Tagli sanità 2012: Ospedale di Albenga e Santa Corona alleati contro il piano dell’Asl2

di Fabrizio Pinna – Non si dissolvono le nubi sul futuro della sanità nel territorio provinciale che tra il 2011 e il 2012 dovrà far fronte a una pesante riduzione di bilancio di 64 milioni di euro. Ieri a Savona dopo la riunione del comitato di rappresentanza dei sindaci per l’esame e l’approvazione del bilancio consultivo 2010, sì è tenuta un’assemblea plenaria di tutti i primi cittadini dei 69 Comuni della Provincia per discutere del contestato piano strutturale 2012 che, com’è noto, dopo il taglio di 36 milioni nel 2011 prevede per l’anno prossimo un’ulteriore riduzione netta di 28 milioni di euro per l’Asl2 Savonese.

“Hanno partecipato il 60 % e c’è stato un buon dibattito”, spiega al Corsara il sindaco di Albenga e presidente del Distretto Sociosanitario n. 4 Rosy Guarnieri: “Da parte politica tutti gli interventi hanno evidenziato che non si dà assolutissimamente colpa di cattiva gestione alle tre dirigenze dell’Asl perché ovviamente hanno eseguito quanto gli è stato indicato dall’atto di indirizzo regionale”.

Ma dalla Regione sono arrivate solo indicazioni vaghe, dove l’unica certezza al momento rimane l’entità dei tagli; da qui l’alzata di scudi dei primi cittadini verso il piano di riduzione dei costi presentato dal direttore generale dell’Asl2 savonese Flavio Neirotti: “Tutti i sindaci sono stati concordi nel chiedere alla Regione una programmazione più puntuale – commenta Rosy Guarnieri – che non parli solo di riduzione dei costi ma che dica anche quale sarà e quale dev’essere il costo di gestione ideale, con quanti ospedali, strutturati in che modo. L’assenza di tutto ciò impedisce alla politica di dare un parere favorevole”. “Ho consegnato un documento nel quale ho fatto un po’ di cronistoria di tutto quello che è accaduto dal 2008 a oggi – prosegue il sindaco di Albenga – cioè un susseguirsi di provvedimenti di riorganizzazione della rete ospedaliera che non abbiamo ancora visto e non abbiamo ancora compreso come sarà la funzionalità di questa riorganizzazione. Abbiamo invece assistito a 36 milioni di euro di riduzioni dei costi nel 2011 e si presenta un ulteriore taglio di 28 milioni di euro nel 2012, ma nulla ci viene detto in merito all’edilizia ospedaliera e alla vera riorganizzazione degli ospedali del territorio”.

Guarnieri critica anche l’entità dei tagli stabiliti dalla Regione (“i conti matematicamente non tornano”, sottolinea, “ci dicano come avviene questa distribuzione del debito da sanare”), ma ancora una volta ieri il direttore generale dell’Asl2 savonese Flavio Neirotti è stato perentorio: “io ho 28 milioni in meno, nessuno mi ha dato un contributo per arrivare a quella cifra con altri tagli o che abbia convinto il presidente Burlando che Savona deve tagliare 18 milioni e non 28”.

Ma è proprio questa la strada scelta per “scardinare” il piano di riduzione dei costi presentato dall’Asl2 per il 2012, con la formazione di una commissione paritetica che vede alleati gli Ospedali di Albenga e Pietra Ligure nell’elaborazione di un piano alternativo in grado di garantire la qualità dei servizi puntando sulla razionalizzazione economica, fornendo “prestazioni sanitarie in un unico presidio ospedaliero di ponente dislocato su due presidi”.

“Giustamente – precisa al Corsara il sindaco Rosy Guarnieri – Neirotti dice ‘datemi risposte tecniche senza cambiare il saldo finale’. Io discuto anche sul saldo finale, però non posso come politico dargli delle soluzioni tecniche: quindi ci siamo rivolti ai tecnici affinché ci propongano tali soluzioni da vagliare poi ‘politicamente’, perché noi – nel nostro ruolo – dobbiamo preoccuparci che i cittadini abbiano sempre una garanzia di una prestazione di buona qualità; non possiamo preoccuparci solo dei costi o di numeri.

