NON NEL MIO GIARDINO

di Sandra Berriolo – Questo il detto (credo inglese) per significare: volete fare belinate, anche contro l’ambiente? Fate pure, purché non nel mio giardino, cioè non danneggi me. Ovvero: la petroliera ha smarrito nel lontano Oceano qualche litro di sostanza tossica? Chisseneimporta, non è il mio mare e continuo a prendere il sole.

Ma questa volta è successo nel mio giardino. E sono anni che succede nel mio giardino. Ovvero nella mia città. Quella città famosa per le sue primizie dolci e pregiate, cresciute però coi fitofarmaci. E l’avanzo dei fitofarmaci è sempre finito nei canali e poi nelle falde acquifere. Ma che mi importa: io compro l’acqua minerale e abito da un’altra parte. E quando la legge anni fa ha ristretto l’uso dei fitofarmaci, ci siamo tutti adeguati andandoli a comprare in Francia. Abbiamo fatto i corsi per imparare il comportamento consono ad evitare danni a persone e verdure dei vicini; ma se fa vento ed è il giorno che a noi viene bene spargerli, chissenefrega. Il vicino aspetterà a mangiare la sua insalata!

E se ci conviene pagare poco la manovalanza, non importa che non sia preparata professionalmente e moralmente. Se ti bruciano un piccolo rimasuglio di “veleno” (in gergo si chiama così) non è colpa tua. Peccato che se sei stato assessore all’agricoltura, con particolare attenzione “ai rii e fossati” come diceva il mandato, e dirigente di una associazione di agricoltori, la tua responsabilità è soprattutto morale ed educativa. Per carità, diamo a tutti il beneficio di inventario e la possibilità di sbagliare. Ma da anni la responsabilità morale e sociale degli agricoltori ingauni lascia a desiderare. Ve lo dice chi ci appartiene!

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo

17 Commenti

  1. @Marti74,è il sogno di ogni genitore avere un figlio/a,che prosegue i loro sforzi e sacrifici,quindi complimenti,ma porre attenzione a cio che si usa è morale ed altruista,pensando che noi ed i nostri figli possano in qualche modo avere danni alla salute,ne ho visti parecchi amici e non, mancare prematuramente per l’abuso di prodotti chimici,porre sensibilità e attenzione ed un uso misurato di tali prodotti,mi sembra doveroso ed opportuno,non credi??Per l’estero parlo dell’Europa,vi è molta attenzione,ma ovviamente i furbetti, gli inconsapevoli,vi sono ovunque,problema che i furbetti fan del male a se stessi ed agli altri ,ti porto un esempio di inconsapevolezza,un giorno andai ad acquistare un prodotto antizanzare,chi mi ha venduto tale prodotto non mi ha minimamente messo in allarme degli effetti che potevano causare,invece di darmi una blanda spiegazione di come si usasse,ho per lo meno raccomandandosi all’uso di una mascherina adeguata,magari vendendomela ,bene il risultato che mi venne il fuoco di Sant’Antonio,ovvero abbassamento delle difese immunitarie chiamato Erpes Zoster,se il commesso fosse sensibilizzato a certi fattori UMANI,probabile che avrei indossato ed acquistato la mascherina.;) Ciao fortunatissima !!

  2. @Roonf – Pirates sono fortunatissima perchè il mio papino tiene l’orto, ma ho tutta l’intenzione di proseguire l’attività in prima persona 🙂
    prendo per buona la tua spiegazione, ma non sono così sicura che all’estero sono più diligenti di noi, secondo me se ne fregano…

  3. @marti74,ovviamente,forse perchè se ne abusava,forse all’estero vi è maggior controllo,forse vi è la galera,per chi intossica il prossimo,alcuni buon agricoltori ancora oggi raccolgono i loro prodotti il giorno dopo che hanno vaporizzato antiscrittogramici,insetticida,ecc.ecc.,pensa a chi li assume ingerendo tale cibo,per ciò e meglio lavare bene frutta e verdura,giusto sarebbe etichettare con il numero del lotto,per risalire alla provenienza,come la stragrande maggioranza dei prodotti alimentari,oggi in commercio,cosa che si stà vagliando alla comunità EU. 😉

