Albenga: al via oggi a Bastia la sezione distaccata dell’ “Ester Siccardi”

“Da questa mattina, per 10 mesi, fino al 27 giugno, dalle 8.00 alle 16.00 (escluso il sabato), una maestra ed una educatrice insieme ad una inserviente hanno riaperto i battenti della scuola in Via Paccini, gestendo dalla sede di Via Savona la mensa scolastica e riservando, in via prioritaria, l’accesso a bambini residenti di Albenga, e prima di tutto, nella frazione di Bastia, proprio per una migliore gestione della vita familiare e un maggior rispetto ecoambientale. La retta di frequenza è pari a 200 euro mensili compreso i pasti. Ancora 10 i posti diponibili. Grazie ad un comodato gratuito concordato con la Parrocchia di Bastia, è stato sottoscritto questo impegno economico straordinario per un anno, da parte del Comune”. Con queste parole Eraldo Ciangherotti, Assessore alle politiche sociali, commenta la decisione della Giunta comunale di aprire una sezione straordinaria distaccata dell’Ester Siccardi a Bastia, finanziata dal Comune di Albenga per sopperire alla recente chiusura dell’Asilo parrocchiale.

“Dopo la chiusura dell’Asilo “Anfossi” di Bastia per le note difficoltà di bilancio – prosegue ciangherotti – su invito del Consiglio parrocchiale abbiamo avviato la convenzione del Comune con la scuola materna “Ester Siccardi”, per la gestione di una sezione distaccata in via Paccini, nei locali parrocchiali di proprietà della Curia Vescovile. Verrà riconosciuto alla scuola materna “Ester Siccardi”un contributo proporzionale al numero degli iscritti, per ora 17 bambini, con un onere per il Comune in rapporto al numero di bambini iscritti, pari ad oggi a € 21.940. Oltre alle spese previste per i consumi delle utenze e per il riscaldamento dei locali a piano terra, previste”.

“Abbiamo così ampliato i servizi per i bambini in età prescolare, perchè le strutture pubbliche e private presenti sul territorio comunale non erano sufficienti a soddisfare tutte le richieste di ammissione provenienti dalle famiglie residenti nel comune e nel comprensorio albenganese”, conclude Ciangherotti.

6 Commenti

  1. @Pelox come già detto un pò di sospetto viene, ma se il risultato rsta positivo per l’utenza del sospetto me ne faccio una ragione. Per quello che riguarda la sicurezza nelle scuole posso solo dire( come ho già scritto in altri post) che ad oggi alle Mameli il progetto che è stato preventivamente esaminato dai Vigili del Fuoco( e non ancora verificato come succede per molte strutture…andiamo avandi a pareri provvisori e preventivi come metodo purtroppo) sia stato eseguito fedelmente( non ho dubbi per i tecnici) e non mi esprimo della situazione di sicurezza precedente in altre realtà , che per quello che posso vedere dall’esterno mi sembra buona( visto i rifacimenti impiantistiche negli ultimi 3 anni).
    vorrei anche vedere se a fronte di un cospiquo investimento( quasi 500000) e con la presione messa dai genitori( ricordiamo che hanno fatto in modo che la giunta si convincesse a completare il piano sicurezza che era previsto in due lotti…ed in due anni!!!) le cose potevano esser fatte male.
    La mia era una considerazione generale:
    -si possono spendere quelle cifre( e non bastano visto la situazione estetica pessima e quella funzionale ai limiti) per ristrutturare una scuola vecchia?
    -si può sotituirci alle funzioni della Provincia( tu citi i Licei) per continuare a sistemare la situazione del Giordano Bruno, compito di Vaccarezza e non di Guarnieri?
    – perchè accorpare una scuola( in senso fisico) che ora, ai limiti di capienza, non ha possibilità di sviluppo?
    Vedi, non posso allinearmi alle scelte di questa amministrazione…sono cotrario e basta, ma sono anche disponibile a riconoscere che per sostenere le loro posizioni hanno fatto il massimo ( tutti compresi)….hanno solo mancato di stile verso chi non la pensa come loro ed ha concorso( e non messo i bastoni fra le ruote) per fare si che i ragazzi avessero una “degna” sistemazione. Ora attendiamo le meraviglie che ci SONO STATE PROMESSE dal punto di vista didattico( corsi di recupero, corsi integrativi, doposcuola) e che non si sarebbero potute fare con due plessi!!! VEDREMO( in questa cosa poco centra l’amministrazione,anche se sono stati argomenti per sostenere la tesi dell’accorpamento!)

  2. Non scherzo! Solo Fox crede che Brambilla avrebbe scritto le stesse cose se lo stesso asilo anziché a Bastia fosse stato che ne so a Lusignano. Quanto all’ammasso non ci crede neanche più Fox tanto che deve ripeterselo come un mantra per convincersene. E’ vero o no che prima i ns. ragazzi erano in strutture che non rispettavano assolutamente tutti i parametri di sicurezza e delle normative in materia ed ora lo sono? Onestà vorrebbe l’ammettere che oggi i parametri sono rispettati mentre prima non lo erano, Poi potremmo anche disquisire su come dovrebbe essere la scuola ideale, a 360°. Era emergenza ed ora non lo è più. Però secondo la logica di Fox e di altri amichetti era meglio tenere a rischio i ragazzi per far leva sulla provincia per il polo scolastico delle superiori. Complimenti

  3. Buona sera. Ti quoto Fox hai centrato l’obiettivo, d’altronde se non poteva funzionare l’asilo prima con il parroco e i volontari, vorrei sapere come può andare avanti adesso. Un saluto

  4. Pelox…non scherzare! Ottima osservazione quella del numero. Parto dal presupposto che quando si apre una scuola c’è sempre motivo di gioire!!! Le frazioni non sono dormitori. Ma in momenti di crisi e tagli diventa difficile giustificare spese( più di 30000 euro se contiamo i consumi) per rischiare di tenere aperta una sezione sottodimensionata( sempre che la sia) potendo far frequentare asili ai bambini attraversando il ponte. Eppure questa amministrazione non si fa scrupoli a spostare 240 alunni delle medie affollando ai limiti di capienza la scuola Mameli rischiando di non avere sufficienti spazi nel prox futuro ( visto che Leca è strapiena). Allora se permettete qualche dubbio di campanilismo frazionale viene naturale pensarlo.

  5. Ha ragione Brambilla: ci vorrebbe un Sindaco extra-comunitario assolutamente nè residente né domiciliato ad Albenga, magari neanche cittadino italiano (non so se è possibile!) così non potrebbe essere accusato di avere interessi locali, regionali o nazionali cui Brambilla possa attaccarsi!

  6. E’ giusto che sia cosi. il borgo di residenza della sindaco deve avere l’asilo, ma ora deve cerc are i bambini per avere il numero minimo,……………!!!!!!

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