È stata così formata, in accordo con la politica, una commissione paritetica composta da sei primari dell’Ospedale di Albenga e dell’Ospedale Santa Corona di Pietra; a questi primari è stato dato l’incarico di dire alla politica come ridurre i costi garantendo le prestazioni sanitarie come unico presidio ospedaliero di ponente dislocato su due presidi. Vogliamo fare noi le proposte, non vogliamo che ci caschino sulla testa con decisioni solo ed esclusivamente ‘genovesi’ e, come accade solitamente, da una Genova matrigna“.

La tempistica sarà “velocissima”, assicura il sindaco di Albenga: “so che i primari stanno già lavorando; quindi vagliata la proposta con saldo finale non modificato che uscirà dalla commissione paritetica dei primari degli ospedali di Albenga e del Santa Corona, se la riterremo meritevole di approvazione anche politica la proporremo a Neirotti e [all’assessore regionale alla salute Claudio] Montaldo in modo che venga valutata da loro come alternativa”.

8 Commenti

  1. fox@ ..ho notato una certa similitudine tra il tuo commento e le dichiarazioni del capo:
    http://alassiofutura.blogspot.com/2011/12/savona-anche-il-segretario-provinciale.html

    è un caso?
    Una cosa è sicura, chi nega ai 18.000 ingauni il loro diritto è loro nemico. Se poi dovesse essere un politico è ancora peggio. Forse chi dovrebbe preoccuparsi che 18000 firme sono 18000 voti ha appiccicato su una natica ” da consumarsi preferibilmente entro il …” e quindi se ne batte la ciolla ma non è una giustificazione che gli rende onore. Invece, chi dovrebbe preoccuparsi sono quei politici o apprendisti politici nostrani che non si schierano, perchè la gente non è nescia e comunque, di qui a quando si voterà di nuovo, anche se ne dimenticherà stai tranquillo che ci sarà qualcuno che glielo ricorderà. eh eh eh

  2. Mister@ nesusno ti obbliga a venirci a leggere qui.
    FOX@.. lo sai bene che per te non è criptato..!!! Riguardo alle firme hai davvero ragione: le firme raccolte ad Albenga sono state strumentalizzate e quindi non essendo state prese con la motivazione del foglietto (piuttosto soft e interpretabile da chiunque) ma raccontando la verità agli albenganesi. Quindi queste 18.500 persone hanno firmato per un altra cosa, e precisamente : CONTRO LO SMANTELLAMENTO DI REPARTI DELL’OSPEDALE E CONTRO ULTERIORI TRASFORMAZIONI DI REPARTI PUBBLICI IN PRIVATI, CONVENZIONATI, ETC..
    Quindi, bisogna che LE FIRME DI ALBENGA vengano ritirate dalla petizione dei sindacati e usate utilizzate secondo la volontà dei 18.500 ingauni che si sono espressi con la loro firma. I sindacati potranno:
    – o far presente che il valore della petizione è articolato con due espressioni diverse (3300 per la petizione provinciale e per solo Albenga 18.500 per i motivi detti)
    – o presentare solo le 3300 racocolte in provincia.
    Questo è quello che ho potuto sapere dagli addetti delle associazioni che hanno raccolto le firme e che ho interpellato a proposito.
    Sono quindi molto d’accordo con te sul fatto che bisogna tenerle in considerazione e anzi ti aggiungo che se non verranno tenute in considerazione sarà un grave attentato alla democrazia e una manifestazione di despotismo nei confronti degli ingauni.
    Sei daccordo FOX?

