IL GRANDE FARDELLO

di Guglielmo Olivero – Una delle colpe più gravi che ci lascerà il berlusconismo al tramonto sarà quello dell’involgarimento e della scadenza del prodotto televisivo. Può accorgersi di questo soltanto chi ha scavalcato l’asticella dei quarant’anni e che può dunque fare un raffronto, viziato dalla nostalgia, della tivù prima e dopo di lui.

E allora, tornando indietro nel tempo, ecco i ricordi di una televisione educativa, professionale, dove si studiavano i copioni e si scoprivano i talenti,  lo show durava un’ora, gradevolissimo, senza forzature. I programmi erano di alta qualità tecnica ed i telegiornali avevano il compito di dare le notizie. Un giornalista come Minzolini, a quei tempi, si sarebbe ritrovato nel ruolo d’usciere nel giro di cinque minuti, dietro a una piccola raccomandazione. Poi è arrivato Lui e a metà anni ’80 è nata Raiset, cinque canali omologati a far appiattire i cervelli, a far addormentare le coscienze e ad assecondare il capo.

Ha resistito soltanto il fortino di Rai 3 dove comunque si contano le perdite, vedi la Dandini. Per il resto programmi insulsi, con il picco del Grande Fratello, dove l’importante è non saper far niente (tranne la doccia…) e non aver talento. Questo è il  fardello culturale che ci portiamo dietro e che sarà difficile cambiare. Il vento nuovo potrebbe ossigenare le menti di chi è cresciuto, senza sua colpa, con certe idiozie. Ma purtroppo gli effetti saranno limitati.

* Willypedia, rubrica Corsara di Guglielmo Olivero

6 Commenti

  1. …concordo sulla seconda parte…sulla prima un po meno….gli equilibri e le regole d’ingaggio tra le parti allora erano diverse…e se la sinistra (o meglio l’opposizione arcobalenata) aveva incautamente “lasciato” due reti RAi ..era perchè in cambio aveva avuto una contropartita molto piu’ importante..(recensione google…non farina del mio sacco)…beh io sono sempre ottimista…pare che ci siamo…e che a breve potremo avere la prova del nove….a me interessa poco chi sale al governo…per fortuna non esiste solo la tv…..al giorno d’oggi chi vuole veramente informarsi ed approffondire ha altre soluzioni…internet per esempio….i giornali on line..per esempio..albenga corsara nel suo piccolo…anche se non ho ancora capito ..e lo dico sperando di non essere frainteso…se fate informazione….se cercate di dare segnali….o se siete schierati…per ora mi diletto a seguirvi cercando di vedere dove porta il filo del discorso…apprezzo alcune rubriche….con fatica leggo alcuni commenti faziosi (ach…faziosi …non di fazio eh!!!) …ma nel complesso è un appuntamento quotidiano che suscita il mio interesse…buon lavoro e serenità!!!

  2. Caro Infigardo, la prova esiste già ed è nel governo di centosinistra che governò l’Italia dal 1996 al 2001. Come si ricorderà uno dei limiti di quell’esecutivo fu quello di non risolvere il conflitto d’interesse. Cosa ancor più grave si consentì all’opposizione di tenere la direzione di due Tg e di una rete pubblica. Altro che censura. Spiace dire che il comportamento degli ultimi anni non sia stato esattamente lo stesso. E spiace che non si voglia capire questo ragionamento, o forse non lo si vuole capire. Del resto per vedere la condizione alla quale ci siamo ridotti, grazie anche alla cattiva qualità dell’informazione televisiva, non è necessario guardare Rai o Mediaset. E’sufficiente andare per strada.

  3. ….opinabile…è come difendersi da un calcio sferrando un altro calcio….se possibile piu’ forte..!!! …e ci si mette sullo stesso livello….girata la carta…resta la stessa !!! quando la sinistra sarà al governo…Lei pensa che non succederà la stessa cosa?…allora credo che la disamina del suo articolo dovrebbe essere leggermente corretta sin d’ora…altrimenti pescherà anche lei la stessa carta..
    .cordialità

  4. Vorrei rispondere ad Infigardo. Nessuno impedisce alle reti Mediaset di far propaganda per il suo editore ed è forse naturale che sia così. Ma quando lo stesso imprenditore occupa due reti del servizio pubblico, piazzandoci uomini come Minzolini il conflitto d’interessi è grande come un macigno. Ed il minimo che si può fare, per difenderci, è affidarsi a conduttori, forse, altrettanto parziali.

  5. ….mi perdoni Olivero…ma bisogna dirla tutta!!!
    I programmi TV sono TUTTI soggetti a sponsorizzazioni e condizionati (condizionabili?) dai dati dello share ecc…
    La RAI non ha gli stessi introiti delle tv private e delle piattaforme satellitari e pertanto giocoforza ha dovuto sacrificare al “Dio denaro” almeno due reti su tre che come da Lei correttamente precisato offrono programmi spesso privi di contenuti e noiosi…..MA COSI VUOLE IL MERCATO!!!!! Probabilmente se anche le restanti reti Rai si dedicassero a trasmissioni educative e “normalmente intelligenti” la stessa RAI chiuderebbe nel giro di pochi anni…Detto cio’ mentre ammiro la Gabbanelli e, quando sta sul pezzo e non eccede, anche Fazio…faccio fatico a provare lo stesso sentimento per la Dandini, per Santoro, per Travaglio ecc…i quali, pur riconoscendone l’intelligenza, non offrono sicuramente un servizio imparziale come tale dovrebbe essere quello offerto da una rete pubblica ( non vale la giustificazione che altre reti sono di parte…come detto…non sono pubbliche).

  6. Con questo si vuol dire che noi Italiani siamo tutti stupidi? Visto che siamo noi a guardare la televisione italiana

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