NECRO-ELOGIO

di Sandra Berriolo – Ammetto di non saperne molto della sua vita e delle sue opere. Ammetto di aver comunque ammirato qualche sua produzione. Ammetto soprattutto di aver rispetto per chi se ne va troppo presto. O forse non è troppo presto. Qualcuno dice che ce ne andiamo dopo aver fatto ciò che dovevamo. Da qui forse il detto: son sempre i migliori che se ne vanno; e anche quello: le bestie grame non muoiono mai. Ma voglio vedere tutto questi elogi che ci sono in queste ore in un altro modo, con tutto il rispetto ovviamente.

L’efficace e determinato Steven Paul Jobs tutto sommato cosa era? Un gran bravo venditore. Uno che vedeva lontano anche nei bisogni della gente oppure uno che li creava questi bisogni? Queste alcune sue frasi che oggi girano “in rete”: “Il nostro tempo è limitato, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro. Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario”. Detta così mi sembra la riflessione di uno che si dedica alla new age per promuovere il benessere psicologico delle persone.

Un’altra sua è: “L’unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. Se non hai ancora trovato ciò che fa per te, continua a cercare, non fermarti, come capita per le faccende di cuore, saprai di averlo trovato non appena ce l’avrai davanti. E, come le grandi storie d’amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continua a cercare finché non lo troverai. Non accontentarti. Sii affamato. Sii folle”. Nel senso: se una cosa non ti fa guadagnare abbastanza, cercane un’altra più profittevole?

Insomma, scusate, mi pare una certa contraddizione il suo dire e il suo fare… eh lo so, voi mi direte che ci ha permesso di avere strumenti di comunicazione importanti, che ha rivoluzionato la nostra vita, ecc. Ok, ma allora ogni anno NOI ITALIANI dovremmo proclamare un giorno di festa in onore di MARCONI e di MEUCCI e gridare al mondo che senza di loro col cavolo che gli americani ci avrebbero dato il computer!

Requiescat in pace, per tutti e tre.

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo

7 Commenti

  1. Siamo sempre noi italiani che abbiamo dato il primo computer al mondo, con la Olivetti; questo prima che Attila-De Benedetti passasse da quelle parti, dopo non è cresciuta nemmeno più l’erba, almeno finchè non ha tolto il disturbo…

  2. brava Sandra sempre controcorrente. sicuramente Jobs era un genio, ma dopo la morte è stato eccessivamente sanitficato, come del resto avviene con ogni morto illustre, in un mondo che ama più i morti che i vivi

  3. Era l’esempio che tutta l’America sogna, forse non solo,dal nulla e riuscito in una grande impresa,da tener conto che in gioventù era fallito dilaniando i risparmi dei suoi genitori,ma cio nonostante non si è mai arreso,un idealista, credeva nei suoi progetti nelle sue idee ed è risultato vincente,cominciando da una cantina,il fatto che un successo tale avviene solo in altri paesi,lo stesso Marconi ebbe successo in Inghilterra ed in Irlanda, sposò una ricca Irlandese,in Italia lo snobbarono esattamente l’allora onorevole Pietro Lacava scrivendo “alla Longara”ovvero riferendosi ad un manicomio di Roma,fu Annibale Ferrero ambasciatore in Inghilterra a darle una aiuto,ad avere il successo ma non in Italia ma a Londra.
    Per quanto riguarda Antonio Meucci,brevettò il telettrofono negli USA,anch’esso ebbe diverse traversie finanziarie,superate con l’aiuto di amici Italiani ,ottenne solo un brevetto parziale che poi depositò per la mancanza di fondi, Bell si appropiò illecitamente di tale scoperta,solo nel 2002 la corte USA riconobbe la scoperta a Meucci,da tener conto che inventò anche bevande frizzanti a base di frutta,carta resistente,condimento per pasta e altri cibi,una nuova produzione di candele che ancor oggi si usa,ma sempre e comunque all’estero,come tutt’oggi le nostre migliori menti migrano all’estero,nel nostro paese non considerati,ultimamente una Italiana a ottenuto un enorme successo progettando una rete di fibre ottiche,facendo risparmire al governo USA milioni di Dollari, triste che il meglio dell’italiano debba aver successo solo all’estero,ma daltronde se valutiamo certe risposte certi pensieri ottusi,non può essere diversamente.Cara Sandra mi è parso nel tuo commento una sorta di snobbismo all’Italiana,si deve dare anima e corpo per i progetti in cui si crede,anche remando contro tutto e tutti,vero dovremmo citarli piu spesso per far capire come funziona il nostro paese,grandi inventori,la miglior ingegneria del mondo,ed oggi siamo il fanalino di coda .

