Lezione verde al teatro di Arnasco con il giardiniere di Calvino

di Claudio Almanzi – Una lezione di “ Fitoalimentazione” con protagonista Libereso Guglielmi, noto come il giardiniere di Italo Calvino: l’evento si è tenuto nel Teatro Polivalente di Arnasco in occasione della presentazione del calendario verde 2012 e del libro “Cucinare il giardino”. L’incontro con lo scrittore é stato organizzato nell’ambito della tradizionale rassegna di Incontri con gli autori, denominata “Un libro per amico”.

A presentare la serata è stato lo stesso sindaco di Arnasco Alfredino Gallizia: “È per noi un vero onore- ha detto il sindaco- avere quale ospite di Arnasco un personaggio così famoso ed amato come Libereso Guglielmi”. Guglielmi, noto a tutti, anche se erroneamente, come il “ Giardiniere di Italo Calvino”, infatti conobbe molto bene lo scrittore da giovane, ricoprendo la carica di collaboratore del Giardino Botanico Tropicale di Sanremo e della Stazione Sperimentale di Floricoltura di cui il padre di Calvino, Mario, fu per oltre vent’anni direttore, ma non fu mai il giardiniere del grande scrittore. “Cucinare il giardino” è il titolo dell’interessante volume che è stato presentato dal giornalista Claudio Porchia: “Si tratta- ha detto Porchia, che è anche il curatore del libro- di un volume molto interessante che spiega come utilizzare efficacemente le erbe spontanee e conoscerne le proprietà medicinali”.

Lo scrittore sanremese è considerato uno dei più qualificati esperti europei, nel campo della alimentazione legata alle erbe: “Mangiare piante e fiori – ha detto Libereso- è anche un modo efficace per cercare di fare a meno delle medicine e per prefiggersi l’eterna giovinezza. Io ho 86 anni e non sono mai andato dal dottore, mi curo con una sana ed adeguata alimentazione che è prettamente vegetariana. È questo è il segreto per la salute”. Nel corso della serata Guglielmi ha spiegato come tre quarti delle erbe siano commestibili e come oggi invece si faccia uso solo di poche decine di varietà: “Esiste una varietà incredibile di piante commestibili che la maggior parte delle persone non conosce più e che una volta veniva utilizzata. Si tratta di erbe molto benefiche che dovrebbero entrare a far parte della nostra dieta”.

Il libro racchiude preziosi consigli sulla raccolta e sull’uso, soprattutto alimentare, delle erbe: “È una lettura- dice Porchia- che si rivelerà interessante a più livelli, come sempre accade quando si ha la ventura di incontrare Libereso: da un lato il semplice piacere della scoperta della possibilità di utilizzare erbe che crescono spontaneamente e dall’altro la conoscenza del loro uso alimentare e medicinale perduto nel corso tempo, nel passaggio dalla civiltà contadina a quella industriale”.

Libereso propone anche di realizzare in ogni scuola un “Giardino dei semplici” introducendo lo studio della “Fitoalimurgia”, cioè la conoscenza delle erbe spontanee a fini alimentari, fra le materie di insegnamento. Nato a Bordighera nel 1925, Guglielmi è stato allievo del professor Mario Calvino (padre dello scrittore), insigne maestro di botanica e direttore dell’Istituto Sperimentale di Floricultura di Sanremo. Libereso, fra i molti suoi incarichi, è stato capo-giardiniere del Giardino Botanico Middleton House e del Giardino delle Erbe dell’Università di Londra. Ha collaborato alla stesura di vari libri di giardinaggio, tra cui “I Piaceri dell’orto” di John Seymour. Attualmente collabora con numerose testate nazionali e straniere del settore. “Viviamo sotto tutela di tutti coloro che ci danno consigli– ha concluso fra gli applausi Libereso- dobbiamo invece cercare di essere più liberi e consapevoli, vivendo un po’ più da artefici della nostra esistenza, anche cominciando dalle piccole cose, come le erbe della nostra terra”.

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