  3. …se la finiamo di scrivere in codice criptato solo per gli addetti ai lavori….l’unico rammarico che le firme sono state raccolte in modo troppo spontaneo, e son finite in mano a tutti, fino a che il significato (sempre che ce ne fosse uno univoco) si è perso per strada, strumentalizzato da questo o quel sindacato o associazione; un peccato perchè tanta partecipazione va tenuta in considerazione, come un segnale di bisogno, di attenzione al vero protagonista della vicenda: il malato!.

  4. ……………..indignato comprati un giornale tutto tuo…cosi’ potrai scrivere quanto e quando vuoi…

  5. Aggiornamento del 10/12:
    Le novità sono che non ci sono novità. Quanto meno dal fronte della protesta che sembra aver preso una bella cura di sonniferi. Non si sa chi sia l’infermiere o il dottore che ha dato stì sonniferi e chi è stato quello che li ha prescritti.. ma il fatto è che anche se i giornali hanno dato delle minacciose notizie che vengono dalla conferenza stampa del PCI di Sanna, tutti dormono: sindaca, pdl, sindacati, lista civica, PD albenganese, Lega, associazioni riunite che hanno in mano la protesta. Forse il messaggio del Soviet Supremo non è stato ben interpretato, visto che l’anno confuso per benino insieme all’annuncio dell’ospedale nuovo di Savona, forse si sono camuffati elegantemente facendo un dietro front tattico mostruoso fatto stà che anche se hanno detto chiaramente (compreso Michele e la Lorena, che tutti immaginavano non facessero parte della linea di Ninuzzo e pensavano che erano un po’ più moderati sulla faccenda della sanità ai privati, invece..) che la chirurgia se la scippano e la portano a santa Corona, che vogliono andare avanti a fare i saldi e mettono all’asta anche altre cose da privatizzare come oculistica (che è una delle eccellenze di Albenga..) che i raggi a Cairo anche quelli li daranno a qualche imprenditore della sanità privato… insomma ..non hanno cpaito niente di quello che la gente vuole e fanno finta che stà gente che sono 18.000 persone siano trasparenti e se ne battono la ciolla! Ecco cosa fanno, se ne battono e vanno avanti. Bravi. Sempre meglio!!!
    Se vanno avanti così è perchè hanno avuto qualche soffiata che la protesta si stà fermando grazie a qualcheduno che stà lavorando sotto sotto per non si sa che motivi. Ma le cose non stanno così, Dino e le associazioni non sono gente che si lascia imbibbonire e poi adesso si sono aggiunti anche gli agricoltori sul piede di guerra. Dicono che si è formato un comitato che raccoglie tutte le organizzazioni che sono scese in campo, un comitato dove i partiti politici di Albenga non sono stati chiamati proprio per non lasciare che possnao controllare a loro piacimento la protesta per fini diversi o per fare accordi che non sono proprio quello che la gente vuole. Adesso tutto il comando del macchinariuo mostruoso dovrà passare in questo Comitato che sarà organizzato proprio per non farselo menare dai partiti e dai personaggi lugubri che ci circolano.
    Intanto i convegni si stanno moltiplicando e i politici all’aroma di sinistra (solo l’aroma eehhh!) si danno un gran da fare per venire a racocontare alla gente quello che gli serve per far digerire il rospone indigesto che hanno cucinato. Persino lunedi proprio la Lorena viene ad Albenga a spiegarci quello che ha dichiarato sui giornali insieme agli altri due, cioè che le fughe devono essere tappate e l’unico sistema (per il triumvirato + Livio) è quello di fare i saldi di mezzo inverno, cioè di dare una mano a stì poverini di impresari con il camice bianco (ma sarà preoprio bianco?) che con la crisi non ce la fanno ad andare avanti. Logicamente non ce l’hanno fatto dire a MIche che è della Val Morbida che i raggi a Cairo li danno ai privati ma l’hanno fatto dire alla Lorena. Invece di Albenga se ne è occupato Ninuzzo che c’ha un fiiling con i nesci di Albenga (aveva anche aperto un negozio elettorale nei caruggi sotto le elezioni!).
    Livio, invece si è occupato di spiegare in televisione (locali eehhh! e ce nè già abbastanza) che adesso ha avuto questa idea nuova e mentre prima diceva che in provincia 4 son troppi adesso invece vanno benissimo.
    Che coraggio!
    Gli unici che se ne battono il belino dei mastruzzi politici sulle spalle della gente sembra che sono due che non sono compatibili e invece stanno facendo un figurone davanti a tutti per la loro schiettezza e sono Marco del PDL (che è caduto in disgrazia con la sindaca e anche con altri del suo partito) e Paolo il comunista (avercene di comunisti veri!). Stì due qui sono gli unici due che stanno dimostrando di avere i OO.
    Tanti saluti e al prossimo aggiornamento.