  4. Il fatto è chiaro lo ha appena ribadito @Carlo Alberto,non vi sono controlli,da parte degli organi competenti,nonostante l’alta presenza di personale,i fatti vengono a galla solo quando succede un patatrac,ma quanti incidenti forse sono successi e nessuno ne ha fatto trapelare nulla,vista forse l’omertà che esiste fra di loro agricoltori,e forse agricoli e politica??Molte volte un dottore di origini toscane,ha dichiarato che i rii sono infestati da agenti chimici,ma mai nessuna denuncia,neppure da parte sua se non nel mediatico,finche vi sarà poco controllo ed omertà,le cose vanno in questo modo,finchè non vi sarà un qualche drammatico episodio,tenuto conto che zone in cui si produceva Eternit,i danni si sono visti dopo cinquant’anni,ma il peggio è la totale indifferenza che vi è, della assoluta mancanza di rispetto dei nostri ed i loro figli che ci vivono,ma il danaro viene sempre prima di tutto,anche della propia vita,d’altronde vediamo il comportamento che tengono verso i loro stessi “dipendenti” ,per quanto mi riguarda personalmente la frutta e la verdura aquistata dall’agricoltore,viene lavata con amuchina o cotta a vapore a 130gradi onde evitare varie possibili problematiche.

  5. Buona sera Non è questione di prodotti a km.0. Cosa pensate che gli agricoltori albenganesi facciano i miracoli? Anche loro si adeguano, e se alcuni prodotti sono fuori legge, si fà in fretta il primo trasporto per l’Olanda o la Francia ed è fatta. Sicuramente non lo metteranno nell’armadietto dei prodotti chimici con le schede di sicurezza a disposizione dell’ASL. Poi per quanto è il bilogico fa ridere che un terreno venga coltivato tradizionalmente con irrogazione di sostanze varie e in quello accanto, appunto per la tipicità dei terreni albenganesi, appena diviso da un “beo” ci siano prodotti biologici venduti tra l’altro a prezzo maggiorato. Non entro nel commento del personale utilizzato, tra l’altro così in qualche occasione sfruttato in quanto non vi sono controlli. Poi ogni tanto succede il fattaccio ed ecco tutti a parlare. Ciclicamente queste cose succedono ma solo poche volte e solo in rare occasioni come questa viene a galla. Forse qualcuno si ricorda ancora dei carciofi fatti sequestrare dall’allora Pretore Maffeo di Albenga………era tanti anni fà. Un saluto

  6. @Sandra:….beh!!…sono sicuro che sarebbe stato pungente ……e lo avrei letto volentieri…tconsolati…non mancherà l’ occasione se tanto mi da tanto…..

  7. @Infingardo: veramente mi stava scappando di tastiera un commento sulla beneficenza che fa il sig. Silvio da Arcore (non diciamo il cognome perchè lui non vuol far sapere che la fa) ma è mancata la luce per il temporale ed ecco qui…
    dai…scherzo!

  8. Brava Sandra,articolo coraggioso,di tutto rispetto,era tempo che volevo leggere un tale articolo,mirato ad uno dei tanti problemi Ingauni,ma mai nessuno prendeva il coraggio a due mani,in questo caso con penna,se si intervista gastroenterologhi,otorini,scoprirà,che ad Albenga in passato e non solo,morivano molte persone per cancro e tumori allo stomaco ,problemi di riniti laringiti acute,dovute a fattori chimici che svolazzano nell’aria e sedimenti nelle nostre acque,in oltre sottolineare la manovalanza a basso costo,è un dato di fatto,non si tratta di moralismo,ma di attenzione alla persona di qualunque etnia sia ,alcuni titolari di aziende non si preoccupano minimamente di come sono messi i propi “dipendenti”,se hanno una casa,famiglia,ed il necessario per vivere, per costoro basta spendere poco,condivido in pieno cio che ha scritto Sandra,questo è il giornalismo che mi aspettavo,BRAVA !!!

  9. …Gentilissima Sandra confesso che oggi mi aspettavo un articolo alla “Corsara” su cio’ che è accaduto a Roma: il vile e barbaro danneggiamento di alcune opere d’arte da parte di un pazzo!!
    Ammetto che sono rimasto sconcertato dai filmati trasmessi dalle TV: il demente spaccava le opere d’arte…e nessuno lo fermava…..anzi….c’e stata una gara ad allontanarsi di corsa come le 3 scimmiette (nonvedo,nonsento,nonparlo)
    Se lo spaccato quotidiano del coraggio e senso di responsabilità italiano è questo….possiamo anche smettere di credere in qualcosa di piu’ luminoso…perchè siamo nelle tenebre!!!!!

  10. Sandra mi sa che qua, oltre a sbagliare mira, hai completamente fatto CILECCA!!!!!! Il mio commento era un riferimento al fatto che QUA, da Noi, esistono leggi molto severe (il fatto che bruciando un qualche cosa di pericoloso sia stato oggetto di indagine la dice già lunga). Ho inserito che altrove non vi sono questi controlli per far un po capire che qui da Noi i divieti sono molti!!! Cosa altro hai visto nel mio commento????????? Mentalità MAFIOSA?????????????? Scusa ma ieri sera devi aver mangiato davvero pesante!!! Si parla di libera espressione di pensiero ma ogni volta che qualcuno dice o la pensa diversamente da chi fa gli articoli (non è questo il caso) ecco che appaiono contro batutte dure e mirate a “spaventare” il commentatore. Io non mi spavento di sicuro, anche se il mio nick risulta una espressione di chi rimane esterefatto “GULP”!!!

