Biasotti appoggia protesta pendolari liguri: “ho chiesto ai vertici Ferrovie di intervenire”

Sandro Biasotti, candidato presidente della Regione Liguria, ha aderito alla protesta messa in atto questa mattina dal Comitato Pendolari della Liguria: «Ho già incontrato molti di loro e so che hanno ragioni da vendere», spiega Biasotti. «Mi regaleranno uno dei “kit del pendolare” con tanto di mascherina e prodotti per l’Igiene. Il mio obiettivo è riuscire ad avere presto un servizio che permetta ai passeggeri di viaggiare senza il “kit”. Nel mio programma di governo il miglioramento del servizio è al primo posto. In questi giorni sono stato a bordo di alcuni treni, ho parlato con molti passeggeri, ho ascoltato quelle rimostranze che ben conosco. Dai treni soppressi a quelli in ritardo, passando per sporcizia delle carrozze e la scarsa sicurezza a bordo. Ma soprattutto ho trovato una forte consapevolezza rispetto alla responsabilità di questa situazione. Nonostante i manifesti elettorali e le passerelle come quelle organizzate dalla Regione, la gente sa bene che i soldi per il trasporto locale escono dalle casse della Regione Liguria. Sanno bene che da cinque anni i vari assessori della giunta Burlando, prima Merlo e poi Vesco, hanno lanciato strali contro Trenitalia e fatto mille promesse, con risultati uguali a zero».

Biasotti ha già incontrato e incontrerà nei prossimi giorni Carlo Palmieri, leader del Comitato Pendolari: «Abbiamo parlato anche del caso paradossale del treno eurostarcity freccia bianca 9773 che sosta alla stazione Brignole 15 minuti per un controllo freni, nonostante questo convoglio rimanga fermo per circa due ore anche alla stazione Principe. È un caso assurdo. Da capogruppo della Camera per la commissione Trasporti ho già segnalato il problema ai vertici delle Ferrovie».