Albenga – Anche Schneck lascia. La crisi era prevedibile

di Mary Caridi – E il colpo di scena infine è arrivato. Dopo l’addio del segretario comunale, che certifica i contrasti interni a questa amministrazione e con il sindaco, addio e frasi allusive sotto traccia, mai chiarite nei suoi contenuti, è la volta dello schiaffone assestato dal vice sindaco Roberto Schneck. Nonostante tutti tentino di minimizzare le conseguenze della scelta, questo atto è esplosivo per la Guarnieri. Veleni che per mesi hanno circondato i rapporti tra il Vice e la Sindaca  e l’atto di abbandono odierno, rivelano  di  come esistesse una concreta incompatibilità tra le due personalità politiche e che non fosse il frutto di gossip dei giornalisti, ma una realtà che la Guarnieri negava.

Ma la Guarnieri che era partita con il vento in poppa, prima donna e leghista,  meridionale, arrivata alla guida della città, non ha avuto poi  la capacità di tenere la sua squadra di governo unita. Una parte della responsabilità è anche, probabilmente, dovuta ad una sua caratteristica caratteriale. Donna di polso, autoritaria, ma poco incline alla mediazione, resta vittima del suo stesso gioco. Chi incendia  e non è anche pompiere  una volta accesa la fiamma poi si brucia. Le dimissioni di Schneck riaprono i giochi interni e la caccia alla sostituzione della poltrona, ma anche, inevitabilmente, contemporaneamente si accenderanno le guerre intestine per il posto. Roberto Schneck fuori è più temibile che all’interno.

Il più votato dal pdl nelle elezioni, dà l’impressione di avere ben chiare le conseguenze del suo gesto. Spiazza la Guarnieri nelle sue ambizioni politiche, fa emergere un forte dissenso dalle scelte che lei ha fatto o ha in mente e resta come atto di accusa, grande come un macigno, sulle capacità della Guarnieri di tenere insieme una squadra. Dopotutto anche il segretario comunale aveva detto che il clima era invivibile. Minimizzare è impossibile. Dopo i problemi Pollio e Cangialosi, questa è una tegola che si abbatte su questa amministrazione.

La candidatura Guarnieri era frutto di un accordo: la Lega, suo partito di appartenenza, è il partito di minoranza e per quanto il Pdl fosse un’armata brancaleone, commissariata, lei non avrebbe mai dovuto sottovalutare questo fattore. Non è una scelta, quella di Schneck,  che resterà senza conseguenze; lui dopotutto si sta già organizzando per le prossime elezioni amministrative e la lista civica che avrebbe in mente è  un progetto che potrebbe avere la conseguenza di spaccare l’area di centra destra e raccogliere consensi anche in areee di centro. Le frasi che nella lettera dicono: “Oggi, mi dimetto dall’Amministrazione Guarnieri per tanti motivi che non avrei lo spazio per elencarli e per gravi motivi che, spero per Albenga, non si debbano riscontrare mai”, andranno invece ben chiarite, perché i cittadini devono conscere la verità. Tutta la verità.

8 Commenti

  1. Ormai questa amministrazione è comica…ridono anche tra di loro…oggi ad esempio sulla proposta di Ciangherotti vicesindaco sono scoppiati tutti a ridere.
    Trallaltro l’episodio veniva tranquillamente raccontato, da quelli che ridevano, nei bar di Albenga.
    Comunque a me non fanno ridere per niente…sinceramente mi fanno alquanto anguscia.
    Albenga merita ben altro.

  2. Potrebbe essere un altro segreto di Fatima. Le dimissioni del Vice Sindaco, andranno sicuramente a rafforzare questa Amministrazione. Bene così….

  3. Buona sera. Caro Max forse il vice sindaco forse non lo poteva sapere in anticipo in quale pentolone sarebbe caduto. Forse pensava che ci fosse meno arroganza e presappochismo nel gruppo che si era costituito. forse…..forse…forse…….Ormai questa amministrazione di forse ne solleva molti, comunque noi cittadini albenganesi credo che saremmo curiosi di capire meglio il senso di quelle frasi sibilline con le quali ha giustificato le sue dimissioni. Un Saluto

  4. @Pilastro sono d’accordo: quella frase è molto inquietante e va’ assolutamente chiarita da parte di Schneck.
    @Max l’alleanza? Se la sinistra aveva problemi sul nome ed aveva dovuto riproporre Tabbò la destra stava peggio e nel PDL non c’era nessun nome valido da candidare. Viceversa un personaggio come la Guarnieri con la campagna elettorale aggressiva (anche se piena di promesse impossibili da mantenere) garantiva una sicura vittoria.
    Certamente Schneck con questo gesto si mette da parte un tesoretto di voti per prossime elezioni, specie se dovessero essere anticipate!

  5. Se pensa ad una lista civica, vuol dire che il PDL lo ha scaricato. O no? Ma tanto, basta la poltrona…

  6. La domanda che sorge spontanea è: ma se sapeva già in anticipo che non si sarebbe trovato bene con la Guarnieri, perchè diavolo hanno costituito un’alleanza? Ok che Schneck non è nuovo alle dimissioni, però boh.. A volte sputare nel piatto in cui si è mangiato non è così conveniente.. In ogni caso spero che siano molti altri a seguire il suo esempio, così da poter tornare a far davvero volare Albenga, ovviamente non come l’ha fatto la sindaca

  7. “ Oggi, mi dimetto dall’Amministrazione Guarnieri per tanti motivi che non avrei lo spazio per elencarli e per gravi motivi che, spero per Albenga, non si debbano riscontrare mai”, andranno invece ben chiarite, perchè i cittadini devono conscere la verità. Tutta la verità!

    Hai perfettamente ragione.

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