Albenga: ritorna Kronoteatro

di Alfredo Sgarlato – Kronoteatro, la più interessante realtà artistica ingauna, torna con una nuova rassegna. Il primo spettacolo della nuova stagione è “Italiani Cincali” di e con Mario Perrotta (Venerdì 9 Dicembre ore 21, al Teatro Ambra). Si tratta di un gradito ritorno, poiché Perrotta era già stato lo scorso inverno protagonista di “Odissea”, lo spettacolo più interessante visto da me nella scorsa stagione. Nel suo monologo le vicende di Ulisse erano narrate da suo figlio Telemaco, visto però come un ragazzo del sud nell’Italia del boom economico, mescolando i classici con Totò e Gaber. “Italiani Cincali”, finalista al Premio Ubu 2004 e premiato dalla camera dei deputati per il valore civile del testo e per la straordinaria interpretazione, è la storia dell’immigrazione italiana in Belgio.

A proposito di Kronoteatro, è giusto ripercorrerne la storia. Nasce nel 2004, fondato da Tommaso Bianco, Alberto Costa, Vittorio Gerosa, Gabriele Lupo, Alex Nesti, Nicolò Puppo, Matteo Tonarelli, tutti ragazzi più o meno ventenni che hanno scoperto la passione per il teatro nelle aule del liceo. Nel 2007 al gruppo si unisce il regista Maurizio Sguotti. Come compagnia mettono in scena due lavori di alto impatto emotivo, “Orfani la nostra casa” e “Pater familias dentro le mura”, che stanno portando in giro per l’Italia con importanti riconoscimenti da parte di critici del calibro di Franco Quadri. La trilogia si concluderà l’anno prossimo con “Hy Mummy frutto del ventre tuo”. A queste si aggiungono numerosi produzioni nell’ambito del teatro per ragazzi.

Come organizzatori Kronotetatro è l’ideatore, oltre che della rassegna ospitata dal Teatro Ambra, di Terreni Creativi, manifestazione che unisce teatro, musica, danza e videoarte, che viene ospitata nell’originale scenario di alcune aziende agricole. Vi rimando per le recensioni all’archivio di Albenga Corsara. La rassegna continua a cadenza mensile con altri tre spettacoli: “Amleto a pranzo e cena”, “La Borto” e “Orlando”, rispettando la scelta di presentare opere che pur nei canoni dell’avanguardia risultano piacevoli per il pubblico. Se aggiungiamo che Kronoteatro è riuscito nell’impresa di tenere prezzi bassi, perderseli è imperdonabile.