  4. Forse i bloggers si lasciano prendere dalle emozioni, e perdono un pò il senso delle cose…
    Io ammiro la creatività, e la capacità di essere, allo stesso tempo, attuale ed anticipatore. I miei PC portatili con la mela, il mio iPod non sono di vitale importanza, ma nel mio mestiere mi danno un grande aiuto: e la stessa cosa possono dire moltissime altre persone che non si fermano alla superficialità estetica dei prodotti, o ai luoghi comuni sullo sfruttamento del lavoro di Paesi in via di sviluppo.

    E poi, diciamocela tutta: io – e spero molti come me – preferiscono sentire frasi come “Stay Hungry… Stay Foolish” piuttosto che “Il mio partito si chiamerà Forza Gnocca”.

    GLB.

  5. Uso Macintosh da quasi dieci anni, io e la mia compagna abbiamo tre portatili con la mela e due iPod in casa… In sostanza, abbiamo accolto nella nostra vita la filosofia che sta dietro alle creazioni del compianto Jobs, forse cadendo nella trappola del “bisogno virtuale” creato dagli esperti di marketing della Apple, ma allo stesso tempo riconoscendo che, nell’era digitale, i prodotti Apple offrono caratteristiche di affidabilità, durabilità e rapporto qualità/prezzo decisamente concorrenziali.
    Nella mia attività di musicista, poi, ho frequentato, frequento e – spero – frequenterò molti studi di registrazione audio-video: pochissimi di essi, anche quelli di dimensioni più ridotte, non lavorano su piattaforma Apple. Inevitabile arrivare alla conclusione che, anche per quelle applicazioni professionali, la casa fondata dal caro estinto abbia, in qualche modo, dettato una strada.
    Detto questo, lungi da me difendere un’azienda che sa benissimo come difendersi da sola, da eventuali accuse e critiche; vorrei soltanto sottolineare che, come “Mac user” e come essere umano, sono dispiaciuto per la perdita di una delle menti più fervide e creative del XX secolo: un uomo in grado di leggere il presente talmente bene al punto di “plasmare” il futuro, arrivando in anticipo di dieci anni rispetto agli altri.
    Anche in Italia abbiamo avuto menti altrettanto fervide, creative ed anticipatrici: una di queste è il Caimano, ad esempio…
    Si riconosca a Steve Jobs il merito di non aver fatto del male a nessuno, anzi forse di aver migliorato la vita di qualcuno. Che poi, dal far questo, ne abbia ricavato un utile, è nell’ordine naturale delle cose, e ciò incarna alla perfezione il sogno americano del “self made man”. Per farsi un’idea un poco più obiettiva, consiglio la lettura di questo articolo:

    http://www.internazionale.it/portfolio/steve-jobs-1955-2011/

    (“Internazionale” è forse l’ultimo settimanale che valga la pena di comprare, in edicola, oggi)

    Concludo dicendo che, se noi italiani non proclamiamo giornate di festa in onore dei nostri grandi cervelli, è solo colpa nostra.
    Colpa della nostra ingratitudine – mista ad invidia – verso coloro che si distinguono dal gregge per meriti culturali, artistici, scientifici, ecc…

    Colpa della nostra pessima abitudine di appioppare etichette: Marconi venne accusato di essere troppo vicino al regime fascista, quando numerose fonti storiche evidenziano che la sua “compiacenza” nei confronti dei gerarchi era dovuta esclusivamente a ragioni di reperimento di fondi per il raggiungimento dei suoi obiettivi scientifici. Quelli c’erano, al potere… Chi si sarebbe comportato diversamente, scagli la prima pietra.

    Colpa di una imbarazzante visione catto-comunista della vita, tipicamente italiana, secondo la quale bisogna soffrire in questa vita per ottenere la ricompensa nell’altra, e se per caso soffrono altri per causa tua càpita pure che ti facciano santo.

    God save Creativity.

    GLB.

  6. tre mele hanno cambiato la storia:
    …la mela di adamo ed eva…la mela di newton…e la mela della Apple…

I commenti sono bloccati.