  6. Aggiornamento:
    Anche se il Corsara non ha riportato la notizia, il panorama della sanità del ponente ha avuto un bello scossone.
    Le dichiarazioni di sabato scorso 26/11 del capogruppo del PD che dice di voler chiudere il reparto di Chirurgia ad Albenga hanno buttato benzina sul fuoco della protesta che ormai raccoglie tutte le associazioni di Albenga (escluso il PD, naturalmente) che porterà in piazza una inevitabile protesta di piazza.
    Anche se nessuno ha abboccato all’amo di NINO prendendo sul serio questa sparata (perchè è chiaro che si tratta di una provocazione che vuole mettere di nuovo attriti tra Pietra e Abenga e vuole ostacolare l’accordo che si è raggiunto tra i primari dei due ospedali per arrivare all’integrazione) è davvero triste che un politico che dovrebbe essere pratico di sanità arrivi a dire stè cose che sono un controsenso e umigliano tutta la classe politica della maggioransa regionale.
    Albenga ha 4 sale nuove fiammanti e uniche in italia e lui cosa vuol fare? chiudere la chirurgia!!!!
    Certo che se il suo fine è quello di segare ancora dei posti letto per far diventare l’ospedale sotto i 100 posti così poi lo dovrebbero chiudere e potrebbe diventar euna bella clinichetta privata di qualche trafficone coi denti lunghi, allora le cose sono diverse.
    Allora si tratterebbe di perverso accanimento ma non è così. E’ solo una uscita isolata che non avrà nessuno che gli va dietro. Chissà che serva invece a fargli prendere una bella ramata di uova da chi si troverà sul tavolo le firme della petizione che solo a Albenga mi hanno detto sono già oltre le 10.000.
    10.000 firme=10.000 voti….
    Dato che niente si fà con uno scopo, puo’ darsi che la sua sia una battaglia personale contro qualche suo collega..e contro il piano che difende i due ospedali di Pietra e Albenga che stà portando avanti… Ma stà cosa non mi sembra che deva essere combattuta sulla pelle degli albenganesi.
    Tutto ha un prezzo politico e quando si fanno delle scelte così contro la gente, prima o poi nelle urne la gente te la rimanda indietro la scortesia.
    Albenga sono già da un po che sono angosciati tutti i giorni sui giornali da un terrorismo psicologico che l’ospedale chiude e ce n’anno le balle piene de stì quì.