  11. per tutti: flavio lo conosco e mi sta pure simpatico; è un lavoratore. Non ho puntato il dito su di lui, ma ho approfittato di quel che è successo per titar fuori un argomento che in un altro momento sarebbe stato accolto con ancor meno interesse.

  12. la legge sarà pure severa ma qui si è sempre trasgredito. e l’atteggiamento di gulp mi lascia intendere appunto che…beh che importa? tanto lo fanno tutti! E’ proprio sicuro che il km 0 sia sempre sicuro dal punto di vista sanitario? Non ho scritto per dire di comprare i prodotti esteri (se uno non vuol capire non capisce) ma per dichiarare proprio questa mentalità “mafiosa” che lei stesso mi pare dimostri. Per migliorare sempre di più…non solo per criticare. Se si insabbia sempre tutto, non si parla, parla, parla o scrive, scrive non cambierà mai la coscienza sociale dei produttori.

  13. Si parla, si parla, si parla, anzi, si scrive, si scrive……….. alle volte senza troppa lucidità e trasparenza, solo perche nel “nostro giardino” vediamo quello che succede senza sapere quello che accade nel giardino del vicino. E’ successo quello che è successo, oramai lo si sa e come diceva qui sopra Infingardo, poteva capitare a chiunque però………. be si c’è un però…. in Italia abbiamo una legge assai severa, probabilmente una delle più severe in fatto di utilizzabilità dei fittofarmaci, ma sappiamo quello che mangiamo? Sappiamo da dove arriva quello che ci viene venduto nei supermercati, nei negozi, dagli ambulanti?? I prodotti di importazione sappiamo come vengono coltivati e “irrirati” di fittofarmaci, vietati in Italia? come può sopravvivere l’agricoltura Italiana se qua da noi vengono vietati molti prodotti mentre all’estero fanno quello che vogliono? Bella l’agricoltura bio ma, dalle produzioni limitare da molti fattori (se si fa correttamente). Facile sparare, più difficile è mirare giusto!! Dimenticavo, i prodotti che compriamo, spesso quelli importati hanno un bell’aspetto, un buon profumo (non sempre) ma completamente privi di gusto. Vogliamo mangiare bene? Cerchiamo prodotti a km 0.

  14. Negli anni ’60, la “rivoluzione verde” voluta dalla FAO e dagli USA favorì l’agricoltura intensiva, con un massiccio ricorso alla chimica, la meccanizzazione e l’introduzione di sementi ibride.
    La promessa era la sconfitta della fame nel mondo. Ben lungi dal mantenerla, la “rivoluzione verde” ha accresciuto la dipendenza economica del sud del mondo rispetto al nord e gli squilibri internazionali. Ciò si è realizzato anche attraverso la concentrazione del mercato globale della produzione alimentare nelle mani di un gruppo sempre più ristretto di multinazionali che, in nome del profitto, non si fanno scrupoli nello sfruttamento dei lavoratori e nell’uso di prodotti dannosi per la salute e l’ambiente.
    Sul piano ambientale le conseguenze si sono rivelate nefaste e lampanti: dall’impoverimento dei suoli alla perdita di biodiversità, dall’inquinamento idrico alla diffusione di numerose patologie legate all’alimentazione…..
    Per quanto riguarda il caso specifico dell’imprudente contadino ingauno..non ne farei una questione morale: è successo a “illo”..ma poteva succedere a chiunque…solo che “illo” fa piu’ scalpore…..ma è la mentalità in generale che è da rivedere e…..risistemare!!

  15. Ora senza puntare il dito o fare del qualunquismo l’articolo è pungente ma piuttosto attendibile. Non tiene in considerazione un’altro enorme problema che in questa piccola comunità nessuno vuole evidenziare per non farsi danno…. Un grande disordine urbanistico!!!!! Villaggi turistici in mezzo alle aziende, aziende in mezzo a zone urbanizzate, finte case rurali seminate come coriandoli in mezzo alle campagne, attività artigianali e commerciali di natura non agricola in zone agricole… Ricordo a tutti che bruciare sterpaglie o scarti vegetali agricoli a non meno di 100 mt da abitazioni non è illegale…. Ma sfido a trovare aziende lontane 100 mt in linea d’aria da abitazioni…. La convivenza ogni tanto finisce a gomitate, specialmente quando si commettono leggerezze ( illegali) e si bruciano anche accidentalmente sostanze tossiche…. Scusate turisti. Noi siamo anche questo….

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