Il balletto su tasse alla Houdini e le magie del Governo

di Mary Caridi – Notizie che si accavallano. Notizie che si contraddicono, dichiarazioni e smentite sulla costruzione della  manovra finanziaria che , nelle intenzioni del governo, dovrebbe mettere in sicurezza il nostro paese dal rischio default.

Un incubo che ci toglie il sonno, mentre per i politici nostrani è diventata l’occasione per mostrare la loro incapacità di far fronte con serietà  al problema che si è abbattuto sulle nostre teste e che spaventa le tasche degli italiani.  Un generale e  profondo senso di  incertezza, la confusione, ci ricordano l’assenza di una leadership e di una classe dirigente seria che sappia assumersi con la necessaria credibilità  la responsabilità non solo di parlare chiaro agli italiani, ma  di decidere  una buona volta per tutte la terapia e la cura contro il rischio fallimento del Paese Italia.

Le notizie dei telegiornali, dei media, descrivono con accurati particolari le tasse che saremo costretti a pagare, tasse che oggi sembrano certe e che il giorno dopo spariscono,  sull’onda della pressione di questa o quella categoria o lobby. Il momento della verità per un leader e per un governo è quello nel quale si prendono decisioni serie e questo teatrino della politica, questo spettacolo da varietà, sta assumendo i toni della farsa. Oggi paghi tu, anzi no. E si ricomincia con la girandola di nuove dichiarazioni, nuove smentite,. con la conseguenza che ognuno di noi non capisce più se ci stanno prendendo per i fondelli.  Sono saltati i punti di riferimento, mentre  pare che la barca sia priva di comandante e nessuno stia governando il Paese. Nelle nostre mentisi affaccia l’amletico dubbio:  cosa li paghiamo a fare se sono inconcludenti, pasticcioni, indecisi, se creano il panico e poi ti vengono pure a dire che ” siamo soddisfatti, la manovra è equa”. Equa per chi? Non abbiamo ancora capito cosa e chi deve pagare, quanto si deve pagare, e soprattutto se saremo TUTTI a pagare o , come sempre accade in questo paese, siano alla fine solo i soliti noti. Ci stanno stressando per farci saltare i nervi?

Non rinunciano ai loro privilegi, e non sono neppure capaci di fare quello per cui li paghiamo. Da un giorno all’altro siamo passati dal paese dei miracoli al paese che ha la febbre e che si deve curare, ma il medico per la cura è in stato confusionale. Se davanti ad una polmonite che potrebbe uccidermi il medico mi  dicesse oggi,  che devo prendere della penicillina, e domani,  che devo cambiare e andare a cure di antibiotici, cosa farei? Penserei che siccome non voglio crepare  per colpa  di un incompetente, in gran fretta correrei a cambiare medico. Ecco, il medico  Silvio  onestamente non mi rassicura, mi diverte, potrebbe tirarmi anche su il morale con le sue barzellette, ma con la paura della fine anticipata, beh io preferirei un medico, magari burbero, magari antipatico, ma competente, serio e soprattutto che dopo avermi detto la verità, si dia da fare anche con cure da cavallo per farmi guarire.

* A modo mio: la rubrica Corsara di Mary Caridi