  7. Qualche aggiornamento:
    Sembra che il nuovo asse tra i primari di Albenga messo in piedi da un primario che non è solito “farselo menare” dai post comunisti stia riuscendo nello scopo, cioè di vaporizzare l’embrione di manovra che i primari di Savona avevano messo in piedi (complici quelli più suggestionabili pietresi) con il recondito scopo di fagocitare tutto l’apparato pietrese come un virus.
    La torbida manovretta sembra che sia stata frantumata sul nascere dall’improvvisa presa di coscienza dei pietresi che hanno iprovvisamente capito le intenzioni dei colonizzatori savonesi. Specialmente, gli ultimi fatti e i ciattezzi che filtravano dalle stanze del Soviet sono stati rafforzati dalle plateali ammissioni del sindaco della città dei chimotti , ultimo dopo le mezze frasette di suoi altri ocmpagni più o meno importanti ma molto noti.
    Pare che anche il sindaco litoide abbia capito che aria tira, dopo essersi sentito dire senza troppi complimenti dal savonese che il suo monoblocco è destinato a rimanere nel cassetto sotto forma di disegno. Nonostante i suoi agganci con il “compagno” moderno loanese. Strategicamente, questi eredi del Soviet sono da 4/5 come voto.. non riescono nemmeno a tenere segreta una strategia senza che le notizie scappino da tutte le parti! Dopo la miccia che il loanese è andato ad accendere ad Albenga che si è fatto scappare le sue fantasie da grande stratega di pianificatore e che sembra abbiano innescato a sua volta una serie di reazioni a catena che si sono ingrossate pericolosamente (in senso politico) giorno dopo giorno, ora a buttare altra benzina sul fuoco ci si è messo pure il sindaco di Savona, come se di carne al fuoco non ce ne sia abbastanza. Se a tutto questo si aggiunge che le firme che si stanno raccolgiendo per esigere dalla regione un piano concreto e che hanno come cappello la rivalutazione della sanità pubblica per rifiutare quella privata e la razionalizzazione della rete ospedaliera esistente, stanno diventando numeri davvero importanti , degni di far perdere il sonno a quelli del PD che vedono compromesso a furor di popolo anche il consenso politico dei loro elettori … se aggiungiamo tutto questo…ce nè già abbastanza. Infatti tutto questo pentolone che bolle stà preoccupando la maggioranza del PD regionale e i gerarchetti savonesi.
    Ora gli uccellini hanno riferito che raggiunto questo scopo dei dottori ortopedici privati dentro l’ospedale pubblico pagati a caro prezzo (dicono 6,5 milioni all’anno!) adesso, nonostante che il reparto oculistico di Albenga sia uno dei fiori all’occhiello dell’ospedale da immemore tempo e richiami pazienti da puttemburghen, adesso, non paghi, voglio privatizzare anche questo reaparto.
    Per quale motivo? Non rende abbastanza? Forse rende poco perchè l’attività delle sale operatoprie è stata fatta ridurre al 50% . Ma come mai l’attività è stata fatta diminuire? per contenere il bilancio entro fine anno. Ma se poi da gennaio nono dovesse riprendere, allora ci dovremo chiedere se questo rallentamento non sia strategico per infilare anche un altra privatizzazione che verrebbe giustgificata come inevitabile misura!
    Dopo ortopedia ci si vende anche oculistica? Perchè?
    Vedremo, ma non vedo con quale maniera si possa arrivare a tanto, visto che il pentolone ingauno e tutto il macchinario della protesta stà bollendo come una locomotiva e l’avvertimento che avevano dato ai signori era “niente oltre l’artoprotesi privata!”.
    Andare oltre per i regionali, potrebbe essere davvero azzardato e far scoppiare una scomoda e indigesta protesta a causa del grande numero di persone coinvolte nella protesta che potrebbero creare problemi politici anche degni di far spaccare la maggioranza. Si perchè sembra che nella maggioranza dei PD non tutti abbiano questo prurito ormai cronico di privatizzazione e già qualcuno che di solito è accomodante e di buon senso abbia deciso di dissociarsi dallo sciagurato progetto.
    Un bel casotto. e per cosa? Per quale motivo?
    Ve lo lascio immaginare e non tiro io le conclusioni.
    Ci fosse un motivo valido per smantellare un ospedale pubblico e invece no. Nessun motivo di sicurezza nazionale ma tante occasioni perdute di poterne fare a meno, utilizzando le risorse pubbliche e risparmiando come si farebbe in ogni bilancio famigliare.
    Il prossimo aggiornamento non appena gli informatori mi riferiranno.
    Per ulteriori dettagli chiedere al PD albenganese che frose ne sa di più.

I commenti sono bloccati.