerciali e turistiche, ai privati. E anche in questo caso la Giunta regionale ha prontamente richiesto al Governo lo stato di emergenza e ha stanziato immediatamente delle risorse”.

Saso ha invece focalizzato l’attenzione sulla situazione verificatasi nel Ponente ligure, dove l’agricoltura e in particolare l’olivicoltura hanno subito molti danni. “Si sperava in una produzione di ottima qualità e considerevole: purtroppo non sarà così”, ha detto il consigliere che ha anche espresso critiche all’attuazione, a suo avviso molto macchinosa, del piano Piano di Sviluppo rurale.

Per la Giunta ha risposto a entrambe le interrogazioni l’assessore all’Agricoltura, Giancarlo Cassini: “Per quanto riguarda le due ondate di maltempo di dicembre e gennaio, è stato richiesto lo stato di emergenza che lo scorso 13 gennaio è stato concesso soltanto a tre Regioni: la Liguria, l’Emilia e la Toscana. Lo stato di calamità riguarda i danni pubblici e quelli a privati nell’intera regione. Ora siamo in fase di censimento dei danni provocati dal maltempo. La quantificazione sarà alta. Le risorse messe in campo dal governo, secondo una bozza di ordinanza che abbiamo ricevuto, ammontano a circa venti milioni di euro da ripartire fra le tre Regioni, dedotti i fondi che il Dipartimento terrà, a livello nazionale per interventi a privati. E questa voce può arrivare al sessanta per cento. In questo caso resterebbero solo otto milioni da ripartire fra tre Regioni. Abbiamo chiesto al Dipartimento di intervenire nei confronti delle imprese private con fondi aggiuntivi, non intaccando i venti milioni messi in campo”.

“Per quanto riguarda il fiume Magra abbiamo chiesto che il capo nazionale del Dipartimento della protezione civile organizzi il risanamento del bacino del fiume attraverso un commissario ad acta” ha precisato Cassini che poi alle rimostranze di Saso in merito alla gestione “macchinosa” del piano di Sviluppo rurale ha ribattuto: “Dei pagamenti effettuati a livello nazionale da Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) il sessanta per cento riguarda la Liguria»” Ha quindi chiarito che, per quanto riguarda le gravi conseguenze subite dal comparto agricolo, a causa del maltempo e delle gelate, sarà assai difficile riuscire a rimborsare, con fondi dell’emergenza, i danni subiti dagli ulivi, classificati come “assicurabili”. Per ottenere i rimborsi è necessario dimostrare che una percentuale di almeno il trenta per cento di prodotto vendibile è stato danneggiato.

Chiesa ha sottolineato che le riposte finora date dal Governo a suo avviso sono insufficienti e che è quindi necessario chiedere ulteriori stanziamenti. Secondo Saso, invece, si sta assistendo ad uno scaricabarile da parte della Regione nei confronti del Governo.