UN EROE

di Sandra Berriolo – Ci voleva un evento imprevisto perché se ne accorgessero. Prima magari qualcuno lo criticava, con quel suo accento di un’altra regione, e la caparbietà di fare quello che voleva lui e quando lo voleva lui. Ma poi si sono accorti della sua efficacia, dei risultati che otteneva grazie a quel carattere determinato. Però era anche simpatico a molti.

Ora molti son preoccupati. Quelli come lui mica si trovano tutti i giorni. E la gente ne ha bisogno di quelli come lui, che possono risolvere in pochi minuti quello che altri cercano di fare da ore. E finalmente vengono riconosciuti i meriti, e tutti si rammaricano per quello che è successo. Tutte le televisioni e giornali ne parlano. La gente è preoccupata, qualcuno disperato. Per quanto Cassano non potrà giocare? Ma soprattutto: con l’ictus le sue capacità espressive diminuiranno mica?

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo

3 Commenti

  1. i falsi miti del mondo in cui viviamo siano in realtà “idee malate”, non avvertite come tali, e quindi tanto più capaci di diffondere i loro effetti nefasti senza trovare la minima resistenza…Faccio appello ai giovani ed a quelli che non sono mai invecchiati….cerchiamo di essere “unici” perchè ognuno di noi è il risultato di tutte le generazioni che lo hanno preceduto ..Ritengo che nel vuoto intergenerazionale di ideali, può crescere soltanto l’erba velenosa della violenza.

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  2. “Ero povero, ma tengo a precisare che nella mia vita non ho mai lavorato. Anche perché non so fare nulla. A oggi mi sono fatto 17 anni da disgraziato e 9 da miliardario. Me ne mancano ancora 8 prima di pareggiare” ( Antonio Cassano).

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